7 10 47 'HA RAGIONE TREMONTI E LO DICO DA UOMO DEL SUD NELL'INTERESSE DEL SUD. ' FIRMATO MARIO SEGNI
So di dire una cosa impopolare ma la dico a voce alta: ha ragione Tremonti nella disputa con i governatori del Sud (ma anche del nord visto che chi capeggia la rivolta è Formigoni). E lo dico da uomo del Sud, nell'interesse del Sud.
E'assurdo che le regioni pretendano di tirarsi fuori da un sacrificio collettivo che tutti dobbiamo affrontare se non vogliamo co lare a picco. Non è forse vero che le regioni sono il soggetto istituzionale che più di ogni altro ha fatto un uso disinvolto e clientelare del denaro pubblico? Non è forse vero che i costi più scandalosi della politica sono legati alla politica regionale?
Ma venendo al mezzogiorno, il problema principale è proprio quello di mantenere immutato il flusso di danaro pubblico che va al Sud? No, il problema principale è un altro, e bisogna cominciare a dirlo apertamente, a gridarlo a gran voce, perché sinora pochi l'hanno detto.
Il problema numero uno è la qualità della spesa pubblica, e più in generale della amministrazione. Lo sfascio del sud ha come prima causa la disastrosa amministrazione che è stata condotta negli enti locali meridionali; con le dovute eccezioni, ma con un quadro complessivo da incubo.
Non è forse vero che il nostro Sud è l'unica regione europea a cui l'Europa ha destinato enormi aiuti pubblici senza che questo (a differenza di quanto è avvenut o in Spagna, in Portogallo, in Irlanda) abbia prodotto un cambiamento nel livello di reddito e nella situazione sociale ed economica? E non è forse vero che questo è dovuto alla incapacità delle nostre regioni di impegnare quelle risorse in obiettivi strategici e di disperderle in mille rivoli improduttivi e clientelari? E non è scandaloso il dato, pubblicizzato di recente, che la stessa prestazione sanitaria può costare alla regione campana (e quindi ai contribuenti che pagano le tasse) 50% in più che alla regione lombarda?
Il vero nemico del Sud è la sua classe dirigente. E' umano che i governatori del Sud si oppongano ai tagli, che sono sempre dolorosi. Ma il vero interesse dei cittadini meridionali è che si mettano di fronte allo specchio e cambino il modo di amministrare, non che urlino contro una manovra inevitabile.
Mario Segni