A PROPOSITO DELLE IMPOSTE DA FAR PAGARE ALLA CHIESA (e nostra nota) 12.2.29.16

La Chiesa Cattolica, da un punto di vista sociologico può essere definita come la più grande agenzia Non-Profit italiana, nel campo dell'assistenza ai poveri, nella scuola o nella sanità

Ciò che differenzia il Profit dal Non-Profit non è la non circolazione di danaro, ma che, alla fine, le entrate non superino le uscite e che quindi non ci sia fine di lucro o realizzazione di profitto.

La Chiesa Cattolica, da un punto di vista sociologico può essere definita come la più grande agenzia Non-Profit italiana, nel campo dell'assistenza ai poveri, nella scuola o nella sanità.

Lo Stato risparmia miliardi di €uro ogni anno, in un'ottica di sussidiarietà, grazie a tali sevizi che sono pubblici a tutti gli effetti e che sarebbe tenuto a coprire per proprio specifico compito istituzionale, previsto dalla nostra Carta Costituzionale.

Perchè allora il governo italiano ha recentemente messo in allarme il mondo delle scuole paritarie? Perchè ha usato modalità in chiaro-scuro?

Abbiamo ministeri composti dai massimi esponenti del pensiero economico universitario e faccio fatica a credere che non abbiano le idee chiare e chiari gli obiettivi.

Gli economisti sanno benissimo l'importanza del Terzo Settore e del Non-Profit per quanto concerne la attuale sostenibilità dello Stato Sociale.

E allora perchè questa ambiguità?

Proviamo a riflettere di "fantapolitica" e spero vivamente di sbagliarmi.

Mettiamo che il compito principale di questo governo, cioè quello di ridurre il debito pubblico, sia solo una motivazione di facciata, ma che il suo vero obiettivo sia la realizzazione in Italia di un "liberismo compiuto" (vedi le liberizzazioni su tutti e tutto). Ostacolo a tale "liberismo compiuto" sono Corpi Intermedi fra Stato e privati, come associazioni corporazioni ordini professionali sindacati, i quali godrebbero di "rendite di posizione" da abbattere, con o senza il loro consenso. Corporazioni che fanno "lobby" per tutelare i loro interessi, ma che di fronte a un pericolo più grande (il default del Paese) sarebbero costrette a capitolare.

A questo punto l'ultimo ostacolo al "liberismo compiuto", eliminati ordini professionali corporazioni e sindacati, sarebbe il vasto campo dell'associazionismo non-profit.

Negli ambienti del liberismo il settore non-profit è stato sempre percepito come una sorta di "concorrente sleale", il quale sottrarrebbe spazi possibili di lucro nei settori della scuola, della sanità e dell'assistenza.

Facciamo un esempio: se una vecchietta utilizza una associazione non-profit per il suo trasporto dall'abitazione all'ospedale, tale vecchietta non utilizzerà una ditta profit, facendo perdere a quest'ultima una possibilità di guadagno. Immaginiamo questo fenomeno su larga scala.

Eliminando il non-profit rimarrebbe o il privato o lo Stato.

E' un caso che a Milano è stata chiusa l'Agenzia per il Terzo Settore? Il volontario, idealista altruista e votato alla gratuità, viene visto perciò come il nemico numero uno per chi voglia fare affari.

In un'ottica di "liberismo compiuto" ben venga perciò la tassazione ad esempio delle scuole paritarie e più ne chiuderanno meglio sarà:

rimarrà la scuola privata a scopo di lucro per i ricchi e per il resto della popolazione la scuola statale, ma guai a pensare a una Terza Via, intermedia e alla portata di tutti, sogno di sempre dei cattolici e non solo, la quale svanirà come neve al sole, pur facendo un servizio pubblico, perchè priva di un minimo di risorse pubbliche.

Oppure l'altra possibilità è che alla fine ci sia la solita soluzione all'italiana: cioè il compromesso, in cui tutti saranno scontenti e contenti nello stesso tempo. Nel frattempo è bene che la gente faccia sentire la propria voce. Personalmente penso che l'imposta ICI o IMU che sia per le scuole paritarie sia veramente una pessima idea.

Glauco Santi

Nostra nota

Pare che il problema sia superato per le scuole che non hanno valenza commerciale. Le valutazioni esposte dianzi conservano in ogni modo la loro validità. E non si ricorderà mai abbastanza che se domani mattina chiudessero tutte le scuole cattoliche - basti pensare alle Scuole materne, lo Stato sarebbe in gravissima difficoltà organizzativa e altrettanto dal punto di vista economico (ndr)

Glauco Santi
Politica