La 'sentenza del Governo'. Polizia provinciale kaputt

Il Decreto Legge anche con i tagli per le Province

Emessa la sentenza che sancisce la morte della Polizia Provinciale. Kaputt e quindi Polizicidio.  Non l'ha pronunciata la Magistratura ma il Governo. La si legge sul Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2015, Serie generale, e precisamente:

DECRETO-LEGGE 19 giugno 2015, n. 78. Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali.

All'art.5 - Misure in materia di polizia provinciale – il dispositivo di questa 'sentenza', che continua la serie dei capolavori da dilettanti allo sbaraglio, è il seguente:

“1. In relazione al riordino delle funzioni di cui all’articolo 1, comma 85, della legge 7 aprile 2014, n. 56, e fermo restando quanto previsto dal comma 89 della medesima legge relativamente al riordino delle funzioni da parte delle regioni, per quanto di propria competenza, il personale appartenente ai Corpi ed ai servizi di polizia provinciale di cui all’articolo 12 della legge 7 marzo 1986, n. 65, transita (come una merce! - ndr) nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale, secondo le modalità
e procedure definite nel decreto di cui all’articolo 1, comma 423, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
2. Il transito (ancora come una merce! - ndr) del personale di cui al comma 1 nei ruoli degli enti locali avviene nei limiti della relativa dotazione organica e della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, in deroga alle vigenti disposizioni in materia di limitazioni alle spese ed alle assunzioni di personale, garantendo comunque il rispetto del patto di stabilità interno nell’esercizio di riferimento e la sostenibilità di bilancio. Si applica quanto previsto dall’art. 4 comma 1.3. Fino al completo assorbimento del personale di cui al presente articolo, è fatto divieto agli enti locali, a pena di nullità delle relative assunzioni, di reclutare personale con qualsivoglia tipologia contrattuale per lo svolgimento di funzioni di polizia locale.

In base a questo ineffabile provvedimento, se il buon senso non riesce a fare breccia in Parlamento, ogni agente oggi dovrebbe andare a cercarsi il Comune con un posto libero di vigile e, se c'è, chiedere di andarci.
Premesso che in provincia non c'è la minima possibilità concreta di assorbire nei Comuni tutti quanti restano, posto che non di ci sia (???) quello dei soldi due problemi:
  Quello strutturale il più grave. Controlli e attività oggi svolto egregiamente dalla Polizia provinciale chi mai li farà domani?
  Quello contingente. In teoria la Provincia, ci fossero posti quanto basta, andrebbe via via assottigliando le proprie fila. Cosa farebbero  gli 'ex-agenti', specie quelli che il posto non lo troverebbero?

Senatori valtellinesi
Una proposta ai nostri senatori: invitino relatori ed altri a venire in Valtellina e a vedere sul campo che fa la Polizia provinciale e rispondano, nostri compresi, agli interrogativi di cui sopra.

Tagli
Lo stesso Decreto Legge pubblica due tabelle. Una, quelle degli 'OB' di tutti gli oltre 8.000 Comuni italiani la spieghino. L'altra è chiara nella sua crudezza anche se saremmo curiosi di sapere come sono stati fatti i calcoli. Ci riferiamo, ZAC, ai tagli imposti. Riduzione di spesa corrente in quest'anno:
Sondrio 1.957.636 e 4 centesimi. Arrotondando le altre Province lombarde:
Como 9,9  Cremona 8,7  Lecco 3,8  Lodi 3,3  Mantova 11,2  Milano 27,7  Monza e B. 19,4, Pavia 13,3  Varese 5,1

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