Condanna a morte per la Forestale. E dimenticanza di Renzi

E così arriva l'ultima di Renzi.
Non facciamo la fatica di raccontarla ma lasciamo questo compito all'UGL Corpo Forestale dello Stato: “Nelle semplificazioni e nelle rottamazioni del Governo Renzi, questa volta finisce il glorioso Corpo Forestale dello Stato, nato per difendere e salvaguardare l'immenso patrimonio boschivo della nostra nazione. Secondo quanto si è appreso l'attuale governo è intenzionato a ridurre i corpi di polizia da 5 a 4 procedendo ad accorpamenti e assorbimenti. Questo è quanto è emerso nei giorni scorsi dalla seduta della commissione Affari costituzionali che ha approvato un emendamento (x in calce l'indirizzo del testo ufficiale)del relatore all'articolo 7 della delega sulla P.A.. In attesa di capire meglio i dettagli di questa operazione la conferma che la Forestale è il corpo prescelto per essere eliminato è venuta dal Ministro Marianna Madia che ha fatto sapere sarà il corpo forestale ad essere assorbito nelle altre forze. Ad affiancare Polizia, Carabinieri e Guardie Penitenziarie sarà la Polizia Provinciale. Uno dei primi a commentare questa operazione è stato Danilo Scipio, il segretario nazionale dell'Ugl Corpo forestale dello Stato: "Oggi in Italia operano circa 305mila addetti alla pubblica sicurezza: e tra i 105mila dei Carabinieri, i 95mila della Polizia di Stato e i 38mila della Penitenziaria in effettivo servizio, e' molto singolare che il governo pensi di risolvere il problema eliminando le 7mila unità del Corpo forestale". Conclude poi il sindacalista: "La situazione paradossale che si verrà a creare é che se dovesse sparire il Corpo forestale dello Stato rimarrebbero comunque 5 Corpi forestali delle Regioni a Statuto Speciale. Questo per dare il senso della razionalità del disegno che si sta perseguendo".

Approfondita e democratica analisi
Non si pensi ad una fiammata improvvisa. Gente addentro alle segrete cose informa che questa decisione è scaturita dopo approfondita verifica come si conviene ad ogni democrazia rappresentativa. Allo specchio infatti Nicolò Renzi (Nicolò per via della sua identificazione con il suo conterraneo Machiavelli come da nostri articoli precedenti in proposito) ha consultato il Matteo Machiavelli, quello delle primarie per il Comune e poi la Provincia di Firenze, quelle del Partito, uno e due, quello che ha rottamato tanti, fra cui (non osiamo parlare di Marini e Prodi) Bersani e Letta. Il risultato di questo dialogo allo specchio ha confortato la decisione di eliminare il Corpo Forestale dello Stato.

Levata di scudi, ma...
Levata di scudi lungo l'intero arco politico, a 360 gradi. Una levata giusta anzi giustissima alla quale però noi non ci associamo e per una ragione elementare: non serve a niente. Entrando in quello splendido Tempio che è Santa Croce in Firenze a fianco del quarto altare sulla navata destra si incontra la tomba che conta, fra l'altro con singolare coincidenza essendo stata realizzata proprio nell'anno del varo della Costituzione degli Stati Uniti, un “Principe” in versione moderna. Fosse possibile levarsi da quell'urna un commento sul conterraneo Renzi, ne verrebbe un aureo riconoscimento per come nella pratica è stato tradotto ed interpretato il suo “Principe”. Al più con una integrazione in chiave moderna e utilizzando la saggezza popolare quando concede un'alternativa: o magiare questa minestra o saltare dalla finestra. Lupi docet.
Oggi in Francia, Paese che notoriamente ha una pubblica Amministrazione efficientissima, si vota per 101 Dipartimenti (le nostre Province) che là si sono ben guardati di fare la grande fesseria di sopprimerle. Il fronte opposto in Italia era ampio, ma soprattutto aveva validi argomenti. Di fronte però alle risultanze del dibattito allo specchio - che sostituisce antiquati dibattiti parlamentari tanto più che è così semplice legiferare per decreto – alle Province è stato dato il benservito. E domani saranno chiuse ma saranno aperti altri Enti per esigenze di funzioni e servizi. E allora pensate che cambi idea di fronte alle pur variegatissime affermazioni e giustificatissime osservazioni provenienti da varie fonti?
Ipse dixit: delenda Forestale

Niente da fare?
Niente da fare dunque? Il problema non è di questa o quella decisione, ma di sistema e quindi di metodo. E chi la pensa diversamente è fuori strada. Va Montesquieu alla mano contro chi ha scelto Machiavelli. Battaglia persa in partenza. L'elaborazione del pensiero si scontra con gli slogan su Twitter. Battaglia persa in partenza. Ieri le Province, oggi la Forestale, domani altro ancora, sempre nella logica di concentrare il potere nella Roma neo-imperiale. E di creare ulteriori sfracelli nel confronto con le Regioni a Statuto Speciale, le favorite del reame.

100mila
Sono, circa, 100.000 gli ettari di bosco nella nostra provincia, due terzi del territorio boscabile visto che all'incirca oltre i 2000 metri quota, metà del territorio provinciale, di alberi non se ne vedono. Oltre alle guardie del Parco dello Stelvio abbiamo ora anche le seguenti stazioni:
Via Lusardi - 23100 Sondrio (SO)
Via S. Gregorio - 23026 Ponte In Valtellina (SO)
Via Sina - 23010 Berbenno Di Valtellina (SO)
Via V Alpini - 23023 Chiesa In Valmalenco (SO)
Piazza Cavour - 23037 Tirano (SO)
Via Nazionale - 23011 Ardenno (SO)
Via Rivolta - 23017 Morbegno (SO)
Via San Gregorio - 24020 Gromo (BG)
oltre al Comando provinciale di Piazzale Lambertenghi in Sondrio .
Forestali e Polizia Provinciale fanno un ottimo lavoro. Una buona ragione per cambiare?

Dimenticanza
Sembrava che la scure dovesse calare sui 4000 e oltre soggetti vari (muciciplizzare, società, agenzia ecc.) pubbloici, molti dei quali con bilanci in rosso
Renzi se ne è dimenticato. Grabe ma pure gravde che nessuno glielo ricotdi.

GdS

(x) L'emendamento è a questo indirizzo:
http://www.uglcorpoforestale.it/lettere/notizie/2015/MARZO/notizie%20par...

 

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