PRIMARIE, NUMERI E CONSIDERAZIONI. A SONDRIO E A ROMA

In provincia

Per 81 voti Bersani prevale su Renzi. In voti 2113 a 2032. In percentuali 41,98 a 40,37. Poi Vendola 653 (12,97), Puppato 150 (2,98), Tabacci 85 (1,69). Hanno votato in 5040, pari a circa il 2,75% della popolazione (neonati e vecchi compresi; si tratta di un dato che serve per il confrronto). In Italia hanno votato 3.107.568 pari al 5,11% della popolazione del nostro Paese. Poco più quindi della metà in provincia rispetto al dato nazionale. Una ragione tecnica e una politica. La prima riguarda il numero dei seggi, 26, su 78 Comuni. Per qualcuno che si é spostato per raggiungere il seggio più vicino altri non hanno potuto farlo. In seondo luogo l'elettorato tradizionale di centro-sinistra in provincia sconta la fortev presenza - almeno sino alle ultime votazioni! - dell'elettorato moderato

Dato macroscopico

Il dato macroscopico dal punto di vista politico va ben al di là del dato per così dire agonistico, esaltato anche dalla recente campagna delle Presidenziali in USA che ha appassionato anche gli italiani. In un momento in cui la crisi dei Partiti é massima, con tanta gente che non ne vuol sapere si guarda molto alle persone. Lo abbiamo visto in quel sistema ormai consolidato che é l'elezione diretta del Sindaco. L'uomo oscura quello che non é benvoluto. Ovverossia il Partito. E così paradossalmente capita che una iniziativa di Partito, sia pure allargata, assume un significato veramente politico. Non solo, ma grande esposizione mediatica e l'indubbia aria di freschezza portata dal Sindaco di Firenze hanno conferito autorevolezza alla candidatura del centrosinistra alla guida del Paese. Per chiamare le cose con il loro nome gli sconfitti si chiamano Grillo e PdL, sostanzialmente in posizione comunque subalterna Casini, Fini, Di Pietro. I fans di Grillo non hanno portato il cervello all'ammasso. Abbiamo già visto segni di insofferenza del sistema autoritario del loro capo. Qui però, salvo i 'gasati dell'ultima spiaggia' non é possibile per chi ragiona con la propria testa pur appartenendo al Movimento delle 5 stelle non riconoscere la risposta popolare, la mobilitazione, il confronto, quello del resto che pare vietato all'i9nterno dei Grillini.

Grillo

Grillo ha sparato forte. Ne ha dette di tutto, di primarie dei folli, persino di sedativo del popolo, di bromuro sociale, di buffonata e via dicendo. Non pubblichiamo tutte le categorie evocate dal comico genovese perché occuperebbero troppo spazio. Troppe. Troppi tono al di sopra delle righe. Il colpo é arrivato a segno. Darà fastidio al comico genovese il sapere, l'avere constatato, che in Italia la gente non la sa fare andare in piazza solo lui.

PdL

Il PdL é in trappola. Ha cincischiato parecchio sulla questione delle primarie. Berlusconi non ha torto a rietenere che siano un errore. Parliamo non di merito e contenutui ma sotto il profilo operativo. Il centro-sinistra, in realtà più sinistra-centro come dimostra il modesto risultato di Tabacci, é riuscito a fare andare ai seggi 3 milioni, 107 mila e 568 persone. Se le primarie non vengono più fatte é uno scorno evidentissimo. Se vengono fatte sarà difficile che riescano a mobilitare un milione di persone. Aggiungasi il richiamo elettorale. Sanno a Roma che molti di loro, forse gran parte, Roma la rivedranno il tifoso quando la squadra del cuore andrà all'Olimpico a giocare contro Lazio e Roma, il religioso (quanti lo saranno? ndr) quando ci sarà da fare il giro penitenziale delle Basiliche, e così via. Qualche movimento strano sembra proprio avere, ragione nascosta, questa febbre di pre-voto.

Gli altri

Di Pietro, se vuole sopravvivere, dovrà fare atto di contrizione e inginocchiarsi a Bersani che finora lo ha spedito a quel paese ma che poi lo accoglierà perché un tre per cento in più non guasta. Casini e Fini sperano in Montezemolo in attesa poi di collaborare con Bersani ma, a questo punto, per forza di cose in posizione subordinata.

Ballottaggio

Escludiamo Vendola e Tabacci che non sono PD. Il voto a Bersani, dedotto quello andato ai due. É del 54,1% contro il 42,8 di Renzi. Vendola poi non voterà sicuramente Renzi. Lecito pronosticare per berani la vittotria con il 55%.

GdS

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