CASO BOSUSCO. TUTTO E' BENE... MA NEI PAESI A RISCHIO NON SI DEVE ANDARE 12.4.10.A..69

Anche il secondo ostaggio dei maoisti è stato liberato. Siamo tutti contenti ma adesso qualche riflessione si impone. Bosusco ha subito ringraziato l'ambasciatore Giacomo Sanfelice di Monteforte, il console Joel Melchiorri e la Farnesina per tutto quello che hanno fatto ed anche per avergli pagato il rientro. Ha anche detto che per forza di cose ha dovuto chiudere la sua agenzia in Orissa, licenziando i dipendenti dato che per ordine del Governo, come da richiesta dei maoisti, la cosiddetta zona tribale è stata chiusa al turismo straniero. L'altro ostaggio italiano liberato prima era un cliente dell'agenzia, aperta 11 anni fa, "Orissa Adventurous Trekking", sua e del suo socio Bijay Kumar Dash. Avventure nella giungla, sempre a piedi con la sola variante delle discese in canoa.

Tutto è bene quel che finisce bene. Una sua battuta, che probabilmente voleva essere di sdrammatizzazione ma per la verità risultata molto infelice, dà la stura alle riflessione. "28 giorni di vacanza pagata", così ha descritto i giorni in mano ai maoisti. Pagata, chiediamo, da chi? In questo caso, come in tutti gli altri di questo tipo che periodicamente saltano fuori - non ci riferiamo ovviamente ai sequestri di persone che sono in giro per il mondo a lavorare con contratti ufficiali - c'è qualcuno che paga: noi. Talvolta riscatti, senza poi poterlo dire, in altre occasioni per la mobilitazione di strutture, servizi segreti, per comprare notizie e quant'altro.

Il Governo dà le indicazioni per gli italiani che vogliono andare all'estero. Basta consultare il sito, del Ministero, http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/ o telefonare al 06 491115 (dall'estero con davanti 0039 ) attivo tutti i giorni 24 ore su 24 . Prima di partire è bene informarsi.

Non basta. Chi, sconsigliato di andare nel tal Paese ci va lo stesso, deve sapere di andarci a suo rischio e pericolo, fatti salvi ovviamente casi particolarissimi di effettiva necessità. E' chiaro che umanamente non si può non intervenire ma in questi casi si presenti il conto, come fa la Rega (Rettungsflugwacht e Guardia Aerea) in Svizzera che interviene ma chi non è asspociato paga, e si tratta di cifre vertiginose dati i mezzi impiegati.

GdS

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