DUE ANNI DI CARCERE ALLE PUNK DI MOSCA. REAZIONI. MA SE FOSSE SUCCESSO IN UNA MOSCHEA O IN UNA SINAGOGA...? 2012.VIII.20.29

Nadezhda Tolokonnikova, Maria Alekhina e Yekaterina Samutsevich, in arte le "Pussy Riot", sono le tre 'eroiche' contestatrici di Putin che hanno scelto la cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore in Mosca per il loro happening anti-Putin. Sono state condannate a due anni di carcere e sono diventate eroine, paladine della libertà e tante altre cose di questo genere. I due anni di galera se li sono presi per quello che é stato definito "atto di teppismo a sfondo religioso" .

Vorremmo sapere da tutti coloro che hanno colto l'occasione per solidarizzare con le tre e condannare Putin che cosa sarebbe successo se le tre, o altre in altri Paesi, avessero scelto una sinagoga o una moschea per il loro squallido happening visto che sono bastate le vignette su Maometto per una condanna a morte dell'autore e sommosse in tutto il mondo.

Due anni se li sono presi per una scelta, meditata e quindi ancor più riprovevole, di scegliere un modo blasfemo per ottenere audience.

Molti hanno giudicato la pena troppo pesante. Non c'é dubbio. La cosa fosse successa in Italia molto probabilmente sarebbero state assolte (sempre se la Chiesa fosse stata cristiana ovviamente, non se sinagoga o moschea...). Toccasse a noi decidere non le manderemmo dietro le sbarre. Due anni a zappare la terra di giorno, e di fare le pulizie o altri simili servizi la sera. Senza permessi, licenze premio, sconti di pena come succede da noi.

Amarilli

Amarilli
Politica