Il referendum svizzero su Schengen

1'474'704 voti favorevoli, pari al 54.6%, contro 1'226'449 pari al 45.4%

Una “Votazione popolare” in
Svizzera che ci interessa molto visto che oggi come oggi noi
siamo il confine d’Europa per quasi 200 km con i valichi
doganali di Montespluga, Castasegna, Campocologno,
S.Maria-estivo, Ponte del Gallo. Questo arco alpino
centro-occidentale è infatti l’unica parte d’Italia che confina
con l’extra-CEE mentre con Francia, Austria, Slovenia si va
avanti e indietro come si vuole.

Ebbene con 1'474'704 voti favorevoli, pari al 54.6%, contro
1'226'449 pari al 45.4% gli elettori svizzeri chiamati ad una
“Votazione popolare” hanno “ratificato” il Decreto federale del
17 dicembre 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli
accordi bilaterali con l'UE per l'associazione della Svizzera
alla normativa di Schengen e Dublino. Non è l’ingresso in
Europa, ma un passo verso l’Europa sì.

13 cantoni e semicantoni - quelli tedeschi più il Ticino (oltre
il 60% di No) - hanno bocciato gli accordi di Schengen e Dublino.

Tutti i Cantoni francesi sono stati per il SI' con oltre 60%.

Questo il comunicato ufficiale del Parlamento svizzero:

“Berna, 05.06.2005. Il popolo svizzero ha accettato gli accordi
di associazione a Schengen/Dublino conclusi con l'Unione
europea. Gli accordi non entreranno in vigore prima del 2008
poiché la Svizzera potrà aderirvi soltanto una volta che sarà
operativa la versione aggiornata del Sistema d'informazione
Schengen (SIS II), che è in fase di allestimento.


Al momento sono in corso i lavori per modernizzare la banca dati
di ricerca per Schengen, ragion per cui la Svizzera avrà accesso
direttamente al nuovo Sistema d'informazione Schengen (SIS II).
Si prevede che gli accordi entreranno in vigore nei primi mesi
del 2008. A partire da quel momento si applicheranno le
disposizioni di Schengen, in particolare in materia di visto, ma
fino ad allora le persone saranno controllate alle frontiere
svizzere.


La decisione popolare di oggi ridistribuisce le competenze in
materia di sicurezza interna conferendo grande responsabilità ai
Cantoni, che dovranno organizzare i propri compiti in tale
ambito entro l'entrata in vigore dell'Accordo di Schengen e
saranno affiancati dal Corpo delle guardie di confine nello
svolgimento di determinati incarichi.


Con l'Accordo di Schengen entrerà in vigore anche la Convenzione
di Dubli no che impone l'allestimento della banca dati Eurodac
per il settore dell'asilo. In futuro sarà quindi più facile
individuare le domande multiple, ma né Dublino né Eurodac
possono sostituire una politica d'asilo trasparente e una
legislazione coerente in materia.

I precorsi
Nel giugno 2001 la Svizzera e l'Unione Europea hanno deciso
di intavolare nuovi negoziati bilaterali su dieci temi. I primi
sette sono dei cosiddetti "temi pendenti", vale a dire questioni
che non sono state affrontate durante i primi negoziati;
tuttavia, nell'atto finale degli accordi bilaterali I, la
Svizzera e l'Unione europea si sono impegnate ad intavolare
nuove trattative sui temi rimasti in cantiere. I capitoli
riguardanti la tassazione dei redditi da risparmio e la lotta
contro la frode corrispondono a richieste specifiche dell'UE,
mentre la Svizzera ha chiesto che vengano affrontati i temi
degli Accordi Schengen e della Convenzione di Dublino.

Sulla scia degli Accordi bilaterali I del 1999, il 17 maggio
2004 sono stati approvati, a livello politico, gli Accordi
bilaterali bis. Quest’ultimi costituiscono la prosecuzione della
via bilaterale seguita dalla Svizzera in seguito al rifiuto
dell’adesione allo Spazio economico europeo (SEE), nel 1992, da
parte del popolo e dei Cantoni. Questa via consiste per la
Svizzera a difendere i propri interessi e a risolvere in modo
pragmatico problemi concreti nell’ambito delle relazioni con
l’Unione europea (UE) concludendo accordi bilaterali”.

Dopo questo accordo sulla libera circolazione delle persone e
ratifica dell'accordo di Dublino sull'armonizzazione delle
procedure di asilo. la Svizzera potrà partecipare a tutte le
attivita' comunitarie relative a Schengen, quindi in particolare
alla collaborazione in materia di giustizia, polizia e emissione
di visti.
Red


GdS 10 VI 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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