PER CHI DEVONO VOTARE I VALTELLINESI? ECCO LA RICETTA GIUSTA, CHE NON TEME CONFRONTI. L'UNICA DA SEGUIRE. LA INDICA "La Gazzetta di Sondrio" VEDANO I CONVALLIGIANI DI SEGUIRLA. PERCHÉ? PERCHÉ: 1: E'GIUSTA, 2: É DOVEROSA, 3: É ANCHE NELL'INTERESSE DI

Dalla Val dei Giusti, alla Bregaglia, alla Valle dell'Adda con le sue convalli, alle Valli del Bormiese, al Piccolo Tibet un voto corale tenuto conto della realtà di questa splendida Regione Alpina che su un arco di 200 km di Alpi, e Lepontine e Retiche e Orobie per più di metà é sopra i 2000 metri

Il 24 e 25 febbraio siamo chiamati alle urne. Ci dicono di scegliere da chi vogliamo essere governati, chi mandare al Senato, chi alla Camera, chi in Regione. Non ce l'ha ordinato il dottore di andare a votare, é vero, ma abbiamo la fortuna di poterlo fare. Oltre a tutto non farlo significa andare dalla parte del torto. E' pure vero che un voto può sembrare nulla rispetto al totale di coloro che sono stati chiamati alle urne, una cinquantina di milioni di persone, ma vale il famoso discorso del mare e delle gocce.

Nei mesi scorsi abbiamo rivolto a valtellinesi e valchiavennasci alcuni appelli. Disinteressati. Partiticamente neutri. Moralmente però significativi. Sppiamo di non essere nelle migliori condizioni per marciare all'unisono sulla base della scritta della vecchia sala consiliare di Palazzo Pretorio: "Concordia parvae res crescunt discordia maxume dilabuntur". Nella concordia crescono anche le piccole cose, nella discordia a catafascio anche le più grandi. La situazione economico-sociale é quella che é sotto gli occhi di tutti. La situazione politica obiettivamente ardua, con scenari nuovi che si apriranno a marzo a Palazzo Madama e a Monte Citorio (si scrive così, non tutto attaccato...). I risultati del voto saranno determinanti per il prosieguo stesso della Legislatura, e non solo in base ai numeri.

In questo quadro ci siamo posti e poniamo l'interrogativo "per chi votare?". Poi ci siamo accorti che avevamo saltato un passaggio in quanto per votare bisogna andare al seggioe sono ancora molti coloro che al seggio o han deciso di non andare, o sono ancora nella indecisione o addirittura non si pongono il problema.

Bisogna distinguere. Noi viviamo in una realtà quotidiana che costituisce la nostra comunità e si identifica con il nostro municipio. Poi un ambito più ampio, ed é la nostra Provincia. Distinguiamo questi due momenti perché su questi, chi più chi meno, é in grado di incidere. Diverso lo scenario all'aulteriore ampliarsi, Regione e Stato.

I nostri appelli sono partiti dalla vicenda della tentata soppressione delle Province considerate centri inutili di spesa da chi spesso non ha la minima idea di cosa siano questi Enti. Ha fatto sorridere molti a Roma una documentata nota informativa che oltre ad una serie di dati riferiva anche delle spese di rappresentanza, tema sensibile, della Provincia di Sondrio: in un anno 2791,50 €uro (duemila non due milioni), in una con il parco di auto blu sempre della stessa Provincia (un'auto preistorica che aveva un autista a mezzo servizio, ora in pensione). Dettagli de minimis, ma anche loro significativi. Dall'elenco delle Province da sopprimere erano state stralciate solo Sondrio e Belluno, riconoscendone la specificità. E' un passaggio importante. Tutti hanno condiviso e cooperato per questo risultato avendo chiaro il guaio che ci sarebbe se venisse meno il punto di riferimento essenziale per Istituzioni, forze economiche e sociali, risultato che però non é definitivo perché l'argomento verrà riproposto all'attenzione del nuovo Parlamento.

In calce abbiamo riportato una delle tante iniziative assunte anche dal nostro giornale per documentare una situazione che veniva del tutto ignorata (la nota più completa é stata inviata ai 47 deputati della commissione competente della Camera). Si dirà che abbiamo ben altri problemi come la strada, le acque, la scuola, il lavoro. E' vero, ma questo appunto viene a fagiolo come dimostrazione dell'essenzialità del riferimento provinciale. Basta pensare ai risultati ottenuti per la SS 38 o per le acque per comprenderlo.

Ma allora, se ci sono questi problemi

PER CHI DEVONO VOTARE I VALTELLINESI?

QUALE LA RICETTA GIUSTA, CHE NON TEME CONFRONTI?

Per chi? Noi dobbiamo votare per i nostri figli e per i figli dei figli. Lo ripetiamo tre volte, una per ogni generazione:

Per chi? Noi dobbiamo votare per i nostri figli e per i figli dei figli.

Per chi? Noi dobbiamo votare per i nostri figli e per i figli dei figli.

Per chi? Noi dobbiamo votare per i nostri figli e per i figli dei figli.

La ragione quella enunciata in precedenza, fondamentale.

Come?

Semplicemente intascando il proprio certificato e andarlo a consegnare al Presidente del seggio che darà in cambio tre schede e una matita sulla quale indicare le proprie scelte.

Quali?

Il voto é segreto. Ciascuno in cabina farà la sua scelta. L'importante é in quella cabina arrivarci.

Chi là decide di non andarci non rende un bel servizio alla comunità ma neppure in famiglia, neppure per i figli e per i figli dei figli.

Ci auguriamo che questa indicazione venga prima compresa e poi seguita.

GdS


Appendice: nota inviata a Blitz Quotidiano www.blitzquotidiano.it

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/province-taglio-spending...

Oggetto: Soppressione Provincia

Il testo inviato a Blitz Quotidiano che può servire per far capire dove e come siamo messi...

Il 3 ottobre u.s. Il Vs. giornale ha pubblicato un articolo dal titolo "Sondrio per la montagna, Benevento per l'area sannita: le Province che resistono", sostanzialmente ironizzando sulle ragioni della richiesta di mantenimento della Provincia (per quanto ci riguarda risalente a 207 anni fa dato che la geografia - 200 km di Alpi con metà territorio oltre i 2000 metri - é rimasta la stessa per le Amministrazioni napoleonica, aaburgica e del Regno, poi Repubblica, d'Italia. Geografia e dati non discrezionali.

Per dimostrarlo non ho che da allegare un mio articolo pubblicato sul giornale on-line da me diretto - www.gazzettadisondrio.it - basato su dati che hanno il loro valore se c'é l'onestà intellettuale di chi li legge, ovviamente oltre a quella di chi i dati fornisce.

Quanto alla spending review in calce l'indirizzo di un esauriente articolo su una Provincia che ovviamente ha le caratteristiche della gente di Valtellina. Ne abbiamo un piccolo saggio, fra i tanti e di maggiore importanza, dalle spese di rappresentanza che nel 2011 hanno toccato l'astronomica cifra di 2791,50 €uro (duenila non due milioni).

Se il riordino tagliasse Sondrio allegandolo alle Province di Varese, Como e Lecco si arriverebbe alla paradossale situazione che molti cittadini per sbrigare le loro pratiche nel capoluogo - tutta l'Alta Valle é interessata - dovrebbero pernottare nel capoluogo, Como, visti i tempi necessari per arrivarci e poi per tornare acasa.

L'articolo citato:

PROVINCIA DI SONDRIO, NATA NEL 1805, CON COMO? FOLLIA PURA (se con Lecco cambia poco). FORNIAMO I DATI. INCONTROVERTIBILI . I DEPUTATI VALTELLINESI LI FACCIANO CONOSCERE A CHI NON VEDE, NON SENTE DALL'ALTO DELLA SUA TORRE EBURNEA - Lettera ai deputati valtellinesi per informare Governo e colleghi di quello che non sanno e manco sospettano

Agli onorevoli Crosio, Del Tenno, Della Vedova, Tremonti

Vi fornisco alcuni dati, oggettivi, assolutamente incontrovertibili per far capire a chi in Roma non l'ha capito che la difesa dell'Istituzione Provincia non é corporativa, non é 'poltronistica'. La dichiarazione del Governatore Formigoni che il Governo non ne vuol sapere di deroghe e che si andrebbe verso la maxi-Provincia insubrico-valtellinese ipotizza, rebus sic stantibus, Como come capoluogo (se l'altra nuova Provincia fosse la 'Lecco-Sondrio' i dati temporali che di seguito riporto cambierebbero non molto, una quarantina di minuti).

In albergo a Como

I dati sono illuminanti. Chi dovrà andare nel capoluogo, provenendo da metà Valtellina in su, dovrà andare a pernottare a Como (!!!) per poter sbrigare le proprie faccende....l

I risparmi?

La CGIA di Mestre, diventata un punto fermo per le ricerche socio-economiche, faccia uno studio, sarebbe semplice e poco costoso, che cosa vuol dire per lo Stato eliminare la Provincia di Sondrio quale ne sia l'accorpamento. Si vedrà come un provvedimento nato, a parole, per risparmiare soldi ne ingoierà tanti di più sia direttamente che indirettamente con i maggiori disagi per i cittadini.

Lo strumento dell'interrogazione é una prerogativa parlamentare. Non sarebbe male cominciarla così: "E' a conoscenza il Governo, ed il Ministro Patroni Griffi in particolare con la sua ipotesi di soppressione della Provincia di Sondrio, cosa succederebbe ai cittadini della provincia - interamente montana, 50% sopra i 2000 metri, 14 Passi alpini, ecc. - necessitando di tempi biblici per raggiungere il nuovo capoluogo ?

Dati. Ancora dati

Provincia di Sondrio. Territorio, interamente montano, circa la metà del quale oltre i 2000 metri, 3212 kmq in un arco alpino di 200 km (di confine con un Paese extracomunitario) fra due catene montuose, Alpi e Prealpi.

I dati. Incontrovertibili. Anzi, per quanto riguarda i tempi la situazione é molto peggio in determinate ore o in determinati giorni non essendoci itinerari alternativi alla statale di fondovalle:

1) COMUNICAZIONE CON L'ITALIA E CON LA SVIZZERA:

EST

con Alto Adige tramite Passo dello Stelvio m 2758 SOLO ESTIVO

NORD

interno alla Valtellina tramite:

- Passo del Foscagno 2291 m per raggiungere Livigno

- Passo dell'Eira 2208 m per raggiungere Livigno

con la Svizzera tramite:

- Passo del Gallo e tunnel Munt la Schera 1693 m Confine Italia-Svizzera

- Giogo di Santa Maria (Passo dell'Umbrail) 2503 m Confine Italia-Svizzera SOLO ESTIVO

- Passo del Bernina 2323 m Svizzera

- Forcola di Livigno 2315 m Confine Italia-Svizzera SOLO ESTIVO

- Passo del Maloja 1815 m Svizzera

- Passo dello Spluga 2503 m Confine Italia-Svizzera SOLO ESTIVO

SUD

con provincia di Brescia tramite:

- Passo di Gavia 2621 m SOLO ESTIVO

- Passo del Mortirolo 1852 m SOLO ESTIVO

- Passo dell'Aprica 1175 m

Collegamenti con provincia di Bergamo

- Passo di Dordona (fuori strada) 2063 m SOLO ESTIVO

- Passo di San Marco 1985 m SOLO ESTIVO

Ovest

Varco di fondovalle che dà sul Lago di Como UNICO collegamento non montano. La Strada Statale 38, e successiva 36 - strade realizzate dall'Amministrazione austriaca - 'cordone ombelicale' con l'Italia

2) DISTANZE CON L'IPOTIZZATO NUOVO CAPOLUOGO DI COMO (poche differenze se fosse Lecco)

Da (per km e tempo riferimento "Viamichelin"):

Valtellina

- Sondrio attuale capoluogo: 107 km 2 h e 16'

- Chiesa Valmalenco 121 2h 34'

- Aprica 139 2h 49'

- Tirano 135 2h 46'

- Sondalo 155 3h 13'

- Bormio 173 3h 32'

- Santa Caterina Valfurva 184 3h 53'

- Livigno via Svizzera 187 3h 56'

- Livigno restando in Italia 210 4h 34'

(Stelvio: 193 3h 51')

Valchiavenna

- Chiavenna 94 1h 50'

- Madesimo 114 2h 27'

- Montespluga 122 2h 37'

207 anni fa quando l'Amministrazione napoleonica istituì i Dipartimenti scelse come capoluogo di quello dell'Adda, coincidente con l'attuale provincia, Sondrio che aveva meno di 4000 abitanti. Scelta confermata dall'Amministrazione Asburgica e poi dal Regno d'Italia. Avevano tutti interpretato le ragioni della geografia, del territorio e per 207 anni le cose sono andate bene. Poi é arrivata la demagogia.Con la lotteria dei numeri come se pianificare e gestire il territorio di Rovigo, massima altitudine metri 8, sia la stessa cosa che pianificare e gestire il territorio di Sondrio con due catene montuose, Prealpi e Alpi con cime intorno ai 4000 metri (max Bernina 4050), con 1600 km di corsi d'acqua, una trentina di grandi laghi artificiali, una cinquantina di centrali idroelettriche...

Alberto Frizziero

Direttore "La Gazzetta di Sondrio"

GdS
Politica