Lunedì 25 febbraio ore 0.19 ·AFFLUENZA ALLE URNE, CALO IMPREVISTO E CONSEGUENZE

Domenica 24 febbraio 2013, ore 22. Alle 22 ha votato il 54,97%, contro il 61,25% di cinque anni fa, ma il dato è destinato a peggiorare, dice il sito di Repubblica dove arrivano tweet da tutta Italia. Se avessi scommesso avrei perso. Ero convinto che gli attori di questa fase elettorale, ciascuno per la propria parte, avrebbero convinto parte degli indecisi e li avrebbero portati alle urne. Invece no, alle 22 c'è stato un calo del sei percento abbondante. Il risultato finale diventa così ancora più incerto. Eppure Grillo ha mosso milioni di persone (e molte di queste hanno dichiarato di non avere votato durante gli ultimi anni), eppure Renzi ha dato una mano a Bersani per evitare trasmigrazioni, eppure Berlusconi ha compiuto - fidiamoci per il momento - una grande rimonta, eppure la sinistra, - quella vera - aveva di nuovo dei candidati storici, eppure anche Fermare il declino si é dato da fare per raggiungere il quorum... Tutto questo avrebbe dovuto riportare al voto almeno all'80% se non di più degli aventi diritto. Ci fermeremo dunque a poco più del 70% a meno di un ripensamento che avrebbe del clamoroso.

Vediamo ora chi può avere disertato. Difficile che siano quelli di Grillo, il tribuno li ha convinti, ognuno sa che la loro è una missione etica. Quelli di Bersani, soprattutto gli orfani di Renzi, potrebbero non avere gradito lo spostamento a sinistra e, non volendo votare per Monti (e tantomeno per Berlusconi e i suoi alleati), potrebbero avere scelto l'astensione. La coalizione dell'ultimo premier non ha mai catturato le simpatie dell'elettorato non solo per la mancanza di carisma del leader ma per il calo di consensi dei suoi due alleati. Ingroia non può avere perso per la strada tutti i suoi simpatizzanti e persino Di Pietro non può essere stato abbandonato da tutti i suoi. Fare non c'era e quindi tutti i voti che prenderà sono tutti da togliere dal totale generale dei voti validi.

E ora, dopo queste riflessioni, provo a fare delle ipotesi. I voti validi saranno poco più di trentatre milioni. Se è vero quello che ho detto la percentuale di Grillo è destinata a superare quella degli ultimi sondaggi, quella della coalizione di Bersani a perdere qualche punto, arrivando sì e no al trenta percento e quella di Berlusconi qualche punto sotto con Ingroia al di sopra del 5%.

E Fare? Il calo dell'affluenza dovrebbe essere un vantaggio in termini di voti, ora, rispetto al milione e seicentomila previsto come quorum, ne basterebbero poco più di un milione e quattrocentomila. obiettivo raggiungibile.

Le mie sono solo ipotesi e domani sera potrò essere smentito, lo so bene. Perdonatemi sin d'ora!

PS: Correzione del Corriere della Sera ai dati di Repubblica: Affluenza di votanti in calo del 7,38% secondo il rilevamento effettuato dal ministero dell'Interno. Alla Camera alle ore 22 i votanti sono risultati il 55,17%, rispetto al 62,55% registrato nel 2008. In crescita invece i votanti alle Regionali: Lombardia +8,5%, Lazio +10%, Molise +2,1%.

PS: A seguito di alcuni post ricevuti aggiungo: L'affluenza del 2008... domenica 62%, lunedì 80% (vuol dire che rispetto alla domenica c'è stato un aumento del 30% in che significa che se le cose vanno nello stesso modo, lunedì l'affluenza passerebbe al 72%

Maurizio Frizziero
Politica