PROVINCE: APPROVATA IN REGIONE UNA MOZIONE PER MANTENERE ELEZIONE DIRETTA DI CONSIGLIO E PRESIDENTE 12.5.20.69

Approvato il documento (primo firmatario Mauro Parolini, PDL) che impegna la Giunta a ricorrere alla Corte Costituzionale contro l'articolo 23 della legge 214/2011, che cancella l'elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale. La mozione propone anche al Parlamento un'ipotesi di riordino delle Province che preveda il riconoscimento di ampie deleghe gestionali, l'accorpamento di quelle con popolazione limitata, il mantenimento dell'autonomia amministrativa ed elettiva dei territori montani. Nel testo si accoglie inoltre la richiesta del Consigliere regionale Enrico Marcora (UDC), che invita la Commissione Affari Istituzionali a predisporre una proposta di legge al Parlamento per l'istituzione della Città Metropolitana di Milano.

Favorevole il Pdl, la Lega Nord, l'Udc e i Pensionati. Contrario il Pd che ne aveva chiesto il ritiro coerentemente alle scelte già fatte a livello nazionale e in disaccordo con la puntualizzazione di ricorrere alla Corte Costituzionale. "Pdl e Lega Nord - ha spiegato Alessandro Alfieri (PD) - vogliono mantenere le Province cosi come sono. Noi invece siamo per un ragionamento approfondito che porti a una riforma che avvicini i livelli di governo ai cittadini, facendo risparmiare risorse e garantendo servizi migliori e maggiore efficienza". "La questione è cogente e il tema non può essere rinviato - ha detto il leghista Ugo Parolo - perché la rappresentanza elettiva è già stata cancellata dal Governo attuale. E se questo capita alle Province, potrebbe succedere in futuro anche per i Comuni e i Sindaci".

Nel documento, che propone dunque il mantenimento dell'elezione diretta del Presidente e del Consiglio Provinciale, si legge che le Province costituiscono un elemento di identità riconosciuta con funzioni rilevanti in materia di viabilità, trasporti, agricoltura, ambiente, ecc. "I costi complessivi di gestione e funzionamento delle Province - ha spiegato Mauro Parolini (PDL) - rappresentano l'1,35% della spesa pubblica complessiva e quello degli amministratori provinciali ammontava nel 2011 allo 0,9% del costo complessivo delle Province. La legge nazionale non tiene poi in alcun conto dell'impatto che il trasferimento di compiti e risorse oggi gestiti dalle Province avrà sui bilanci e sull'organizzazione di Regione e Comuni".

Voto contrario invece del Consigliere regionale Pdl Angelo Giammario e di astensione del gruppo SeL e del Consigliere PD Angelo Costanzo.

Fonte: Consiglio Regionale

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