Crosio: noi non 27° "Cantone", sempre "Provincia" di Sondrio
Riceviamo: Cantone Valtellina, il senatore Crosio: «Un non problema perché al referendum vincerà il no e la Provincia di Sondrio rimarrà così com’è» «A parte il nome, affascinante, che richiama ipotesi irrealizzabili in uno Stato che non è federale, ritengo poco utile il tentativo del governatore Roberto Maroni di arginare la pessima riforma renziana: i confini della provincia di Sondrio sono questi e non si cambiano. Ma è una questione che non si pone perché al referendum vincerà il no, la riforma costituzionale voluta dal governo Renzi sarà azzerata e Provincia, ente e territorio, rimarrà così com’è, piccola e marginale ma sempre interamente montana e con intatte le sue peculiarità». Così si esprime il senatore Jonny Crosio, che aggiunge: «Apprezzo lo sforzo del presidente Maroni, nel suo ruolo comprendo il tentativo di contrastare la deriva centralista di Renzi che intende cancellare gli enti locali. Sotto il peso della responsabilità ha lanciato una proposta che il territorio non può accogliere perché perdere la nostra identità equivarrebbe a rinunciare a ciò che di più prezioso abbiamo, dal punto di vista sociale ma anche culturale ed economico. La gente avrà l’occasione di far sentire la sua voce con il referendum». «Sono ottimista e sono convinto che il no vincerà - continua il senatore Crosio -, che gli italiani si ribelleranno al disegno di Renzi, che bocceranno la sua riforma senza senso. In provincia di Sondrio abbiamo un motivo in più per votare no, abbiamo il dovere di farlo, perché la riforma, oltre a cancellare la nostra come le altre Province dalla Costituzione, accentrerà a Roma, nelle mani dello Stato, tutte le competenze in materia di acque e di dighe, significa che le decisioni che riguardano il nostro territorio passeranno sopra le nostre teste, non avremo più voce e non avremo più soldi. Condivido le finalità del neonato Comitato per il no del presidente Luca Della Bitta e, come senatore, darò il mio contributo per spiegare i contenuti di una riforma dalla quale noi valtellinesi abbiamo tutto da perdere e nulla da guadagnare. Come Lega Nord, in Parlamento siamo i più acerrimi nemici del duo Renzi-Boschi, per molto tempo siamo stati da soli, oggi con piacere constatiamo di non esserlo più perché in molti hanno cambiato opinione».
Nostra nota
Di Cantoni il sen. Crosio se ne intende essendo nato in quel di Zurigo. Non svizzero però bensì valtellinese al 100%.. Condivisione totale, e crediamo non solo nostra. Se vince il NO il discorso non si pone. Se vince il SI quella specie di surrogato della Provincia che sarà senz'arte nè parte e soprattutto non più a elezione diretta da parte dei valtellinesi e valchiavennaschi, è benissimo circoscritto oggi e non ha ragione di essere cambiato. Circa 200 km di confine con la Svizzera a nord con Passo Santa Maria, Ponte del Gallo, Campocologno e i due passi della Valhiavenna. Diverse decine di km a sud (catena delle Orobie). Punti estremi Ponte del Gallo, Stelvio, Gavia, Mortirolo, Dordona, San Marco e poi giù Colico, Dubino, Ponte del Passo, Spluga, Maloia. (ndr)