Accanimento contro Berlusconi, Trump, Raggi, Renzi, Europa
Di moda l'accanimento, politico, mediatico, giudiziario. Non sono nostre definizioni,.
Berlusconi
Per fare un esempio di quest'ultimo citiamo Casini, ex Presidente della Camera, che, ricordata la rottura con Berlusconi e quindi i nove anni di fronte avverso diceva, che nei confronti del Cavaliere,- oggi ex in attesa di improbabili buone nuove da Strasburgo -, che bisognava riconoscere che 'c'erano stati, e come. Accanimento giudiziario'. Non solo ma anche quello politico e quello mediatico. Sotto il profilo politico l'uomo solo al comando sconta la coalizione agguerrita di tutti gli oppositori anche nel caso di posizioni fra loro contrastanti. L'accanimento mediatico è consequenziale. Berlusconi aveva una strada aperta davanti a sé ossia il cambiare abito, lasciando quelli da Consiglio di Amministrazione per indossare quelli da sedi del confronto. Più di una volta abbiamo scritto che 'il Partito del leader non aveva respiro mentre sarebbe stato diverso se lui fosse entrato nella logica e nei comportamenti da “leader del Partito'.
Attraversiamo un periodo nel quale le mezze misure non hanno diritto di cittadinanza o perlomeno quasi. Il volto di una realtà se non proprio tutto bianco e tutto nero quantomeno grigio scurissimo e grigio chiarissimo.
Trump
Abbiamo detto di Berlusconi. Oggi quotidianamente ci dobbiamo subire il “Trumpismo”. Di fatto, direttamente o indirettamente, esplicitamente o implicitamente ogni cosa che l'intruso fa non va bene. L'intruso? Certo perchè all'inizio della campagna elettorale Trump non era nemmeno un outsider, ed ha sconvolto piani di ogni tipo modellati sullo staff della Clinton. Ecco l'accanimento testimoniato pressochè quotidianamente. Un esempio dalla TV: manifestazione contro Trump nei pressi della Casa Bianca. Sarebbe una notizia se si fermasse qui senonchè c'è anche la precisazione sul numero dei partecipanti, circa 300. E questa sarebbe una notizia? Comincerebbe sia pur lontanamente a esserlo se si parlasse di 300mila non di 300...
Raggi
E veniamo alla Raggi quasi recordman, anzi recordwoman, in fatto di tempi a lei dedicati dalle varie TV, nelle valie trasmissioni a parte l'abbinamento quotidiano ai telegiornali. Tutto quello che c'è da dire è stato detto, anzi di più ma si trova sempre qualcosa di nuovo. Nei piccoli Comuni di fatto basterebbe solo il Sindaco. Man mano che si sale diventa essenziale avere le spalle ben coperte a cominciare dalla Giunta. Non si devono improvvisare gli assessori che dovrebbero avere se non competenza specifica quantomeno sensibilità per le materie loro delegate ma anche una sensibilità di tipo politico. Fare il Sindaco lo si vede per strada. Non basta la laurea a un medico o a un ingegnere e ad altri ma occorre acquisire esperienza. La Raggi non ne aveva e non ne ha molta. Le si fa inoltre carico, lei che amministra una città che ha già problemi giganteschi, di problematiche che vanno oltre, destinate anche a influire sullo scacchiere politico nazionale. Molte cose storte ci sono sulla strada da lei percorsa sino ad oggi, ma non si merita tutto l'accanimento chr abbiamo riscontrato e riscontriamo.
Renzi
Ricordo Napoleonico di Manzoni: “...Lui folgorante in soglio vide il mio genio e tacque quando con vece assidua cadde, risorse, giacque. Per Nicolò Renzi/Matteo Machiavelli, solida compenetrazione, valgono altri Manzoniani versi: “di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno” e così facendo con la sua fidata squadra “...a torme di terra passarono in terra cantando giulive canzoni di guerra” dove per terra s'intendono in serie Primarie fiorentine, Fascia tricolore, poi fascia blu e via dicendo sino all'accoppiata Palazzo Chigi – ex Botteghe Oscure, un'accoppiata che da oltre mezzo secolo non ci sembra si sia mai verificata, ultima quella di un altro toscano, Fanfani. “Vergin di servio encomio...” Non sono pochi quelli che correvano alla cortedel nuovo missile politico lanciato verso il cielo della storia politica del nostro Paese. 11 correnti nella sua maggioranza sono un sintomo così come i rischi di una, a nostro avviso, non così certa come si dice, scissione, 'ennesima da quella quasi secolare di Livorno. Voleva essere l'uomo del destino, gli italiani la pensano diversamente. Ha perso ma non va l'accanimento sotto forma del “codardo oltraggio” anche perchè, more solito, gli eredi di messer Maramaldo sono sempre pronti a cogliere da quale parte spiri il vento.
Europa
E veniamo all'accanimento contro l'Europa tale da smuovere ovunque potenti VIP della politica, dell'economia, dei media che ci ammanniscono le loro lezioni su quali grandi meriti ha l'Europa e quale sfacelo verrebbe se le voltassimo le spalle, a lei e/o €uro. L'accanimento in questo caso è dunque dei filo-europei sulla base delle grandi idee, quelle che portarono a unirsi i Paesi che fino ad allora si erano periodicamente trovati su queste o quelle sponde opposte. Quelle ragioni esistono ancora oggi ma lassù a Bruxelles fanno il possibile, un accanimento il loro contro, in particolare, l'Italia per fomentare un contro-accanimento. Siamo alla dittatura che va anche oltre la politica e le Istituzioni, la peggiore che esista ovvero la dittatura della burocrazia che non risponde a nessuno quando arriva ad occuparsi degli ambulanti, dei tassisti, dei concessionari al mare, delle misure dei profilattici, dei bacelli che devono avere cinque piselli e non di più o di meno (si veda la foto).
Questo, contro i burosauri è un accanimento che al contrario di quelli precedenti, ci piace proprio.
a.f.