8 20 05 USA: FRA STIMOLO ALL'ECONOMIA E POSTI DI LAVORO

"È una ricompensa per i sindacati". Ecco come Judd Gregg, senatore repubblicano dello Stato del New Hampshire ha caratterizzato il nuovo disegno di legge approvato dal Senato e dalla Camera che salverebbe il posto di lavoro a 160.000 insegnanti, vigili del fuoco e agenti di polizia. Oltre a ciò il disegno di legge stanzierebbe sedici miliardi di dollari per supportare Medicaid, il sistema federale di sanità per i più poveri.

Il costo totale di questo stimolo, parte due quando si considera l'altro approvato all'inizio dell'anno, sarebbe di ventisei miliardi di dollari. Questi soldi saranno destinati a sostenere i bilanci statali che sono tutti in serie difficoltà. Nel caso della California si tratta di un deficit di diciannove miliardi. La nuova legge aiuterebbe anche se non coprirebbe totalmente il buco al bilancio.

Come era da prevedere la nuova legge è stata approvata dal Senato con cinquantanove voti democratici e due repubblicani. La stessa storia alla Camera dove la stragrande maggioranza dei voti sono stati forniti dai democratici.

L'opposizione repubblicana è stata quasi compatta e dovuta alla preoccupazione per il deficit. Se gli Stati hanno problemi col bilancio, il governo federale non si trova certo in una situazione migliore. C'è ovviamente la differenza che il governo federale può permettersi il lusso di vivere con i deficit mentre gli Stati devono approvare un bilancio annuale senza deficit.

I promotori della nuova legge hanno anche chiarito che i fondi per il mini stimolo non aggiungeranno al deficit. La loro fonte si baserà su dei limiti ad alcuni provvedimenti fiscali alle aziende che operano all'estero.

Nonostante l'opposizione della stragrande maggioranza dei senatori repubblicani non pochi governatori del Gop hanno applaudito la nuova misura. Il governatore della California Arnold Schwarzenegger è uno di questi. Il Golden State riceverà 1,2 miliardi di dollari che salveranno 13.000 posti di lavoro.

Per le scuole americane che apriranno le porte per il nuovo anno accademico verso la terza o quarta settimana di agosto si tratta di buone notizie. Non ce ne sono molte di questi giorni.

I fondi per le scuole vengono principalmente da fonti locali e statali dove aumentare le tasse è quasi impossibile. In alcuni Stati l'aumento delle tasse richiede non una semplice maggioranza ma il due terzi dei voti favorevoli. In effetti, la minoranza riesce spesso a limitare le spese.

La retorica antitasse degli ultimi trent'anni ha creato una cultura miope che non riconosce il bene comune. Svuotare le tasse del governo statale o federale si traduce in una mancanza di servizi eccetto per coloro che possono permettersi il lusso di pagarli da se.

La campagna di disinformazione della destra sulle tasse come nient'altro che sprechi ha funzionato a tal modo da intimidire i politici di sinistra e creare una destra che deve adorare all'altare di niente tasse in nessuna maniera. Le tasse vanno dunque sempre ridotte secondo i repubblicani. Se si riducono le tasse ai ricchi si ottiene anche uno stimolo all'economia, secondo il mito della destra. I ricchi che pagano meno tasse spenderanno questi soldi per creare posti di lavoro.

In realtà cìo non avviene come afferma Paul Krugman, vincitore del premio Nobel per l'economia l'anno scorso. Salvando i posti di lavoro di un maestro, un poliziotto o un vigile del fuoco invece, secondo Krugman, aiuta di più perché questi spenderanno quasi tutti i soldi per potere vivere. Queste spese entreranno nell'economia e serviranno da stimolo ed eventualmente creeranno altri posti di lavoro.

"Questo non è altro che un salvataggio" ha dichiarato il parlamentare repubblicano dell'Indiana Steve Buyer cercando di convincere i suoi colleghi a votare contro lo stimolo. Buyer ha continuato dicendo che lui spera che gli americani ricorderanno il voto nelle elezioni di midterm a novembre.

Ha ragione. Se i democratici sono politicamente astuti potranno fare una campagna dicendo che i repubblicani hanno votato contro i poliziotti ed i vigili del fuoco. Sarà interessante vedere quanti americani sceglieranno di sostenere i poliziotti o il Partito Repubblicano che da quando è stato eletto Obama non fa altro che dire di no a tutto.

Domenico Maceri (x)

(x) dmaceri@gmail.com, PhD della Università della California a Santa Barbara, è docente di lingue a Allan Hancock College, Santa Maria, California, USA. I suoi contributi sono stati pubblicati da molti giornali (International Herald Tribune, Los Angeles Times, Washington Times, San Francisco Chronicle, Montreal Gazette, Japan Times, La Opinión, Korea Times, ecc.) ed alcuni hanno vinto premi dalla National Association of Hispanic Publications.

Domenico Maceri (x)
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