4 14 (Aggiornamento al 14.4) ELEZIONI, LA VALUTAZIONE DEI "MODERATI-RIFORMISTI"

Riceviamo e pubblichiamo:

Terminate le elezioni, sono ovviamente ricominciate le scaramucce tra Berlusconi e Fini. E così continuerà per un po'. L'obiettivo futuro-prossimo di Fini è quello di ottenere una legge elettorale che permetterà a lui una negoziazione con "soggetti politici" finalizzata alla sua definitiva uscita dal Polo. Il suo approdo avverrà sulle rive del centro dove lo aspetteranno Casini e Rutelli con i quali costituirà poi la sospirata sponda post-berlusconiana. Fantapolitica?... No! I rumours parlamentari danno la notizia molto certa.

Intanto le ultime votazioni confermano che, nel bipolarismo, la scelta dei "due forni" di Casini è stata fallimentare. Non solo ha creato confusioni e defezioni nell'elettorato ma addirittura ha determinato abbandoni e divisioni nel partito.

Nonostante alcuni (e noi fra questi) avessero indicato a Bersani di togliersi le tossine dei partiti accessori e dei sostenitori di impaccio, il segretario ha voluto ugualmente andare alle elezioni con la zavorra. Non marginale è stata la sua incapacità di smarcarsi dal giustizialismo dei fiancheggiatori e il risultato è stato un massacro. Da solo il Pd avrebbe perso con dignità.

Avremmo desiderato che il Pd fosse diverso, cioè una forza politica capace di decidere in autonomia la propria agenda senza farsela dettare. Sorprende che il partito erede diretto di nobili e celebrate lotte sia oggi obbligato a grezze interferenze esterne e a subire gli aut aut di Di Pietro. Non dimentichiamo però che il segretario è ancora costretto a sprecare troppe energie per combattere le faide interne dei compagni e i vizi nocivi degli ex democristiani.

Anche sulle riforme elettorali le scuole di pensiero che si stanno scontrando nel Pd sono molteplici. Secondo logica, l'opposizione dovrebbe compattarsi per rimuovere le iniquità in essere. Nel partito di Bersani invece c'è sempre chi insiste sul famigerato Mattarellum, chi auspica il sistema tedesco, chi pretende l'uninominale alla francese, chi… .

"Molta carne al fuoco" per qualcuno. Per altri invece è "tutto fumo e niente arrosto".

Nando Mascherpa (x)

(x) Coordinatore Regionale "Moderati-Riformisti"

Nando Mascherpa (x)
Politica