CONTRO IL 'PORCELLUM' LETTERA APERTA DI MARIO SEGNI A WALTER VELTRONI 11 7 20 07
Questa lettera riguarda tutte le ventinove persone, tra i quali alcuni illustri politici che due settimane fa hanno presentato in Cassazione i quesiti elaborati per cancellare la vergogna del "Porcellum" e della sua lista bloccata e tornare alla legge precedente, quella che uscì dal referendum del 93. Ma la indirizzo esplicitamente a Walter Veltroni per due ragioni: primo perché anche se il suo nome non tra le persone che hanno depositato il quesito il Cassazione una parte della stampa ha battezzato l'iniziativa come "referendum Veltroni", ritenendo particolarmente importante la sua adesione e la sua spinta; secondo perché, dato il suo rilievo e la sua posizione nel PD, il suo apporto è necessario data la difficilissima situazione. Augusto Barbera ed io (da semplici cittadini) abbiamo subito plaudito pubblicamente all'iniziativa dichiarandoci pronti ad impegnarci personalmente. Lo hanno fatto molti altri. Ma dopo una roboante conferenza stampa ci aspettavamo le iniziative concrete: le prime raccolte di firme, gli appelli, la raccolta finanziaria. E invece da allora è calato il silenzio. Perché vi siete fermati? E' stato dichiarato che questa mossa ha bloccato lo scellerato tentativo di Passigli che voleva addirittura riportarci vent'anni indietro al proporzionale. Bene, è stata fatta una cosa giusta. Ma possiamo ritenerci soddisfatti? No, perchè la infame legge elettorale vigente, quella della lista bloccata, contro la quale voi stessi avete tuonato per anni, è ancora là. E non sapete che senza iniziative forti tutto resterà fermo e avremo per la terza volta un parlamento di nominati invece che di eletti? Per favore non ditemi che iniziativa forte sarebbe la proposta del partito democratico. Chi la vota? Quando ? Come? Caro Walter, se qualcuno dei ventinove si ritiene soddisfatto, se gli basta avere evitato un disastro peggiore, io soddisfatto non lo sono affatto e con me credo molti altri. Ma soprattutto non può essere soddisfatto chi pensa al bene dell'Italia. Perciò vi rivolgo una precisa domanda: intendete muovervi per i referendum? Intendete continuare a sostenerli pubblicamente o invece vi siete rassegnati? Come tutti quelli che considerano questa una iattura io chiedo che si faccia tutto quello che si può, che si tentino tutte le mosse possibili per cancellarla. E voi che ne pensate? Starete fermi o vi muoverete? Avete il dovere di dirlo. In una intervista a ADN Kronos Arturo Parisi si è posto queste stesse domande e ha chiesto una riunione perché a queste siano date urgentemente delle risposte. Le attendo con ansia.
Mario Segni