IN GERMANIA PARI E PATTA

Nno vinto il centrodestra, inon ha vinto neppure il centrosinistra

Carissimo Direttore,

avendo letto il "programma" del Professore su di un giornale di
gossip (che generalmente evito come la peste ma mi è capitato
per le mani per puro caso ...), volevo commentarlo.


Ma oggi giungono i risultati delle elezioni in Germania che - a
mio modestissimo parere - si collegano strettamente a quelle
italiane.


In Germania NON ha vinto il centrodx, innegabile.

Ma non ha vinto neppure il centrosn: siamo pari e patta.


Ma la cosa che fa pensare è che - pur avendo i numeri - la sn
moderata pare proprio NON VOGLIA i voti della sn estrema.

La sn tedesca, da decenni una sinistra di governo, fermamente su
posizioni occidentali e che accetta la politica economica di
tipo liberldemocratico, si differenzia nettamente dall'estrema.


Tanto che anche quest'ultima NON vuole appoggiare l'attuale
Cancelliere, troppo "moderato".


Notiamo, per inciso, che il capo dei Verdi tedeschi, il ministro
Fischer, è cosa ben diversa dal ns Pecoraro: quest'ultimo sempre
su posizioni estreme, in accordo con comunisti e No Global, il
primo invece, al tempo della guerra nei Balcani, ad alcuni dei
suoi che contestavano l'impegno MILITARE germanico nell'area,
gridò in faccia "... allora volete dare il Nobel per la Pace a
Milosevic ..!".


Insomma il CentroSn germanico è cosa MOLTO DIVERSA da quello che
si appresta a creare il Professore, tutto sbilanciato verso non
solo la sn, ma l'estrema sn, contestatrice, antioccidentale,
iperpacifista (solo se le guerre le facciamo noi occidentali,
però ..!), di lotta, non di governo.


Ma un altro dato s'impone all'attenzione: se togliamo i voti
della estrema sn, del verdi (assai più di governo dei ns),
dell'estrema dx, in Germania resta un 80% d'elettorato
"moderato", ove per moderato non intendo una "brutta" parola ma
solo indicare persone, elettori che, pur nelle differenze
reciproche si riconoscono in questo sistema economico e
politico.

Insomma, non vogliono rivoluzioni.

A chi facesse notare la contrarietà germanica verso la guerra in
Irak, obbietto che è vero (e forse avevano ragione ...) ma che
le truppe germaniche sono FORTEMENTE impegnate in altri quadri
ONU e NATO: Balcani, Afganistan, ecc. Altro che pacifismo
integrale!


Ora io credo che, in Italia, la situazione sia, tra gli
elettori, assai simile a quella germanica: se eliminiamo il
terzetto Rif. Comunista-Verdi-Com. Italiani, DiPietro, l'ala
massimalista dei DS, l'ala estrema di AN e la Lega (i cui
elettori, in realtà, sono in gran parte tranquilli lavoratori
"padani" tutt'altro che "rivoluzionari" ..!), ecco che ci
troviamo di fronte ad un 70!75% di elettorato "moderato" come
quello germanico. Insomma è lo stesso.


Ed allora mi chiedo: perché il Professore preferisce l'asse con
Faustino suo, senza neppure sdegnare i Comunisti Italiani che
proclamano ad alta voce la loro simpatia per il Lider Maximo
cubano, ultimo (o quasi) rudere del veteromarxismo, quando, in
realtà il Paese è in grandissima maggioranza, su posizioni
"moderate" ?

Insomma, in Italia, come in Germania, nessuno vuole la
rivoluzione, le "ricette" dell'estrema sn piacciono poco.

Ci vogliono riforme, piuttosto, non proclami stile Fidel.


Aggiungo che, invece, quanto ho letto del "programma" del
Professore NON mi piace.


In mezzo ad una selva d'affermazioni assolutamente vaghe del
tipo "... sostegno alla famiglia ..." (si, ma come, con che
soldi, con quali modalità ..?!?), quello che è relativamente
chiaro è nettamente di derivazione FaustoRifondarolo:


- far pagare le tasse a chi VIVE DI RENDITA, come a chi lavora -
Ma chi, nel ns Pase, vive di rendita? Questa affermazione mi
ricorda assai la polemica, tutta marxista, contro il
"capitalismo". E con chi ha investito i suoi miseri risparmi in
BOT od in obbligazioni, dopo una vita di lavoro, come la
mettiamo? Anche loro "vivono di rendita" ?

Tra l'altro, Direttore, mi permetto d'osservare che - già oggi -
a chi ha 10 o 10.000 titoli è impossibile sfuggire al fisco!


- Dare sempre e comunque sostegno all'ONU. Ed allora quando il
ns D'Alema prese la decisione di partecipare al conflitto in
Kossovo, per evitare i massacri bosniaci, NON IN ACCORDO CON
l'ONU (che era bloccato dal veto russo)... il Professore avrebbe
lasciato mano libera ai Serbi, trovandosi sulla coscienza
quanche decina di migliaia di morti, causa "pulizia etnica"! Mi
pare un altro "regalo" all'estrema.


- Via dall'Irak; sai la novità!

Ma il fatto è che tutti i "moderati e riformisti" dal vs
giornale al Vaticano, sostengono che, per rendere stabile il
paese e NON permettere che diventi una tana del terrorismo
internazionale NON si deve andar via subito. Allora, come la
mettiamo?

Ha ragione il Vaticano, il Riformista, quella parte della sn che
dice che si, la guerra è stata uno sbaglio ma che ora si deve
restare, per consolidare la democrazia, oppure Faustino e soci
che vogliono il "via subito dall'Irak" ?!?


Forse l'esempio tedesco, di un potere di sn che - almeno pare -
preferisce la "grosse koalition" all'estrema, dovrebbe far
pensare.


Con l'usuale stima.

Nemo Canetta
Nemo Canetta


GdS 20 IX 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Nemo Canetta
Politica