Sertori ai Sindaci: eccovi le Scuole. E i conti. Molteni: no grazie; il Comune non ce la fa

Tutto per l'infausta questione "Province". Sacrosantemente giuste le loro due posizioni

Il Presidente della Provincia Sertori ha preso carta e (virtuale) penna indirizzando ai Sindaci di Morbegno, Tirano, Chiavenna, Bormio e all’Ufficio Scolastico Provinciale di Sondrio la seguente nota:
Caro Sindaco,
come ti è ben noto, sta proseguendo l’iter parlamentare sul disegno di legge per l’abolizione delle
Province che, a detta del Ministro Delrio, ne consentirà lo svuotamento entro la fine dell’anno, con la onseguente attribuzione ai Comuni di gran parte delle competenze fino ad oggi esercitate dalle Province.
Lo stesso Ministro, in un’ intervista pubblicata sul quotidiano “La Repubblica” di lunedì 28 ottobre,
nel ribadire peraltro il completo disinteresse all’appello dei costituzionalisti in favore delle Province, ha indicato che tra le varie funzioni che verranno trasferite ai Comuni vi sarà anche quella inerente la gestione degli edifici scolastici destinati all’istruzione superiore.
Ad oggi la Provincia cura il funzionamento, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria di un
patrimonio edilizio scolastico costituito da n. 41 edifici, per una superficie complessiva di circa 125.000 mq., pari a 400.000 mc., che comportano, oltre ad un assetto organizzativo specifico, una spesa annua di euro 1.900.000 per la sola gestione ordinaria, cui debbono aggiungersi gli investimenti necessari al continuo adeguamento normativo e funzionale che gli immobili stessi richiedono (nel corrente quinquennio sono stati stanziati fondi per circa euro 10.000.000).
A fronte di quanto dichiarato dal Ministro, credo sia utile comunicarti che gli immobili scolastici che insistono sul tuo territorio e dei quali dovrai curarne, nel futuro (oppure dal gennaio prossimo), la regolare funzionalità, sono: (e qui ha indicato numero edifici e costi così come segue)

Sondrio  n. 17 che comportano, per la sola gestione ordinaria, una spesa annua di euro 660.000,00.
Morbegno 7 per 400.000 €
Chiavenna 8 per 290.000 €
Tirano 5 per 280.000 €
Bormio 4 per 270.000 €
e poi riprende il testo uguale per tutti i destinatari:

Alla somma indicata dovranno poi essere aggiunte le rate dei mutui già contratti per le spese di
investimento, che verranno posti a carico del bilancio del tuo ente.
Sara mia cura, una volta conosciuto il testo normativo definitivo, pur nella consapevolezza della
difficoltà che da detta gestione potrà derivare, aggiornare i dati sopra esposti al fine di consentirti una corretta programmazione economica.
Cordiali saluti.
Massimo Sertori

La risposta del Sindaco di Sondrio:
Il primo a rispondere è stato il Sindaco di Sondrio Alcide Molteni. La sua nota:

Caro Presidente,
rispondo alla Tua lettera in cui mi preannunci che l'Amministrazione Provinciale "ci regala le scuole" che dalla Provincia passerebbero alla gestione del Comune.
Sai che in molti abbiamo lavorato affinché le storture che si annidano nel tentativo di riforma della organizzazione dello Stato fossero affrontate e risolte senza che per il nostro territorio le scelte centraliste avessero ricadute più negative che positive.
Purtroppo le recenti affermazioni contenute nei progetti di riorganizzazione, più tese a delegittimare gli interlocutori istituzionali quali Noi siamo, mi stanno confermando che le scelte sono imposte più che condivise.
Inoltre anche la riduzione delle risorse "nostre" che, ricadute nella mannaia della voce trasferimenti, rendono del tutto evidente un comportamento becero che non intende portare chi mal governa verso un miglioramento, ma continua a chiedere a chi da tempo rispetta le regole di piegarsi all'imperio di chi detiene il comando.
Quindi il Comune di Sondrio non si trova nelle condizioni di ricevere il "regalo" e gentilmente Ti invita a porre la questione a chi compete.
Ad integrazione mi preme comunicarti che lo Stato non sta trasferendo le risorse che il Comune di Sondrio spende per altre strutture pubbliche che insistono in città: vedasi Tribunale.
Il Sindaco del Comune di Sondrio: Alcide Molteni

Nostra nota
Il nostro giornale ha detto la sua fin da quando qualche bel tomo, sprovvisto di cultura amministrativa, faceva seguire alla condanna a morte delle Province, dovendo giustificare scelta e prospettive, la soluzione del busillis: si passa tutto a Regione e Comuni . Ci hanno messo un po' a capire una cosa elementarissima per chiunque abbia fatto l'amministratore in qualche Ente locale, anche in quelli di dimensioni ridottissime, e cioè che un soggetto intermedio occorre fra Regione e Comuni (La questione del territorio - non ancora entrata nel comprendonio di molti in quel di Roma - che dovendo essere 'governato' ha bisogno di organi di governo legittimati dal voto popolare e non di rappresentati espressi dagli amministratori. Il ragionamento era tutto sommato molto semplice: di quello che si occupa oggi la Provincia, perlomeno in Lombardia, i nostri Comuni erano in grado, problema risorse a parte, di occuparsi solo di Scuole (Sondrio e gli altri che ne hanno sul loro territorio) e dei sistemi bibliotecario e museale di fatto aggregandoli alla Civica Biblioteca e al Museo del capoluogo. Non di altro. E queste posizioni, solidarizzando con Sertori e Molteni, forse sarebbe il caso si traducessero in cinque documenti dei 5 Consigli Comunali interessati.
Abbiamo chiara l'espressione che dietro l'iter seguito dal problema, così come condotto da chi si merita senza enfasi ma per corrispondenza con la realtà, l'attribuzione di dilettanti allo sbaraglio, ci sia dell'altro. Dell'altro così 'stringente' da passare sopra alle considerazioni di merito, qualcosa di democraticamente pericoloso nella cui spirale si stanno avvitando in molti, fra cui il prossimo segretario del PD (con minori consensi rispetto alle previsioni) che sull'argomento ha detto alla Leopolda che le Province debbono essere abolite. 5 secondi in tutto, senza neppure indicare una linea e le motivazioni. Consequenziale il titolo dell'editoriale da noi pubblicato “La fesseria di Renzi” con le motivazioni – noi le abbiamo date – di tale titolo.
Si trova l'articolo dal titolo “La fesseria di Renzi” e dal sottotitolo “E' questione che riguarda anche i valtellinesi” cliccando in fondo alla prima pagina su 'Notizie recenti' e scorrendo poi gli articoli che ivi si trovano.
In alternativa si può arrivare direttamente utilizzando l'indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/politica/27102013/fesseria-renzi
a.f.

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