PROVERA ALLA CONFERENZA DI NEW YORK DEL MIDDLE EAST FORUM: "FARE LUCE SULL'ATTIVITÀ DELL'AGENZIA DELLE NAZIONI UNITE CHE ASSISTE CINQUE MILIONI DI RIFUGIATI PALESTINESI, A CUI L'UNIONE EUROPEA HA ASSICURATO 1,2 MILIARDI DI EURO"

Nuova trasferta americana per l'europarlamentare valtellinese Fiorello Provera, vicepresidente della commissione Affari esteri del Parlamento europeo, che, a distanza di sei mesi dal suo intervento al Congresso degli Stati Uniti, a Washington, nei giorni scorsi ha partecipato a una conferenza sulle politiche europee e americane nei confronti dell'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite che assiste cinque milioni di rifugiati palestinesi. La conferenza si è svolta presso l'Harvard Club di New York, organizzata dal Middle East Forum, un importante think tank che si occupa delle tematiche connesse alla convivenza tra israeliani e palestinesi in Medio Oriente.

La conferenza rappresenta la prima tappa di una campagna internazionale che intende chiarire la validità dell'attuale mandato dell'UNRWA e promuovere un controllo più efficace sulla gestione delle ingenti risorse destinate a questa agenzia. A differenza di quanto avviene per tutti gli altri rifugiati del mondo, infatti, lo status di rifugiato è concesso dall'UNRWA a tutti i discendenti dei profughi palestinesi del conflitto mediorientale del 1948, passati dagli originari 700 mila agli attuali cinque milioni. L'Unione europea è il maggior donatore multilaterale dell'agenzia con 1,2 miliardi di euro stanziati tra il 2000 e il 2011. "Una cifra enorme - evidenzia Provera di ritorno dagli Stati Uniti - frutto dei versamenti degli Stati membri, per assistere rifugiati che rifugiati non sono più, considerato che i discendenti, ai quali viene riconosciuto questo status, sono nel frattempo diventati cittadini dei Paesi che li ospitano. Un altro elemento discutibile, che rappresenta un ostacolo al processo di pace in Medio Oriente, è l'insegnamento che viene impartito nelle scuole gestite dall'UNRWA, nelle quali si prospetta ai giovani palestinesi il 'diritto al ritorno' in Israele, di per sé irrealizzabile e improponibile per ragazzi nati e cresciuti lontano dalla Palestina".

Tra i partecipanti alla conferenza, oltre al presidente del Middle East Forum Daniel Pipes e al direttore Steven J. Rosen, figuravano, tra gli altri, Michelle Bachmann, membro del Congresso, nota per essere scesa in campo, nel 2011, per la designazione del candidato repubblicano alla presidenza per le elezioni americane dell'anno successivo, Einat Wilf, deputato alla Knesset, il parlamento israeliano, Ron Prosor, ambasciatore d'Israele presso le Nazioni Unite, e l'ambasciatore americano Joseph Reese.

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