VOTATA LA LEGGE SULLA MONTAGNA: VANTAGGI E RISORSE PER DIFENDERE LE SPECIFICITÀ 11 2 20 51

Crosio: "Intesa bipartisan per un'azione di salvaguardia e di valorizzazione del territorio"

Ora anche la montagna ha la sua legge, l'ha votata all'unanimità l'assemblea di Montecitorio dopo che, nei giorni precedenti, alcune proposte legislative analoghe erano state riunite in un unico testo. Le "Disposizioni in favore dei territori di montagna" riconoscono le specificità di aree svantaggiate, la cui sopravvivenza è minacciata dallo spopolamento. All'articolo 1 la proposta di legge N. 41 recita finalità e garanzie: da una parte la salvaguardia e la valorizzazione delle specificità culturali, economiche, sociali e ambientali dei comuni montani, dall'altra la garanzia di un'adeguata qualità della vita dei soggetti residenti e, in particolare, dei nuclei familiari, allo scopo di evitare lo spopolamento dei territori montani e di contenere la tendenza all'innalzamento dell'età media della popolazione.

"Si tratta di una legge molto importante per la montagna - sottolinea Jonny Crosio che ha partecipato al voto alla Camera -, perché riconoscendo peculiarità e problematiche definisce un impianto entro il quale promuovere iniziative e attivare finanziamenti. I sei milioni di euro della dotazione finanziaria sono effettivamente irrisori se si pensa ai bisogni dei territori montani, del resto l'attuale momento non concedeva altro, ma, in prospettiva, le leggi finanziarie dei prossimi anni potranno destinare somme ulteriori contando su un impianto già esistente. In quest'ottica - conclude Crosio - la legge acquista un valore non solo formale, i cui effetti saranno presto visibili".

Nello specifico, fra gli aspetti più rilevanti figurano il potenziamento e la valorizzazione dei servizi pubblici e del sistema scolastico, la valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche, lo sviluppo del sistema agrituristico, del turismo montano e degli sport di montagna. E ancora, gli incentivi per l'utilizzo dei territori incolti di montagna e per facilitare l'accesso dei giovani alle attività agricole e, in generale, all'agricoltura di montagna, oltre alla valorizzazione della filiera forestale e delle biomasse a fini energetici. Per le sezioni del Cai e per gli sci club affiliati alla Fisi sarà introdotto un regime fiscale agevolato che prevede la determinazione forfettaria del reddito e dell'Iva. Infine, guide alpine e maestri di sci potranno promuovere programmi per la sicurezza in montagna e attività propedeutiche per i giovani.

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