Autonomia Valtellinese preoccupatissima
Entro il 15 ottobre il Governo Renzi ha promesso l’approvazione della riforma della Costituzione che prevede la cancellazione della Provincia di Sondrio, un nuovo Senato non eletto dai cittadini e la ri-centralizzazione delle funzioni e competenze in materia di demanio idrico. Rimane inteso che tale approvazione dovrà seguire l'iter parlamentare, per cui il documento approderà alla Camera, poi al Senato e successivamente sarà sottoposto a referendum. Se a questo poi aggiungiamo che il Governo ha accorpato la Prefettura di Sondrio con quella di Bergamo e Regione Lombardia con la riforma della Sanità ha istituito le nuove ATS (Agenzie di Tutela della Salute), unendo l'Alto Lario (CO) con Sondrio e la Valcamonica (BS), il quadro generale si fa molto confuso e lo scenario che si prospetta per la nostra Valle risulta per nulla roseo. L'Associazione Autonomia di Valtellina e Valchiavenna aveva proposto, già dall'anno scorso, che alle Province interamente montane e confinanti con stati esteri (Belluno, Sondrio e Verbano Cusio Ossola) fossero riconosciute forme e condizioni particolari di autonomia tra cui in particolare la competenza per il rilascio delle concessioni per la derivazione, all’utilizzazione delle acque pubbliche e alle risorse derivanti dal pagamento dei canoni demaniali. Questa nostra proposta fu poi tradotta in emendamento grazie ai senatori autonomisti del Trentino Alto Adige – Südtirol ma risultò essere bocciata in Commissione. E’ notizia di questi giorni che anche il senatore Jonny Crosio della Lega Nord ha riproposto degli emendamenti. Emendamenti che saranno quasi sicuramente bocciati. Questo dimostra che la battaglia per la salvaguardia del territorio è ampia e trasversale. Quale valtellinese e valchiavennasco di buon senso del resto sarebbe favorevole a continuare a pagare le tasse ma non avere più voce in capitolo in nulla e rappresentanza nelle Istituzioni? Siamo anche convinti che la maggior parte degli elettori di centro-sinistra della Provincia di Sondrio non siano d’accordo con questa (contro) riforma. Chiediamo quindi agli altri due senatori Benedetto Della Vedova e Mauro Del Barba di non supportare con il loro voto una riforma che cancella la Valtellina e la Valchiavenna e il loro storico e quanto mai attuale desiderio e diritto all’Autonomia.