RECENSIONI CINEMA 40 anni vergine
Arriva per l’inizio della stagione cinematografica 2006,
partorita dalla mente di uno sceneggiatore televisivo
dell’americano “The daily show”, di nome Steve Carell, una
commedia gentile, dall’idea divertente, basata sulla storia di
un uomo di 40 anni che viaggia, con l’aiuto dei suoi maldestri
amici, verso la perdita della propria verginità.
Lo spunto è interessante, e offre il destro a una molteplicità
di situazioni divertenti, discretamente sfruttate, ma che a dire
il vero avrebbero potuto essere utilizzate anche meglio. Il cast
non comprende nomi di particolare richiamo, gli unici due volti
conosciuti sono quelli di Catherine Keener (The Interpreter) e
Kat Dennings (Nata per vincere), quest’ultima uno dei volti più
interessanti degli ultimi dieci anni, ma la storia è giocata
sulle corde leggere della sincerità d’animo e dell’imbarazzo,
senza cadere nel grottesco, e considerata nel suo complesso
funziona.
Una commedia romantica, senza particolari velleità artistiche ma
piacevole, leggera, di quelle che sarebbero state a pennello per
un caratterista moderno come Ben Stiller.
Mirko Spelta
Mirko Spelta
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GdS 30 I 2006
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