Possibile non è “il partitino di Civati”, ma movimento degli iscritti (5.000 per ora)
Riceviamo:
"Si è svolta sabato 21 novembre a Napoli la seconda assemblea nazionale del movimento politico fondato da Giuseppe (Pippo) Civati , alla quale hanno partecipato anche due delegati del Comitato della provincia di Sondrio: Martina Simonini ed Enzo Orsingher, portavoce dello stesso.
L’appuntamento era a Bagnoli, in uno spazio-convegni ricavato ai margini della grande area dismessa della ex Italsider: un luogo di antica industrializzazione di Stato che ha lasciato in eredità terreni da bonificare, disoccupazione di massa, quartieri-dormitorio.
Un luogo altamente simbolico delle macerie sulle quali una nuova idea e una nuova pratica di politica, di economia, di rapporto con l’ambiente, di convivenza civile... si devono e si vogliono iniziare a ricostruire.
Facile paragone con le macerie dei recenti attentati di Parigi, sui quali un’idea di integrazione, di Europa, di pace... dovranno necessariamente iniziare a ripensarsi, a ricostruirsi.
Un rappresentante del Comitato parigino di Possibile, italiano, impegnato, cosmopolita, come Valeria Solesin, che come lei avrebbe potuto essere al Bataclan, ha aperto i lavori dell’assemblea, chiamata “Stati Generali”.
Pippo Civati nel suo intervento ( https://youtu.be/KdXwUPPGE5E ) ha alzato la voce, solitamente molto calma, soltanto in questo passaggio: “... LIBERIAMOCI DALLE ARMI, smettiamo di venderle ai paesi in guerra, smettiamo di fare affari con i paesi che finanziano il terrorismo, smettiamo di comprare a basso prezzo il petrolio estratto dallo Stato Islamico; investiamo in cultura, in cooperazione internazionale”.
Ma a Napoli, da Sondrio e dagli altri 250 luoghi d’Italia nei quali sono nati piccoli Comitati di Possibile, non siamo andati (soltanto) per applaudire una persona!
Lo scopo dell’assemblea era quello di dare una prima fisionomia politica ed organizzativa, uno statuto e degli strumenti di lavoro nazionale ad un soggetto nato dal basso, che nei territori ha già lavorato sui referendum contro la Buona Scuola, il jobs act, la legge elettorale, lo Sblocca Italia che alimenta devastazione ambientale e corruzione (vedi Anas) e continuerà a farlo ad esempio nelle città e nei comuni che si preparato al voto in primavera.
La scelta di campo è netta e chiara: si lavora per un’alternativa ai “tre blocchi” personalistici che sembrano monopolizzare lo scenario: Renzi, Grillo, Salvini.
Dunque si proseguiranno iniziative già in corso, come “Io sto con Max” (per una legge dignitosa sul fine-vita), si sosterranno anche referendum proposti tardivamente da altri sulle controriforme renziane, si costituiranno ovunque “presidi per la Costituzione” per dire NO al referendum sul nuovo Senato... ma lo si farà senza troppi incontri romani tra “cognomi” della politica, si farà con i banchetti reali e virtuali, stando nelle strade e nelle piazze delle città e dei paesi... e nelle piazze virtuali, chiamando le persone comune per nome !
Possibile non è “il partitino di Civati”, dopo Napoli sarà ancora di più il movimento degli iscritti (5.000 per ora) tutti identificati con numero di carta d’identità che useranno per discutere e votare on-line spesso e volentieri sulle grandi e le piccole scelte, che poi i pochi e snelli organismi nazionali dovranno rispettare e contribuire a realizzare.
Insomma, una piramide rovesciata rispetto ai partiti personali esistenti, dove non contano più nulla i tesserati, ma soltanto gli elettori ai quali il “leader” (urlante o sorridente) si rivolge come un venditore ai propri clienti... che infatti scappano in massa verso l’astensione!
Vogliamo testardamente provare a ricostruire un modo antico e nuovissimo di partecipare alla tutela e valorizzazione dei beni e degli spazi comuni, ascoltando le persone, anche la loro rabbia, delusione, paura... per cercare insieme qualche risposta ragionevole, praticabile, che offra una speranza per le future generazioni.
Sarà un lavoro lungo, faticoso perchè controcorrente, ma non ci manca l’entusiasmo!
Vorremmo però essere anche molto concreti.
Allora come Comitato provinciale abbiamo scelto di iniziare da un tema, anzi due: acqua ed energia. E’ un modo per valorizzare competenze già presenti al nostro interno e per cercare di coniugare l’uso responsabile di una risorsa tanto preziosa con la tutela di un territorio sempre più delicato, il giusto riconoscimento di valore alle comunità locali con la necessaria solidarietà verso un mondo più grande della nostra provincia!
Infine, ci piacerebbe anche farci invitare dal nostro primo iscritto di Bormio (che aspettiamo a giorni, su www.possibile.com c’è tutto quel che serve) ad iniziare un’immersione non nelle acque termali, ma nella città simbolo del nostro turismo, che andrà in primavera 2016 al rinnovo dell’amministrazione comunale.
Ci piacerebbe farlo a modo nostro, con il simbolo dell’uguale bene in mente, quindi partendo dal punto di vista dei meno ricchi, dei “bormiesi per caso” che lavorano duramente e malpagati per garantire lo struscio dei milanesi... ma ci piacerebbe anche saper ascoltare e parlare con chi magari a fatica mantiene un alberghetto o appartamentino di vacanza, modello di un turismo anni ’70 ormai completamente da reinventare.
Dunque, anche con la stampa, ci auguriamo presto... arrivederci a Bormio !
POSSIBILE – Comitato "Lettera VII" – Morbegno / Sondrio ( possibilemorbegno.so@gmail.com ) - Enzo Orsingher"