I PRETENDENTI ALLA CASA BIANCA SONO DUE

Sarà per il fatto che il candidato repubblicano John McCain ha scelto di candidare alla vicepresidenza una donna ferocemente antiaborista come Sarah Palin, che i media italiani si sono ricordati che i pretendenti alla Casa Bianca sono due? Non si può non aver notato che in questi mesi la quasi totalità degli organi di informazione italici, hanno dato visibilità mediatica unicamente al candidato democratico Barak Obama. Del repubblicano McCain, solo sparute citazioni. Strana anomalia per un Paese che qualcuno dice in mano al Grande Fratello berlusconiano. Partigianerie giornalistiche di casa nostra a parte, la vera novità della campagna elettorale americana è scoppiata con l'entrata in campo di una donna che tra i suoi principali argomenti elettorali ha posto la questione aborto. Nonostante in America i Pro Choise (chi è a favore dell'aborto) siano in maggioranza rispetto ai Pro Life (chi ama la vita), alla sua prima uscita pubblica la "pittbul col rossetto" (sua stessa autodefinizione) si è presentata al Paese portando sul palco la figlia incinta di 17 anni e l'ultimogenito affetto da Sindrome di Down. Un gesto quest'ultimo (il mostrare "l'immostrabile" come un figlio handicappato) che dovrebbe far riflettere sulla diversità del fare politica tra i "trogloditi" yankee americani e i "progrediti" europei. La politica, ce lo ricorda sovente il Santo Padre, non si deve limitare ad un mero esercizio amministrativo economico della cosa pubblica, ma deve avere il coraggio di mettere al centro dell'agire umano questioni e valori non negoziabili come appunto la tutela della vita umana nascente o vivente, ma di "serie B". Che differenza tra un democratico che per accalappiare voti promette diritti ai gay ed una Repubblicana che coraggiosamente mostra un figlio disabile che Obama e chi la pensa come lui avrebbe voluto condannare alla pena di aborto!

Gianni Toffali

Gianni Toffali
Politica