MICHELE BACHMANN, CANDIDATA ALLA NOMINATION REPUBBLICANA: LA NUOVA SARAH PALIN?

Considerando il grande numero di gaffes "Lei è veramente affidabile?" Eco cosa ha chiesto Chris Wallace della Fox News a Michele Bachmann, candidata alla nomination repubblicana.

Una domanda che dovrebbe offendere come ha dimostrato la reazione della Bachmann. Ciononostante la deputata del Minnesota ha ricevuto "un regalo" dalla domanda dato che le ha dato l'opportunità di fare una lista del curriculum vitae: laurea in legge, dottorato in economia fiscale, cinque anni alla Camera dei Rappresentanti, madre di cinque figli e di una ventina in affido, ecc. La domanda inoltre mirava a sottolineare la linea di giornalismo duro ed obiettivo della Fox News che non pochi in America vedono come il braccio destro del Partito Repubblicano per il suo orientamento politico conservatore.

La Bachmann comunque è la donna del mese dato che poco dopo avere annunciato di essere entrata in corsa per la nomination è balzata al secondo posto nei sondaggi, un po' dietro di Mitt Romney.

L'affidabilità della Bachmann però non è da dimenticare specialmente se si considerano alcune delle sue asserzioni recenti. In una di queste ha accusato il presidente Obama di essere antiamericano. Ha sparato grosso dicendo che più di trentamila di civili sono stati uccisi dalla NATO in Libia.

Il sito Internet Politifact ha valutato 23 asserzioni della Bachamann dal 2009 e ha trovato una vera, sei quasi vere e 16 assolutamente false.

Non si tratta di gaffes che occorrono a quasi tutti come quando il presidente Obama ha detto di avere visitato tutti i 57 stati in America. Nessuno crede che il presidente non sappia il numero preciso. Le gaffes di Bachmann dovrebbero causare seria riflessione gli elettori. Per esempio, nonostante la sua filosofia anti-tasse e tagli al governo, la sua azienda ha incassato non pochi quattrini dal governo. Secondo un articolo del Los Angeles Times, l'azienda di servizi psicologici della Bachmann e del marito, ha ricevuto quasi trentamila dollari dal governo federale. Inoltre l'azienda del suocero nella quale la Bachmann è socia, ha beneficiato di 260.000 dollari in sussidi federali. Un altro giornalista investigativo di fama, Michael Isikoff, ha scoperto che la cifra esatta dell'azienda del marito e di Bachmann di fondi del governo mediante il Medicaid, il sistema di assistenza sanitario dei poveri, è invece di 137.000 dollari.

Alle domande di Wallace di spiegare come questi fondi quadrano con la sua retorica antigovernativa la Bachmann ha detto che i fondi in questione non sono andati a lei ed al marito ma bensì ai loro dipendenti essendo stati usati come addestramento.

Nonostante gli sforzi di districarsi da quello che dice e quel che ha fatto la Bachmann continua a cadere in situazioni difficili.

Nell'intervista concessa a Wallace il tema dei matrimoni gay è anche emerso. Come era da aspettarsi, l'ultraconservatrice Bachmann è contraria credendo che il matrimonio deve essere fra un uomo e una donna. Sostiene però che questioni simili sono dominio degli Stati. Ciononostante crede che il governo federale dovrebbe approvare l'emendamento che definisce il matrimonio come istituzione fra uomo e donna. Inconsistenza? Chiarissima.

Nessuna inconsistenza però sulla necessità di abrogare la riforma sanitaria approvata dal presidente Barack Obama perché troppo cara ed anche perché costringe tutti ad avere assicurazione medica. Da buona conservatrice, la Bachmann vede la sanità come un privilegio di chi lo vuole comprare, un mercato dunque nel quale il governo non dovrebbe intromettersi.

Il governo però si è già intromesso mediante il Medicare, il sistema sanitario degli anziani, il Medicaid, ed anche il sistema di sanità per i veterani. Questi sistemi di sanità governativi sono popolari ma la Bachmann e la destra in generale li vedono come insostenibili e quindi bisogna privatizzarli. Facendo ciò si ritornerebbe agli anni in cui gli anziani non potevano trovare assicurazione medica perché le aziende li rifiutavano e li rifiuterebbero di nuovo. Le compagnie di assicurazione vogliono clienti giovani che non costano troppo perché il loro motivo è solo il profitto.

Come si spiega dunque la nascente popolarità della Bachmann? In parte si deve all'assenza dell'altra eroina dei Tea Parties, Sarah Palin. L'ex vice di John McCain nel 2008 ed ex governatrice dello Stato dell'Alaska non ha ancora dichiarato se sarà candidata alla nomination repubblicana. Attualmente è impegnata a girare gli Stati Uniti con il suo pullman mantenendo tutti sulle spine se scenderà in campo o no.

Al momento di annunciare la sua candidatura la Bachmann si trovava a Waterloo, in Iowa. Ha spiegato che lei, come John Wayne, il famoso attore di molti film western, è di Waterloo. Si è sbagliata dato che Wayne era di un'altra città a centocinquanta miglia da Waterloo. C'era però un altro John Wayne Gacy, un serial killer, che era di Waterloo. Una gaffe, ovviamente, ma forse anche di un presagio sul suo futuro politico?

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com), PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc. ) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
Politica