Del Tenno ingiusta vittima sacrificale del rimpasto di Giunta regionale

Con il titolo “Del Tenno fuori dalla Giunta” e sottotitolo "L'aver lavorato bene, come si dice, non conta...” avevamo anticipato nei giorni scorsi come sarebbe andata a finire anche se, per scaramanzia e non per ragion politica, gli avevamo aggiunto il punto interrogativo dimostratosi, c.v.d., pleonastico. Proprio c.v.d., la formuletta conclusiva dei teoremi di geometria: come volevasi dimostrare. Ci fossero state ragioni di scarso rendimento nulla quaestio, ma l'origine della sua defenestrazione non è questa bensì i giochi di palazzo interni a Forza Italia che dovendo far dimettere uno dei suoi assessori ha trovato il modo di prendere una cantonata. Cantonata sia di merito che di pesante interferenza nel settore in questo momento primario viste le scadenze legate all'Expo che costringeranno il neo assessore alle Infrastrutture Cavalli agli straordinari nel tentativo di riuscire ad aggiornarsi e adeguarsi al ritmo dei problemi che il sempre più vicino Expo richiede.

Riproponiamo infatti, tal quale, il testo allora pubblicato:
“Il tormentone continua. Lo stato maggiore regionale, in particolare quello di Forza Italia, è in piena fibrillazione. Occorre fare spazio al Nuovo Centro Destra ma ci sono anche aspirazioni interne. La morale è che balla un assessore e questo assessore da sacrificare, secondo i giochi di palazzo, sarebbe il valtellinese Maurizio Del Tenno le cui delega, quella alle Infrastrutture, è oggetto di interesse da parte di molti.
Il colmo è, in base all'aria che tira, sentire che “Del Tenno ha lavorato bene” il che significa che contrariamente alle solenni dichiarazioni di principio sul riconoscimento del merito nell'indicazione di persone per questa o quella nomina, l'aver lavorato bene non è condizione prioritaria. Evidentemente il pensiero che interrompere a metà il lavoro delicato e impegnativo in corso, cominciando da quello per l'Expo, affidando l'incarico a chi deve partire da zero, non sfiora la mente di chi deve decidere. Pare che, visti i pasticci dentro il suo Partito, venga interessato del problema lo stesso Berlusconi cui Del Tenno è sempre stato vicino, fin dagli inizi, poi da deputato e infine da assessore regionale oltre che negli incarichi politici in Forza Italia.

Fra pochi minuti ci sarà, blindata, la presentazione alla maggioranza delle modifiche di Giunta, persone e deleghe, ma l'esito appare scontato dopo la dichiarazione del neo-assessore Parolini di avere firmato l'accettazione della nomina (deleghe a Commercio e Turismo). Forza Italia – dicono – vedrebbe di tornare, in qualche modo, sui suoi passi dopo le elezioni europee ma questa appare oggi una ipotesi prevedibilmente consolatoria che stride con la realtà.
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