MA QUANTI DEPUTATI AVRA' GRILLO? E COSA FARANNO? IL MENISCO DI GIOVE

Aggiornamento al 21 febbraio

Lo scenario

Per entrare alla Camera le liste devono superare il 4% se per conto loro e invece il 2% se sono in una coalizione che raggiunge almeno il 10%

I deputati sono 630 ma in Italia ne vengono eletti 317 perché uno va di diritto alla Valle di Aosta e 12 all'estero (6 Europa, 3 Sudamerica, 2 Nordamerica, uno per uno a Asia, Africa, Oceania).

C'é un signor premio di maggioranza, ovvero il 55% che dà 340 deputati a chi prende la maggioranza. Basta avere un voto in più che una coalizione consegue tale risultato. Si tratta di una norma intesa ad assicurare la governabilità, che però rischia di non esserci se anche al Senato la stessa coalizione non bissa la vittoria. E' già successo e può ancora succedere perché il premio di maggioranza non scatta a livello nazionale come per la Camera ma regione per regione e con un innalzamento del quorum: 8% per liste sole, 3% per liste collegate in una coalizione che deve comunque superare il 20%.

Trattamento speciale, anche qui, per il Trentino-Alto Adige con 6 seggi su 7 uninominali e 1 alla Valle d'Aosta. Per gli altri: In Lombardia la maggioranza uscita dal voto avrà 27 dei 49 senatori. 13 su 22 Piemonte, 14 su 24 Veneto, 4 su 7 Friuli-Venezia Giulia, 5 su 8 Liguria, 13 su 22 Emilia-Romagna, 10 su 18 Toscana, 4 su 7 Umbria, 5 su 8 Marche, 16 su 28 Lazio, 4 su 7 Abruzzo, 16 su 29 Campania, 11 su 20 Puglia, 4 su 7 Basilicata, 6 su 10 Calabria, 14 su 25 Sicilia, 5 su 8 Sardegna.

Alle minoranze spetteranno, "esteri" a parte, 277 deputati. Le liste sotto il quorum spariscono nella suddivisione dei seggi. A questo punto si potrebbe cominciare a fare i conteggi. Questo se fssimo in situazione consolidata. Non lo siamo. Possono incidere i cosiddetti "indecisi", parte dei quali non lo sono ma lo dicono solo, e quelli che dichiaravano ai sondaggisti di astenersi (ma di qua in qualche misura Grillo ha attinto). In realtà un 10% sta decidendo in questi giorni. C'é poi chi decide lo stesso giorno. Variabilità notevole.

Previsione quindi con forbice ampia, con base di riferimento logica, anche se essa contrasta con gli umori e rende più difficile ogni previsione. Tant'é, non abbiamo mai sbagliato - salvo, parzialmente, in occasione delle prime elezioni europee - speriamo di no in questa occasione.

Quanti onorevoli a Grillo?

Un riferimento mediano partanto ci darebbe una base di 75 deputati del Movimento 5 Stelle. Impossibile invece qualsiasi ipotesi per il Senato.

L'impatto sui lavori parlamentari

Nei primi anni '80 su alcuni dei loro temi specifici i radicali avevano praticato il cosiddetto "filibustering" ovvero l'ostruzionismo parlamentare che si applica utilizzando sino all'estremo limite le norme regolamentari. Rispetto ad allora i regolamenti delle due Camere sono stati perfezionati per evitarne un uso distorto ma la possibilità non é stata eliminata. Un solo esempio. Se per un certo provvedimento si decide per ragioni o di urgenza o di particolari necessità di dare la sede legislativa alla Commissione perché questo sia possibile occorre l'OK dei Presidenti dei Gruppi parlamentari. Se non c'é intesa si deve andare in aula. Ricordiamo l'iter della Legge Valtellina che aveva corso il rischio di dovere andare in aula per l'approvazione perché si era vicini alla fatidica soglia dei 60 deputati necessari per la richiesta. Se non fosse stata approvata in Commissione delle due l'una. O la loegge sarebbe abortita o sarebbe uscita fortemente condizionata per le aggiunte e le modifiche inevitabili a quel punto (d'altronde anche noi ne abbiamo beneficiato. I soldi per la frana di Spriana sono venuti dalla legge per la Val di Stava...).

Qualche ipotesi

Appena ufficialmente aperto il Parlamento c'é da aspettarsi la presentazione di una serie di disegni di legge coerenti con la campagna elettorale condotta da Grillo e non solo quelli contro la casta, contro alla TAV piemontese o il ponte sullo Stretto.

In secondo luogo ci sarà da vedere in quale modo i due Gruppi parlamentari di M5S si porranno in relazione agli istituti vigenti. L'organizzazione per gruppi, e quella interna ai Gruppi, é sulla carta antitetica rispetto all'agorà, modello di e per Grillo.

In terzo luogo un punto interrogativi é dato dall'atteggiamento che assumeranno le forze politiche. Finora, e non solo da mesi, hanno evocato i quattro capponi di Renzo, magistrale affresco di Alessandro Manzoni: "...quattro teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura".

Le 5 della sera

Fra qualche giorno con Garcia Lorca le cinque della sera, il momento della verità con, alle viste, il rischio di tornare in fretta alle elezioni non essendo razionalmente ripetibile l'esperienza del Governo tecnico (di cui tutto si é detto, in parte giustamente, in parte ingiustamente, tranne una cosa su cui quasi tutti concordano anche se non se ne parla, tranne la debolezza, in qualche caso sino all'inconsistenza, di diversi Ministri sfatando la diffusa condiscendenza verso i governi dei "tecnici")

Quirinale

Lo schema Napolitano aveva una sua logica con la conclusione scontata: il passaggio di Monti da Palazzo Chigi all'antica residenza dei papi dove vi sarebbe stato il assaggio di consegne. Il Presidente non deve avere gradito la discesa in campo di Monti che pure assumendo la guida del Governo lo aveva escluso. Saltato quello schema non ce ne sono altri, se non quelli della politica tradizionale. Il problema non é del sesso del Presidente della Repubblica. Il problema é di una persona autorevole, convincente, rispettata. Che poi sia uomo o donna non importa. Maroni ha buttato là il nome della Finocchiaro che potrebbe trovare ampio consenso ma altrettanto vale per Gianni Letta. Non, come ipotizzato da qualcuno, D'Alema per due ragioni. Una di evidente natura politica. La seconda perché se Bersani fa il Governo non ha gente a iosa cui affidare il Ministero degli Esteri, dando per quasi scontato l'Economia a Monti. Non, sempre per evidente natura politica Prodi, la cui riapparizione nel palco a Milano é stata vista come un messaggio obiettivo, appunto, il Quuirinale

E' meglio chiudere per evitare il ginepraio previsionale. Il futuro, dicevano gli antichi greci, é sulle ginocchia di Giove. Che però pare che di questi tempi abbia guai al menisco...

***

21 febbraio, aggiornamento

Se 340 deputati saranno quelli di Bersani (Berlusconi dopo l'annuncio del sorpasso ha messo un po' la sordina) a tutti gli altri, di quelli che supereranno il quorum, ne spetteranno 290 anche se, per ipotesi, messi insieme facessero il 60%. Potrebbe uscire dalle urne un risultato migliore per Grillo rispetto a quello da noi ipotizzato. Non abbiamo dati o supporti logici per questa affermazione. Abbiamo sensazioni perché ci pare che da 3 - 4 giorni a questa parte vi sia, quasi impercettibile, una punta di nervosismo da incertezza che non é quello naturale dell'attesa del responso delle urne.

21.2 ***

***
Politica