Critico Molteni nei confronti degli assessori regionali

La Cantù ha fatto il suo intervento e se ne è andata, Mantovani è arrivato con 2 ore e 20 minuti di ritardo e allora il Sindaco di Sondrio ha deciso di andarsene

Al Sindaco di Sondrio come sono andate le cose nell'incontro di Morbegno non è andata giù e lo ha espresso in una conferenza stampa appositamente convocata. Eccolo dunque dire la sua su cronicità, disabilità e programmazione socio-sanitaria.

«Che ad alcuni potrebbero essere sembrati sterili incontri di propaganda e ad altri no, è una considerazione che può rientrare nella soggettività, il dato però che è apparso oggettivo a tutti è stato il ritardo che, oltre ad essere un atteggiamento poco rispettoso in generale, non ha permesso di dar vita a quel dialogo e a quel confronto auspicati». Commenta così il Sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, lo svolgersi dell'incontro che si è tenuto lunedì 7 aprile a Morbegno alle ore 15.00 con gli assessori regionali Maria Cristina Cantù - Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato - e Mario Mantovani – Salute - sulle politiche socio-sanitarie del prossimo triennio.
All'incontro, voluto a Morbegno per abbreviare il viaggio a chi doveva raggiungere la nostra Provincia,  se l’assessore Cantù si è presentata in orario per poi, dopo la sua esposizione andarsene senza aspettare gli interventi programmati, l'Assessore Mantovani si è presentato con due ore e venti di ritardo che per il Sindaco di Sondrio, altro non è stata che una mancanza di rispetto per gli interlocutori, nonché un decretare l'impossibilità di instaurare un dialogo. «Due ore e venti di ritardo che hanno ovviamente precluso il confronto con il territorio. Me ne sono andato perché non condivido questo modo di operare e me ne sono andato senza poter portare la voce del territorio che rappresento: ecco perché vorrei spiegare oggi quello che avrei voluto dire lunedì» continua il Sindaco di Sondrio.
«Come per tutti i servizi, così anche per quello socio-sanitario, la programmazione delle spese deve avvenire in base alle entrate, un punto sul quale a mio avviso bisogna introdurre il concetto del dovere e del diritto di cittadinanza: un dovere ed un diritto che sono indipendenti dagli anni di residenza di un cittadino o dal colore della sua pelle, ma che sono dipendenti solo dal modo corretto con cui vengono esercitati. Alle entrate poi bisogna affiancare la programmazione delle uscite, che deve essere necessariamente condivisa con chi contribuisce alla spesa». È con questa premessa che Alcide Molteni introduce temi importanti come quello delle disabilità o delle malattie croniche, che rappresentano, anche secondo le statistiche, le cause maggiori di ricoveri e spesa sanitaria nel nostro territorio e che devono trovare delle risposte che aiutino i cittadini e le famiglie.
«La sanità deve iniziare a programmare una risposta a queste problematiche che non possono essere considerate solo questioni sociali: anziani con malattie croniche non possono rientrare solo nella programmazione degli enti o uffici sociali, così come le risorse per le RSA e CDD. Oggi invece le stesse RSA e CDD si vedono diminuire la quota sanitaria, anche se ospitano persone che sono di fatto malate croniche. Questa diminuzione di spesa ovviamente ricadrà su altri soggetti, che altri non sono che gli Enti Locali e le famiglie. Occorre maggior collaborazione, anche tra gli stessi assessorati, perché è necessario trovare una risposta sanitaria e sociale a questi casi».

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