MISSIONI ALL'ESTERO: COMINCIANO A TORNARE A CASA. ENTRO IL 31.12 2078 DEI 9250 MILITARI IN MISSIONE ALL'ESTERO 11 7 20 18

Dal Governo:

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che assicura il rifinanziamento, fino al 31 dicembre prossimo, degli interventi di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonchè delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia. NeI decreto sono previsti per la prima volta, oltre a misure di contrasto alla pirateria, precisi impegni per la riduzione del personale militare per complessive 2070 unità entro la fine dell'anno, in piena armonia con le Organizzazioni internazionali di cui fa parte l'Italia.

Ottenere un risparmio in termini di bilancio statale ma al tempo stesso garantire una continuità della presenza militare italiana negli scenari internazionali. È l'obiettivo del Governo, che nella riunione del 7 luglio, ha approvato un decreto-legge che assicura il rifinanziamento, fino al 31 dicembre prossimo, degli interventi di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonchè delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.

Dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, è toccato al ministro della Difesa, Ignazio La Russa e al ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, spiegare ai rappresentanti dei media i tratti salienti del decreto.

Il ministro La Russa ha ricordato come ci fosse la necessità di adeguare le risorse destinate al finanziamento alle esigenze del bilancio dello Stato. È stato raggiunto - ha proseguito il ministro - un obiettivo che sembrava lontano: il mantenimento di tutti gli impegni internazionali in corso, riducendo, dove possibile, il numero dei militari e degli assetti, e programmando entro il semestre l'avvio di ulteriori riduzioni.

Il risultato finale: meno costi, impegni internazionali rispettati

Nel primo semestre del 2011, le risorse necessarie per la Difesa, erano stato programmate per 668 milioni di euro. A queste risorse si erano aggiunti, nella seconda metà del semestre, 140 milioni per finanziare la missione in Libia. Per il primo semestre del 2011 il costo complessivo è stato quindi di circa 810 milioni di euro.

Nel secondo semestre è stato pianificato un costo complessivo di 694 milioni, con un risparmio di circa 120 milioni di euro.

Il risparmio è stato possibile razionalizzando e riducendo le risorse impegnate negli scenari internazionali, e introducendo strumenti di flessibilità gestionale.

Il ministro La Russa, ha sottolineato come la riduzione dei costi non sia andata ad intaccare la sicurezza dei nostri militari, che è stata ulteriormente rafforzata con uno stanziamento di 15 milioni di euro.

Sul fronte dei numeri il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli ha precisato che dei 9250 militari attualmente impegnati in missioni all'estero, 2078 entro la fine dell'anno rientreranno a casa, con uno scaglionamento di almeno 1000 unità entro il 30 settembre 2011 e ulteriori 1078 entro il 31 dicembre 2011.

Entro il 31 (x) novembre il ministero della Difesa presenterà al Consiglio dei Ministri un piano di ulteriori razionalizzazioni di spesa e di riduzioni dei contingenti per le missioni future, nel rispetto dei nostri impegni internazionali.

Dalla Direzione del giornale

Da tempo sosteniamo il ritiro dei nostri soldati. Sta bene per i 2078 ma ne restano anchora tanti, troppi. 7172 sono veramente troppi. Troppi al cubo quelli impegnati nella campagna di Libia.

(x) All'estensore del comunicato governativo di cui sopra ricordiamo la filastrocca che da bambini si imparava: "30 giorni ha novembre, con april giugno e settembre. Di 28 ce n'è uno, tutti gli altri ne han trentuno". Questo per una doverosa correzione essendo stato attribuito al mese di novembre un giorno in più che non ha (ndr)

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