Migranti: Sindaco di Sondalo contro Governatore
Dal Sindaco di Sondalo Grassi:
-Cosa ne pensa delle Dichiarazioni del Presidente Maroni, un Sindaco che ha sul proprio territorio un numero considerevole di migranti?
Ho sentito sui Tg Nazionali le dichiarazioni del Presidente Maroni e credo che si possano, serenamente, ascrivere alle solite “boutade” da eterna campagna elettorale ma che non si dovrebbero udire da un uomo delle Istituzioni.
Intanto Maroni dovrebbe sapere che ai Sindaci non è mai stata data alcuna facoltà di decidere se accogliere o meno i migranti e, come per tutti i Comuni d’Italia, anche Sondalo ha dovuto semplicemente prendere atto che il Viminale ha incaricato i Prefetti di collocare i migranti sui territori. Per Sondalo è stato così sin dalla prima ondata del 2011, quando il Ministro degli Interni era proprio l’attuale Governatore Maroni. Quindi spero per lui non soffra di “bipolarismo istituzionale”. Sarebbe un vero caso: il Dr.Jekyll e Mr.Hyde delle Istituzioni.
-Cosa crede farà dopo che il Governatore ha esortato i Sindaci a non accogliere altri migranti?
Proprio nulla di diverso di quanto fatto fino ad ora.
Nei mesi scorsi ho rappresentato, nelle sedi opportune, le mie preoccupazioni su come la Prefettura stava concentrando, in modo discutibile, il numero di migranti solo su pochi Comuni del territorio della Provincia di Sondrio. Questo è tutto ciò che può fare, nel rispetto delle leggi e delle competenze, un Sindaco.
Per quanto attiene al taglio dei contributi ai Comuni dico che si tratta di una grezza intimidazione al limite della costituzionalità.
Quando verranno assegnate deleghe e competenze specifiche ai Sindaci ne riparleremo ma dubito fortemente che possano essere dispensate dalle Regioni.
Aggiungo che mi preoccupa moltissimo questo modo superficiale e populista di affrontare un tema così delicato e complicato.
Sarebbe ora che tutte le Istituzioni di questo Paese sapessero fare “quadrato” per trovare soluzioni serie rispetto ad un fenomeno di dimensioni colossali che trova le proprie ragioni anche in azioni di politica internazionale dissennate e poco lungimiranti sostenute pure dall’Italia. Non possiamo far finta di non conoscere, di non aver capito cosa sta succedendo nel nord Africa o, peggio ancora, di non avere alcuna responsabilità.
Mi auguro che si bandisca il teatrino della politica e si lasci spazio ad un confronto serrato e coeso di tutte le nostre Istituzioni con l’Europa che non può e non deve chiamarsi fuori. E’ innegabile che oggi i territori non possono più accogliere altri migranti e che serve una politica migratoria differente ma non sarà con questi mezzucci ricattatori che dimostreremo di essere un Paese capace di promuovere soluzioni autorevoli.
Pensare di spaventare i Sindaci e mandarli allo sbaraglio senza alcun potere - confondere i cittadini sui ruoli e responsabilità dei propri rappresentanti locali è il modo peggiore per aiutare i territori e trasforma questa “proposta” in una vera e propria provocazione. Spero davvero che Maroni si riappropri del proprio ruolo istituzionale e si ravveda perché il messaggio “ o fai come dico o perdi i trasferimenti regionali” ha poco a che fare con lo spirito della collegialità costituzionale fra le Istituzioni.