Sondrio. E 100 (anni)! - Deficit! – Lavori – Guardare su - Sondrio anch'io

100 anni alle spalle
In programma sabato 2 alle 15 la visita da parte del sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, e dell'assessore ai Servizi sociali, Loredana Porra, alla signora Maria Marcella Cordani per festeggiare i suoi 100 anni di età. Si precisa che la signora Cordani è nata il primo novembre e che abita in p.le Bertacchi,
Alla signora Cordani gli auguri nel giorno di Ognissanti, perchè 1) è il suo compleanno, 2) perchè si festeggia un anniversario importante (15 anni dall'istituzione della Corte Europea dei diritti dell'uomo) ma, e 3), per una coincidenza particolare. Allora infatti la mamma della signora Maria Marcella ha scelto di far nascere la figlia nello stesso giorno che, un po' di anni dopo, ha fatto lo stesso la mamma del nostro direttore...

Comune in deficit (476.000 €uro)
Da una situazione di pareggio oggi il Comune di Sondrio si trova con un disavanzo di 476 mila euro. E' questa la situazione annunciata dall'Assessore al Bilancio, Gianpiero Busi, che il
Comune dovrà affrontare a seguito delle nuove normative dettate dalla Legge di Stabilità. Ma cosa è successo? Il Comune di Sondrio è tra i comuni virtuosi e sulla base delle simulazioni e del, già redatto, Bilancio di previsione il Comune si trovava in una situazione di pareggio.
Una posizione di tranquillità garantita da un costante e oculato lavoro di ottimizzazione delle risorse. Pochi giorni fa, invece, l'Ifel, l'Istituto per la  Finanza e l'Economia Locale, ha
comunicato che per la Spending Review 2013 sul Comune di Sondrio peserà un taglio di 1 milione e 089 euro. Lo Stato ha inoltre comunicato che per la costituzione del fondo di solidarietà tratterrà, attraverso L’Agenzia delle entrate, 2.045.398,82 dagli incassi dell’IMU propria 2013 a fronte di trasferimenti pari a 1.504.467,04, da cui ne emerge un taglio di 540.931,78.
Tagli difficili da affrontare soprattutto quando il Bilancio  prevedeva 2 milioni e 450 mila euro di entrate dettate da trasferimenti dello Stato, delle quali però ne sono stati confermati solo 1 milione e 500. Un disavanzo di 950 mila euro che, grazie a una gestione virtuosa, si riduce a 476 mila (arretrati Ici e l'utilizzo di un fondo di riserva che il Comune ha accantonato permettono, infatti, il recupero di 474 mila euro).
“La situazione purtroppo ci impone solo due strade: da qui ed entro il 31 dicembre, giorno in cui dovremo trasmettere alla Corte dei Conti il Bilancio, dobbiamo o trovare le risorse mancanti o fare ulteriori tagli. Inoltre la Tares, eliminando la premialità ai comuni virtuosi, non ci ha aiutato” afferma l'assessore Busi. “Le difficoltà in Italia sono evidentemente di più di quelle che ci vengono raccontate tanto che le grandi questione, come quella del debito pubblico, spesso sono offuscate. Di fronte all'aumento del debito e alla riduzione delle entrate sembra che l'approccio sia di un centralismo esasperato, buttando il carico addosso ai comuni, anche a quelli che da sempre hanno ottenendo risultati positivi. L'unica speranza auspicabile è che le risorse che verranno trasferite ai Comuni vengano calcolate con giusti
criteri, viceversa gli Enti si troveranno senza i presupposti per poter lavorare nel migliore dei modi” commenta il sindaco Alcide Molteni.

Lavori nelle vie Gramsci, Torelli, Stelvio.
Partono a breve, entro una decina di giorni, i lavori in due zone di Sondrio, in particolare in via Stelvio e nel tratto via Gramsci-via Torelli. Un intervento da 54 mila euro circa, tutti fondi comunali, volto a migliorare la visibilità e la viabilità di queste strade.
“Lo scopo è quello di sostituire alcuni alberi che, o perché ammalorati o perché le loro radici hanno formato dossi sul manto stradale, stanno creando alcuni  problemi alla cittadinanza”
afferma Pierluigi Morelli, assessore all'Urbanistica, ambiente e mobilità del Comune di Sondrio. Ecco dunque la descrizione dei lavori.In via Stelvio, esattamente nel tratto compreso tra via Brennero e l'entrata dell'ospedale, e dall'entrata del Centro Prelievo a via Donegani, attualmente ci sono 23 alberi; di questi ne verranno abbattuti 7, o perché morti o ammalorati, e sostituiti da altri 14. Ad essere piantati saranno alberi di Rosea Grassi, una specie che si distingue per i colori del fiore e per essere
molto resistente agli agenti esterni quali freddo e smog.
Nel tratto di strada da via Gramsci a via Stelvio il problema è di viabilità e visibilità. Le radici degli alberi, infatti, hanno creato dei dossi sul manto stradale, mentre i rami impediscono, in
alcuni punti, una corretta visibilità. In questo tratto sono  presenti 53 Pini domestici: l'operazione che si avvierà consiste nell'abbattimento di 27 e nella loro sostituzione con 11 alberi di Aceri campestre. “La sostituzione non andrà a  rimpiazzare tutti i 27 alberi perché occorre mantenere una distanza maggiore e regolare tra un albero e un altro, nonché una distanza di sicurezza con i lampioni per non impedire una corretta illuminazione.
Un'operazione necessaria per garantire la sicurezza stradale di questi tratti” ha specificato l'assessore Morelli. Per entrambi gli interventi, inoltre, verranno inserite a ridosso di ogni albero delle tubazioni che portano l'acqua in profondità favorendo così lo sviluppo verticale delle radici.
“L'Obiettivo è chiudere questi lavori prima del maltempo invernale, circa in 30-40 giorni dal loro inizio” ha concluso l'Assessore.

Uardare su con lo
IL PLANETARIO ITINERANTE “STARLAB” A SONDRIO.
L'APPUNTAMENTO È PER IL 6, 7 E 8 NOVEMBRE 2013.
Anche quest’anno il Centro Documentazione Aree Protette organizza, in collaborazione con l’Osservatorio Astronomico Serafino Zani di Lumezzane (BS), un programma didattico sull’astronomia rivolto alle scuole e alla cittadinanza con il planetario itinerante “Progetto Starlab - guardiamo le stelle e i pianeti con il planetario”. Da mercoledì 6 a venerdì 8 novembre: tre giorni dedicati a proiezioni e laboratori che guideranno bambini e adulti nel magico mondo delle stelle e dell'universo. Si terranno, infatti, proiezioni e laboratori per scuole e cittadini, con i seguenti orari: al mattino (dalle ore 8.30 alle ore 12.30) nei giorni di mercoledì 6, giovedì 7 e venerdì 8 novembre, mentre le serate del 6 e 7 novembre (ore 20.45 - 21.45 e 21.45 - 22.45) saranno riservate alle proiezioni nel planetario per il pubblico in genere.
Sono previste attività diversificate per le scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado e per dare anche ai bambini più piccoli, o che non partecipano con la scuola, la possibilità di assistere alle attività del planetario, sono in programma proiezioni pomeridiane alle ore 16.30 e alle ore 17.30 di mercoledì 6 e giovedì 7 novembre (pomeriggi dedicati a bambini con mamme e papà).
Il planetario itinerante è una struttura mobile che si compone di una cupola gonfiabile autoportante e di un proiettore con cilindri per le animazioni.
Il laboratorio di astronomia che verrà affiancato alle proiezioni è, invece, dedicato ad una serie di attività pratiche che coinvolgono contemporaneamente e direttamente tutti gli studenti di una classe. In questo modo mentre una classe sarà impegnata ad assistere alla proiezione del cielo stellato, sotto la cupola del planetario, un’altra classe parteciperà al laboratorio di astronomia, allestito in un’aula, con numerosi strumenti e materiali.
Le attività si svolgeranno a Sondrio presso il Policampus di via Tirano;  l’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria.

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Interventi esterni (Sondrio anch'io)

Ill.mo  Signor Alcide Molteni
Sindaco del Comune di Sondrio
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Sondrio anch’io: Registro delle “unioni civili”: inutile e fallimentare

È di questi giorni la notizia che il reddito disponibile delle famiglie è sceso del 2% e che la propensione al risparmi delle famiglie ha toccato il minimo da 22 anni. A fronte di questa situazione ci si aspetterebbe che finalmente si possa discutere, come più volte richiesto da Sondrio Anch’io, di una seria politica a sostegno della famiglia. Ed invece no. A fronte di un bisogno reale, l’attenzione si sposta su false necessità in nome della modernità come l’istituzione del registro delle cosiddette “unioni civili”, intese come tutte quelle forme di convivenza fra due persone maggiorenni, di sesso uguale o diverso, legate da vincoli affettivi ed economici. Tale proposta, che contiene diverse imprecisioni e mistificazioni, viene avanzata dalla lista Sondrio città ideale, nonostante si sia riscontrato a livello nazionale l’assoluto fallimento di tali registri. Infatti, analoghi registri esistono in 137 città, ma le coppie registrate sono meno di duemila. Addirittura, a Gubbio, il registro è stato aperto nel 2002 ma è stato chiuso 10 anni dopo, con una sola iscrizione. Mentre, a Bologna, dopo 12 anni, non ce n'era ancora nessuna. C’è da chiedersi pertanto come mai, nell’attuale contesto economico sociale, in cui il comune di Sondrio dovrebbe preoccuparsi delle situazioni di povertà e di disagio,nonché di serie politiche famigliari, si debba dedicare tempo e denaro ad un vessillo esclusivamente ideologico. Lo scopo di tale registro è quello di parificare alle famiglie fondate sul matrimonio le unioni di fatto eterosessuali o omosessuali, garantendo un trattamento omogeneo nell’erogazione dei servizi dell’amministrazione locale. Si ricorda che la nostra Costituzione dispone che «la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Il voler parificare alla famiglia, unioni di fatto etero o gay, lede chiaramente proprio quel principio di uguaglianza che si dice di voler difendere (corte cost. 138/2010 «la normativa non dà luogo a discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono  essere ritenute omogenee al matrimonio»).
Quando, attraverso una decisione politica, vengono giuridicamente  quiparate forme di vita in se stesse differenti, si misconosce la specificità della famiglia e se ne preclude l’autentica valorizzazione nel contesto sociale, trattando in modo uguale realtà diverse. Distinguere non vuol dire discriminare. Inoltre, non esiste diritto, facoltà o beneficio che non si possa difendere applicando le leggi ordinarie oggi in vigore, senza necessità di creare surrogati deboli alla cellula della società, che da sempre è la famiglia. I registri comunali non sono quindi né una priorità, né una necessità. Non certo per le famiglie o per la stragrande maggioranza della popolazione, alle prese con la fatica del vivere quotidiano.
Si ha l’impressione che non si tratti di dare risposta a problemi reali ma che si voglia affermare ad ogni costo un principio ideologico, creando nuovi  istituti giuridici che vanno automaticamente ad indebolire la famiglia. Per le coppie eterosessuali inoltre è paradossale voler regolare “pubblicisticamente” un rapporto. quando gli interessati si sottraggono in genere allo schema istituzionale già a  disposizione. In realtà si vogliono assicurare gli stessi diritti della famiglia fondata sul  matrimonio, senza l’aggravio dei suoi doveri. Ma occorre chiedersi: quanto è utile alla società aprire a relazioni deboli, prive di stabilità e di tutele che invece il matrimonio garantisce?  Perché promuovere un basso impegno e un basso profilo che non giovano a nessuno? Chi  non vuole legami basta che usufruisca delle leggi di diritto privato che già ci  sono. È evidente come a fronte di determinati regolamenti, si modifica il significato  proprio dell’istituzione matrimoniale e il pensare sociale ne viene pesantemente segnato. Per questa ragione, il riconoscimento i determinate situazioni o pratiche, non è mai neutrale: pur se on obbliga alcuno, è fortemente condizionante verso tutti.
In ogni caso (vedi sempre Corte Cost. 138/2010), spetta al Parlamento (e non al consiglio comunale) individuare eventuali  forme di garanzia e di  riconoscimento per tali unioni. Infine, una nota politica. Questa amministrazione non  ha ottenuto alcun mandato dai cittadini di Sondrio a sposare scelte ideologiche così  significative, non inserite nel programma elettorale. Un’eventuale approvazione di  tale regolamento lederebbe pertanto la sovranità popolare che non è stata chiamata  ad esprimersi su questo punto. Quindi, ricapitolando: non è richiesto dalla  cittadinanza, non ha un’effettiva utilità pratica, non rientra tra le competenze del  Comune il regolare questi temi ed infine l'Amministrazione non ha ricevuto alcun mandato  popolare a sposare una opzione ideologica su argomenti così controversi e divisivi.
Ribadiamo quindi che la proposta del registro delle unioni civili  è ben lontana dal soddisfare le esigenze di una “città ideale”: è una proposta  inutile, portatrice della visione di una politica lontana dalle esigenze reali della città.  Omologare è sempre illiberale. Non vorremmo che tale proposta sia figlia di quelle  teorie di genere, che riducono la differenza sessuale a questione culturale,  dimenticandosi degli aspetti biologici. Che nei fatti assecondi quella deriva culturale per cui  in altri comuni ancora più “avanti” si vorrebbe abolire papà e mamma, per trasformarli in  “genitore 1” e “genitore 2”.
È lecito chiedersi se ci sarà la stessa premura verso i bisogni  veri delle famiglie reali, soprattutto con figli. Quelle, cioè, che assumono impegni concreti  davanti alla società e allo Stato. Basta ideologie e “crociate laiche”. La politica  segua il Paese reale. Ripartire dalla famiglia si può, anzi, si deve, senza false “battaglie di civiltà”, che premiano solo minoranze rumorose.
Associazione politico – culturale S ondrio anch’io

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