Berlusconi condannato? C'è già un leader fuori, ce ne saranno due

Ed il perchè la sentenza interessa la Valtellina

Tutti in attesa del 30 luglio o, meglio, della decisione che la Corte di Cassazione dovrà prendere sul procedimento a carico di Silvio Berlusconi. Il punto: conferma o no della condanna inflittagli a Milano in sede di Corte d'Appello? E in particolare conferma o meno della interdizione dei pubblici uffici.

Che vuol dire questa ìinterdizione'?

Siccome tutti ne parlano ma non spiegano l'unica cosa che la gente sa é che se scatta l'interdizione Berlusconi deve lasciare il Senato e non può fare neanche il consigliere comunale di Pedesina. Non è solo quello per cui in calce (x) riportiamo l'art. 28 del Codice penale che regola la materia.

Per fare un esempio fra l'altro non potrà più fregiarsi del titolo di Cavaliere del Lavoro, onorificenza che ogni anno viene conferita a 25 persone scelte su una rosa di 40 candidati. Gli dispiacerà per questo ma non piangerà più di tanto. Abbiamo l'impressione che non pianga neppure per lo stipendio che gli tolgono.

Andando in su per serietà di argomentazioni perfino la condanna a pena detentiva - che semmai lo vedrebbe confinato in casa nella peggiore delle ipotesi - il Cavaliere ha intenzione di giocarla a suo favore (v. sua dichiarazione: 'in caso di condanna, cui peraltro non credo, sarò io a presentarmi al carcere'...).

Intanto ha scelto come legale un principe del Foro, autorità indiscussa e al di sopra di ogni parte, l'avv. Coppi, difensore a suo tempo di Andreotti, che già ha avanzato ipotesi diverse dal rosso o nero, cioè da condanna e assoluzione/riforma. Non il solito scontro frontale ma anche questa scelta molto significativa.

"Mi condannano, sembra dire, ma io guardo agli italiani per cui il Governo comunque vada avanti. I miei vorrebbero diversamente? No". Ma cosa c'è dietro l'angolo? Un cambio strategico di rotta. L'esperienza in corso detta 'della pacificazione' è una novità storica per l'Italia dopo decenni di contrapposizioni frontali.

"L'input che sto dando al mio partito è quello di concentrarsi sull'interesse del Paese per rendere quest'alleanza con la sinistra, che io continuo a chiamare pacificazione, qualcosa di storico, di epocale". Non si proclama neppure 'un martire', - ma ci penseranno i suoi più agitati... - . Già, dirà qualcuno, ma se è stato interdetto... Non conta nulla.

L'interdizione non impedisce al condannato di parlare, di recitare, di scrivere, di comiziare, di fare politica insomma. L'ha dichiarato: rifaccio Forza Italia.

Uno già c'è che senatore o deputato non è e che agisce solo lontano dal Palazzo. E' Grillo. Domani sarebbero in due. Paradossalmente Silvio Berlusconi non più senatore, non più Cavaliere, avrebbe molto più potere che stando dentro.

I più avvertiti nel PD non hanno nessuna intenzione di gioire se vi sarà condanna, e più d'uno ha dichiarato di voler battere Berlusconi sul terreno politico non su quello giudiziario.

I più avvertiti, tanti, nelle fila della Magistratura, ovviamente insofferenti per gli atteggiamenti di Berlusconi, non sono certo contenti della lotta tra poteri. Nessuno lo dirà ma la definizione data da un avversario di Berlusconi come Casini e proprio nel momento di massima tensione fra i due "è indiscutibile che vi sia stato accanimento giudiziario", è sicuramente condivisa da molti.

E qualcosa si muove.

A Milano al momento della sentenza per il processo Ruby c'era un'assenza importante, mancava, detto senza voler essere irrispettosi, la 'panzer-division' dell'accusa, Ilda Boccassini. Hanno detto che era in vacanza. Un po' come, ai nostri tempi, qualcuno che il giorno del compito in classe decisivo se ne stava a casa perchè diceva di non stare in piedi (salvo inattese fulminee guarigioni che consentivano alle due di andare a giocare al pallone). Assenza per vacanze? Spiegazione che non convince anche perchè la sentenza del collegio giudicante è stata una sberla in faccia alla PM che ha avuto per anni e anni il bandolo della matassa per le mani. La sberla non è per il fatto che la condanna è stata di 7 anni rispetto ai sei che 'Ilda la rossa' aveva chiesto. La sberla è dovuta al fatto che per il Collegio la PM aveva valutato non correttamente i capi di accusa. Messi i tasselli a posto l'anno in più è uscito automaticamente. Il Collegio giudicante non era a Sondrio, Rivisondoli o a Caltanissetta; era a Milano...

Beh, diranno i lettori, ma a noi che ne cale, per dirla con Brancaleone da Norcia?

Ne cale, ne cale.

Se le cose vanno come indicato sopra nulla quaestio per il tema di cui ora diremo.

Se però arriva una condanna, se in Parlamento nascono problemi dovendoci essere una votazione, se neppure il maxi-salvagente del Quirinale riesce ad evitare la spirale involutiva con la crisi e tutto quello che essa vuol dire siamo fritti.

Fritti perchè e per cosa?

Per quello che in questo momento ci interessa di più: la strada. Noi subiamo pesanti penalizzaioni per la logistica con condizionamenti anche del settore turistico. Se, aperta la Fuentes Cosio - il 31 p.v. - , se in fase avanzata di appalto la Cosio-Tartano si apre una prospettiva positiva per la tangenziale di Tirano, strategica per la Valle. Eliminato il traffico di attraversamento - l'alternativa di Stazzona - Lungo Adda la praticano solo, non molti, locali nonostante la comodità - Tirano può dispiegare al massimo le sue potenzialità come terminale del Patrimonio Unesco pensando e volando alto. Lo prova quel che è capitato a qualcuno che visitava il Palazzo Sertoli Salis che si è trovato per le mani una audio-guida. Già una cosa interessante di per sè, purtroppo abbastanza sconosciuta in Valle, ma con la sorpresa di trovare il testo in cinque lingue fra cui il giapponese! Da mettere insieme alla nostra proposta di istituzione di qualche borsa di studio per chi facendo lingue scelga russo e cinese. E prima o poi arriverà qualche tour operator, forse anche russo, per porre su un piano quasi da Orient-Express il Circuito del Bernina (trenino rosso - bus giallo postale CH, treno a Vapore da Chiavenna a Tirano o viceversa). E il Mortirolo? Non l'abbiamo voluto, NO, non lo hanno voluto, il tram l'abbiamo perso... Vediamo di non perdere il tram attuale, grossomodo da Stazzona a Cologna.

Non é che sia cosa facile, certamente, ma quello che è alle spalle dimostra che se si procede in squadra - oggi si preferisce dire 'fare sistema' - con in plancia il meglio, nostromo e timoniere compresi, arrivano risultati in precedenza non ipotizzabili.

Ecco perchè noi facciamo pubblicamente e ostentatamente il tifo per Letta, per Lupi, per Maroni, oltre ovviamente che per tutti i nostri.

Ecco perchè dalla politica romana siamo passati alle cose di casa nostra.

GdS

(x) Codice Penale: Art.: 28 - Interdizione Dai Pubblici Uffici

L'interdizione dai pubblici uffici è perpetua o temporanea. L'interdizione perpetua dai pubblici uffici, salvo che dalla legge sia altrimenti disposto, priva il condannato:

8) del diritto di elettorato o di eleggibilità in qualsiasi comizio elettorale, e di ogni altro diritto politico;

9) 2) di ogni pubblico ufficio, di ogni incarico non obbligatorio di pubblico servizio, e della qualità ad essi inerente di pubblico ufficiale o d'incaricato di pubblico servizio;

10) 3) dell'ufficio di tutore o di curatore, anche provvisorio, e di ogni altro ufficio attinente alla tutela o alla cura;

11) 4) dei gradi e delle dignità accademiche, dei titoli, delle decorazioni o di altre pubbliche insegne onorifiche;

12) 5) degli stipendi, delle pensioni e degli assegni che siano a carico dello Stato o di un altro ente pubblico (1);

13) 6) di ogni diritto onorifico, inerente a qualunque degli uffici, servizi, gradi, o titoli e delle qualità, dignità e decorazioni indicate nei numeri precedenti;

14) 7) della capacità di assumere o di acquistare qualsiasi diritto, ufficio, servizio, qualità, grado, titolo, dignità, decorazione e insegna onorifica, indicati nei numeri precedenti. L'interdizione temporanea priva il condannato della capacità di acquistare o di esercitare o di godere, durante l'interdizione, i predetti diritti, uffici, servizi, qualità, gradi, titoli e onorificenze (2). Essa non può avere una durata inferiore a un anno, né superiore a cinque. La legge determina i casi nei quali l'interdizione dai pubblici uffici è limitata ad alcuni di questi. (1) La Corte costituzionale, sentenza 13 gennaio 1966, n. 3, ha dichiarato l'illegittimità, in riferimento agli artt. 3 e 36 Cost., del presente comma, limitatamente alla parte in cui i diritti in essi previsti traggono titolo da un rapporto di lavoro. Successivamente la stessa Corte, con sentenza del 19 luglio 1968, n. 113, ha dichiarato l'illegittimità del comma per quanto attiene alle pensioni di guerra. (2) La Corte costituzionale, con sentenza 13 gennaio 1966, n. 3, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del presente comma, limitatamente alla parte in cui i diritti in essi previsti traggono titolo da un rapporto di lavoro

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