USA E GETTA. MONTI NEL CESTINO PER IL FINANCIAL TIMES CHE PRIMA LO OSANNAVA

Il quinto Evangelo, con la sensazione di essere per contenuti e prospettive, il primo, alberga oltre Manica. E' così altero e quasi tronfio di sé da non aver bisogno di dare il proprio nome. Bastano le iniziali. Se su un motore di ricerca voi digitate ft la risposta avviene immediatamente: in 0,22 secondi arrivate su una delle pagine che lo riguardano e sono la bellezza di 2 miliardi e 420 milioni, vale a dire 300 volte le pagine di Berlusconi che a sua volta dalle 27,9 milioni guarda dall'alto le 3 milioni e 310 di Bersani ma anche le 10, milioni di Grillo.

Tanta gente nel Vecchio continente e non solo nutre profonda soggezione di fronte a siffatto e contanto pulpito. Le sue sentenze sono inappellabili. Il suo prestigio stratosferico.

Stiamo parlando - in ginocchio e capo chino - del Financial Times.

Il Verbo ( il 27.1.2012 )

E così un'atmosfera di idilliaca letizia pervase parte cospicua della classe dirigente italiana a leggere quello che quasi un anno or sono scrisse il quotidiano finanziario londinese, mai tenero con gli italiani da buon inglese. L'indirizzo che segue consente di andare a leggere ciò che scriveva repubblica riportando i positivi giudizi del FT su Monti: http://www.repubblica.it/economia/2012/01/27/news/il_financial_times_pro...

Ne riportiamo l'inizio:

"LONDRA - Mario Monti è oggi "il leader politico più interessante d'Europa". E dal suo destino "può dipendere il destino del continente". Generalmente sobrio ed equilibrato negli apprezzamenti come nelle critiche, il Financial Times ricorre ad elogi senza mezzi termini nei confronti del nuovo premier italiano. Lo fa attraverso un editoriale di Philip Stephens, il più importante columnist di affari politici del più autorevole quotidiano finanziario d'Europa...

Ora:

L'altro giorno - siamo andati a vedere il richiamo nella parte alta della prima pagina e con tanto di foto del Premier - tanti allibiscono nel leggere il titolo: "Wolfgang Münchau (l'autore) Why Monti is not the right man to lead Italy" che tradotto recita: "Wolfgang Münchau Perché Monti non è l'uomo giusto per guidare l'Italia". Una requisitoria obiettivamente incredibile, inattesa e sorprendente. Imbarazzati commenti,. Lo stesso Monti dichiara in TV che non é il pensiero del FT bensì di Wolfgang Münchau, tedesco, per via dei rapporti con la Merkel. Un diversivo, evidentemente, per cercare di avere qualcosa da dire. Va però osservato da parte di chiunque abbia un minimo di sinderesi che qualsiasi giornale, e in particolare quello che può con quel che scrive variare i corsi nelle borse, non va certo a pubblicare, con rilievo e dando la prima pagina, cose che non condivide!

Il seguito é lineare. Monti non perde un minuto, prende carta e penna e scrive al giornale, segno di quanto in profondità sia arrivata la requisitoria del signor Wolfango. Si muovono in tanti con discrezione. Si parla infine, ad uso interno nostro, di una marcia indietro del FT. Non é proprio così ma questo conta poco. Il siluro resta.

Nessuno ha dato una spiegazione convincente di tale siluro lanciato proprio nel momento in cui si conclude la fase della presentazione delle liste e inizia la campagna elettorale.

Vogliamo fare allora un po' di fantapolitica (x)?

Un anno fa il nemico giurato Berlusconi era alle corde, un po' per via degli altri un po' per sua colpa, sua colpa, sua grandissima colpa, come da Confiteor. Il PD viaggiava a basso regime con uno'sparpagliamento' a sinistra degno di miglior causa. Da Londra, come da Francoforte, come dall'Eliseo si vedeva con molto interesse - termine inteso in tutti i sensi espliciti e impliciti - questo Monti catalizzatore di tutti gli ambienti che contano, garante per il suo passato, il superamento con la loro emarginazione di quelli a destra e di quelli a sinistra. Via la destra alla sinistra moderata la possibilità di un ruolo ma subordinato.

Amaro risveglio. I convenuti al centro persino con un pontificante Luca di Montezemolo oltre che Casini, Fini, Rutelli (dov'é?) ed altri nomi ma senza consensi, avrebbero dovuto prendere la leadership. Cruda realtà: 15% e potrebbe anche scendere. Berlusconi é tornato in maniera vistosa anche se la salita che ha davanti non consente del tutto riprese tipo 1994. Bersani, che pochi mesi fa era diretto a Palazzo Chigi sul tappeto rosso, soffre l'erosione a sinistra salita parecchio anche se in parte a spese di Grillo. Difendere Monti oggi, sia pure in parte vittima di una certa dose di demagogia, é obiettivamente difficile e per il peso caricato sugli italiani ma anche per un certo dilettantismo di suoi ministri. Abbiamo poi l'impressione che lui sia su un filo di rasoio forse anche perché non si aspettava di dover pagare un prezzo salato con la sua discesa in campo, perdippiù venendo meno a quanto allora dichiarato. Ad oggi così pare proprio che la discesa in campo di Monti abbia avuto un solo risultato, quello di salvare Casini e Fini e un centrino che altrimenti sarebbe andato a fondo o quasi.

Cinicamente a Londra Monti non serviva più.

Usa e getta.

Fantapolitica? (x)

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(x) posto che lo sia...

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