RINNOVO DELLE CONCESSIONI IDROELETTRICHE: IL MONDO ECONOMICO SOSTIENE IL TERRITORIO E CHIEDE LE MODIFICHE AL "DECRETO SVILUPPO" 12.7.10.35
Venerdì 6 luglio scorso il Comitato istituzionale acque costituito presso la Provincia di Sondrio ha approvato gli emendamenti all'articolo 37 del "Decreto Sviluppo" che propongono di inserire le compensazioni per il territorio come priorità per le gare di assegnazione delle concessioni idroelettriche (grandi), anziché l'offerta economica allo Stato.
Lunedì 9 luglio i Presidenti provinciali delle categorie imprenditoriali Gionni Gritti - presidente degli artigiani, Alberto Marsetti della Coldiretti, Paolo Mainetti di Confindustria, Marino Del Curto di Confcommercio, nel corso di una conferenza stampa promossa dal Presidente della
Camera di Commercio di Sondrio, Emanuele Bertolini, hanno ribadito piena condivisione rispetto agli emendamenti approvati in sede di Comitato e hanno messo in luce la preoccupazione anche del mondo economico rispetto ad un provvedimento (contenute nel decreto legge del Governo) che nega le aspettative del territorio sia economicamente che sul piano del coinvolgimento diretto e della compartecipazione dello stesso allo scadere delle
concessioni.
"Il sistema imprenditoriale - affermano i Presidenti delle categorie - condivide e sostiene l'iniziativa decisa nell'ambito del "Comitato istituzionale acque" in merito alle proposte di emendamento all'articolo 37 del decreto sviluppo e ritengono che il provvedimento normativo adottato dal Governo si configura come un'eccessiva ed inaccettabile penalizzazione dell'economia della provincia di Sondrio, che contribuisce per oltre l'11% della produzione idroelettrica nazionale, con la presenza, in particolare di 25 concessioni di grande derivazione".
I Presidenti - si legge nel documento - affermano il diritto del sistema imprenditoriale locale e della cittadinanza tutta ad ottenere adeguate misure di compensazione territoriale in sede di rinnovo delle concessioni e a destinare a vantaggio del territorio provinciale la riduzione dei costi dell'energia derivanti dai rinnovi medesimi".
Il documento, a cui sono state allegate le proposte di emendamento, è stato inviato a tutti i componenti delle commissioni "Attività produttive" e "Finanze" della Camera dei Deputati.