Dal PD: Riforma: 600.000 firme, risultato raggiunto
Riceviamo (e pubblicheremo quanto in argomento ci perviene):
I CIRCOLI PD DELLA PROVINCIA: “RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM, RISULTATO RAGGIUNTO”
“Oltre seicentomila firme per il referendum in tutta Italia, moltissimi i volontari e gli amministratori locali coinvolti”
“Abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante, ma ora viene il bello: continuare, anzi sforzarci ancora di più, nell’opera di informazione e sensibilizzazione dei valtellinesi e dei valchiavennaschi sul merito e i numerosi pregi della riforma costituzionale.” Hanno commentato i coordinatori dei circoli provinciali della Provincia Elena del Giorgio (Valchiavenna), Federico Gusmeroli (Morbegno), Massimo Zampatti (Sondrio) e Gloria Moiraghi (Tirano), a seguito del deposito in Cassazione da parte del Comitato nazionale “Basta un sì” di quasi 600 mila firme per indire il referendum sulla riforma costituzionale varata a aprile dal Parlamento. “In autunno tutti noi saremo chiamati a un voto che rappresenta chiaramente uno spartiacque: da una parte ci sarà chi vorrà mantenere tutto come è, dall’altra chi invece crede in un futuro migliore per il nostro Paese. Noi sappiamo bene da che parte staremo: basta un sì per risolvere finalmente il bicameralismo paritario che tanto rallenta il nostro sistema istituzionale, creare un Senato federale che rappresenti i territori, ridurre di un terzo il numero dei parlamentari e definire un sistema finalmente adeguato di divisione delle competenze e delle materie tra lo Stato, le Regioni e le autonomie locali.”
“Come circoli del Partito democratico della Provincia di Sondrio abbiamo contribuito alla raccolta delle firme attraverso l’organizzazione di banchetti ed eventi per sensibilizzare i cittadini della Valtellina e della Valchiavenna sui temi della riforma costituzionale.” hanno continuato i segretari di circolo. “Nel giro di un mese e mezzo siamo riusciti a raggiungere il target previsto, proporzionale alla nostra quota di popolazione: un risultato straordinario, visto il periodo estivo e le elezioni amministrative, che conferma come i cittadini abbiano ben capito come questa riforma, seppur non sia “perfetta”, consenta finalmente al nostro Paese quel passo in avanti che tutte le forze politiche invocano da decenni. Grazie all’impegno dei volontari e alla loro passione abbiamo allestito banchetti nei capoluoghi di mandamento e in alcuni centri minori. A settembre ci organizzeremo per raggiungere tutti i paesi della Provincia per raccontare ai cittadini le ragioni del sì alla riforma costituzionale.”
“Il referendum costituzionale non è un passaggio automatico od obbligatorio, ma va richiesto secondo le modalità previste dalla stessa Costituzione: sarebbero state sufficienti le firme dei nostri parlamentari, che pure abbiamo raccolto, ma come Partito democratico abbiamo ritenuto che dovessero esser i cittadini stessi a reclamare, per primi, il diritto-dovere di esprimersi sulle modifiche alla nostra Carta costituzionale.” hanno concluso i referenti mandamentali del Partito democratico. “Vogliamo ringraziare di nuovo tutti i sostenitori del sì che in queste settimane si sono attivati per raccogliere le firme e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di questo passaggio storico. Un segnale molto importante è venuto anche dai numerosi consiglieri comunali che - ben al di là delle loro appartenenze politiche o delle dinamiche di maggioranza/minoranza interne ai singoli comuni - hanno dato la loro disponibilità nel raccogliere e autenticare le firme: è la dimostrazione che questa riforma coinvolge tutti coloro che hanno a cuore il destino del nostro Paese e del nostro territorio.”