7 30 14 UPL: "VOGLIAMO ENTRATE PIU' STABILI, SI' AL BOLLO AUTO"
MILANO. "Le Province lombarde devono poter contare su entrate costanti, come i Comuni, altrimenti è impossibile programmare e realizzare opere infrastrutturali e servizi per i cittadini." Ad affermarlo è il Presidente dell'Unione Province Lombarde, Leonardo Carioni, a margine del Consiglio direttivo UPL che si è svolto a Palazzo Isimbardi.
Le entrate tributarie delle Province, infatti, dipendendo essenzialmente dal mercato dell'auto e dai consumi di energia elettrica delle PMI, sono molto instabili e nell'ultimo periodo hanno subito un vero e proprio crollo. Carioni ha accolto quindi con favore la proposta avanzata dal Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, di deviare le risorse derivanti dal bollo auto alle Province, con conseguenti compensazioni alle Regioni.
"La proposta di Podestà va nella giusta direzione - prosegue Carioni -: deve essere chiaro che le Province lombarde non vogliono assolutamente una tassazione aggiuntiva ma sostitutiva. Per riuscire ad essere il braccio operativo della Regione, infatti, dobbiamo poter contare su una base certa. Ed è questo che ora manca: il nostro gettito è troppo scostante per consentirci di soddisfare adeguatamente le legittime esigenze del territorio. Ora come ora ci troviamo a dover costruire bilanci sulla base di entrate che possono diminuire anche del 30% in pochi mesi, come è successo nell'ultimo periodo."
L'obiettivo dell'UPL, "in linea con una compiuta attuazione del federalismo fiscale", rimane quello di poter partecipare, un domani, alla riscossione di una parte dei principali gettiti erariali prodotti sul territorio, come Iva, Ires e Irpef. "Un provvedimento giusto - sottolinea Carioni -, perché in questo modo le risorse prodotte dal territorio rimarrebbero qui, eliminando il concetto di finanza derivata, che vede la Regione trasferire soldi alle Province per permettergli di svolgere le proprie funzioni. Questa misura, non da ultimo - conclude Carioni -, grazie ad un controllo territoriale accurato e capillare, rappresenterebbe uno strumento molto importante nella lotta all'evasione fiscale."
Erano presenti i presidenti delle Province di Milano (On. Guido Podestà), di Bergamo (Ettore Pirovano), di Como (Carioni), di Cremona (Massimiliano Salini), Monza e Brianza (Dario Allevi), Pavia (Vittorio Poma) e Varese (Dario Galli). Le Province di Brescia, di Lecco, di Lodi, di Mantova e di Sondrio erano, rispettivamente, rappresentate dagli assessori Aristide Peli, Antonello Formenti (vicepresidente), Claudio Pedrazzini (vicepresidente), Armando Federici Canova e Costantino Tornadù.
Dott.ssa Elena Frasio