11 10 26 IL GOP: ANTI GAY ED ANTI LATINO?

Il recente voto del Partito Repubblicano per opporsi all'abolizione della norma "don't ask, don't tell" e l'approvazione del Dream Act è stato compatto. Il primo disegno di legge avrebbe permesso ai gay e le lesbiche di servire nelle forze armate americane senza l'obbligazione di tenere segreto il loro orientamento sessuale. Il secondo avrebbe permesso ai giovani clandestini residenti in America di ottenere la cittadinanza mediante il servizio militare oppure la frequenza di due anni all'università.

Tutti i senatori repubblicani (41) e due democratici conservatori hanno utilizzato il filibuster, l'opposizione ad oltranza che richiede sessanta consensi favorevoli per procedere al voto.

Si sperava che le due senatrici repubblicane moderate del Maine, Susan Collins e Olympia Snowe votassero con i democratici. Lo hanno fatto in parecchie altre occasioni. Questa volta pero la senatrice Collins ha spiegato che non poteva accettare la richiesta di Harry Reid, presidente del Senato, di non permettere emendamenti repubblicani.

Aggiungere emendamenti spesso si traduce in una strategia per rimandare il tutto ed eventualmente fare morire una proposta di legge. A poco più di un mese delle elezioni di midterm le considerazioni politiche non sono fuori luogo. Per i democratici il voto negativo dei loro avversari rappresenta un ulteriore messaggio che i repubblicani sono anti gay ed anti latinos. La storia lo dimostra ma spesso vale la pena dal punto di vista politico di ricordarlo agli elettori. Se questa era la strategia democratica i republicani ci sono cascati.

Al di là delle considerazioni politiche ambedue le proposte sembrano essere appropriate. L'esercito americano non dovrebbe discriminare in nessun modo ed accogliere tutti coloro che esprimono il desiderio di servire la loro patria. Nel caso dei gay e le lesbiche si tratterebbe di eliminare un'altra barriera che gli permetterebbe di essere accettati. I casi di discriminazione e violenza contro i gay e le lesbiche sono sfortunatamente troppo presenti nella nostra società. Ciononostante sono poche le famiglie che non includano almeno un parente di orientamento omosessuale. Spesso si nascondono per non causare dolori ai loro cari soffrendo in silenzio.

Il Dream Act apporterebbe benefici ai figli di clandestini i quali sono a tutti gli effetti americani. Permetterebbe a questi giovani cresciuti in America di regolarizzare il loro status mediante il servizio militare oppure la frequenza all'università per due anni.

Il fatto che le forze armate americane siano volontarie suggerisce che non si dovrebbe escludere nessuno. Ottenere la cittadinanza mediante il rischio della vita sembra una piccola ricompensa.

Ai repubblicani poco importano queste ragioni. L'esempio più chiaro è venuto a galla dall'ufficio del senatore Saxby Chambliss, repubblicano della Georgia. Un attacco feroce contro i gay è comparso in un blog apparentemente scritto da un membro del personale di Chambliss. Il senatore ha giustamente promesso di investigare. Ciò non cancella però l'ideologia anti gay di Chambliss. Una delle maggiori associazioni pro gay, HRC (Human Rights Campaign), ha dato un voto di zero a Chambliss per il suo supporto sulle questioni dei gay. Infatti, nel mese di febbraio di quest'anno, Chambliss ha dichiarato che la presenza dei gay nelle forze armate condurrebbe "all'adulterio e gli abusi di alcol" e creerebbe inoltre "seri rischi" alla sicurezza.

L'opposizione del Gop ai due disegni di legge fa pensare allo sfruttamento dei sentimenti più neri dell'estrema destra. Dicendo "no" ai gay non farà altro che piacere agli elementi più conservatori del Partito Repubblicano specialmente a quelli del Tea Party. Dicendo "no" anche ai latinos servirà in ogni probabilità per ricordare l'opposizione all'immigrazione illegale. Poco importa che punire i figli per i "delitti" dei padri non rappresenta affatto il meglio degli ideali americani.

Quale partito guadagnerà di più con il recente voto al Senato? Per i democratici servirà a dimostrare che loro sono i paladini dei gay e dei latinos anche se non sono riusciti a cantare vittoria. Il messaggio a questi due gruppi è che la loro casa non è il Partito Repubblicano.

Per il Gop invece il grande vantaggio con la loro presa di posizione consiste di incoraggiare gli elettori di destra a presentarsi in massa alle urne fra un mese onde sperare di vincere la maggioranza in almeno una delle due camere.

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com), PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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