CULTURA. LE NEWS DA RICORDARE

1) GOD & GOODS (Spiritualità e confusione di massa)

Il 19 Aprile 2008 GOD & GOODS. Spiritualità e Confusione di Massa, la nuova grande mostra che apre la stagione estiva del Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin. Curata da Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto, l'esposizione vuole presentare la spiritualità e il concetto del sacro attraverso le interpretazioni di trenta artisti contemporanei.

Le opere in mostra sottolineano domande esistenziali, giocano con i sensi e la percezione della realtà e affrontano in alcuni casi i meccanismi del credo. L'arte guarda alla religione da una prospettiva esterna: può rivelare il potere evocativo di un'immagine così come rapportare la mitologia del bene di consumo a quello dell'iconografia sacra.

In passato arte e religione sono state indissolubilmente legate, considerando che solo alcuni secoli fa gli artisti hanno iniziato ad affrancarsi dai desideri e dalle necessità dei committenti. Ma qual è oggi il rapporto tra arte e religione? Forse è corretto dire che l'arte e la religione sono complementari: una si pone delle domande mentre l'altra fornisce delle risposte. Ciò che le avvicina non è la loro consequenzialità ma, al contrario, la loro comune fonte di dubbio: oggi soggetto dell'arte e da sempre all'origine della religione. Questa mostra vuole infatti osservare come, attraverso il dubbio, gli artisti abbiano sfidato gli stereotipi e le limitazioni del concetto di Dio per sostituirlo con tanti altri e infiniti punti interrogativi. God & Goods parte dal principio che Dio può essere le cose, può essere Ciò che determina le cose, può essere un Sistema, può essere una Forza, una Ricerca, una Conseguenza, un'Idea in costante e inarrestabile oscillazione.

Le opere degli artisti in mostra, realizzate dalla fine degli anni Ottanta sino ai giorni nostri, sino ad includere alcuni progetti speciali realizzati appositamente per l'occasione, affrontano l'idea della religione da una serie di punti di vista trasversali: possono confrontarne con irriverenza i dettami, possono analizzarne sistemi e dinamiche o possono proporre, ironicamente o meno, modelli alternativi.

La mostra GOD & GOODS non si focalizza semplicemente sulla religione, ma presenta un gruppo di opere d'arte che, lungi dal proporre conclusioni, pongono l'individuo di fronte ad ogni tipo di domanda. Come la religione, l'arte è spinta da un'urgenza e una necessità e questa mostra vuole leggere la necessità attraverso le sue inafferrabili fonti e indefinibili conseguenze.

La mostra, aperta al pubblico fino al 28 settembre 2008, sarà accompagnata da un catalogo in italiano ed in inglese, con testi dei curatori, apparati biografici ed immagini delle opere in mostra. Oggi il dubbio è il soggetto dell'arte proprio come è l'origine della religione. La mostra God & Goods vuole osservare come, attraverso il dubbio, un gruppo di artisti sfidino gli stereotipi e le limitazioni del concetto di Dio per sostituirlo con tanti altri e infiniti punti interrogativi. God and Goods si propone di aprire un dialogo con il tema della religione in quanto dibattito vastissimo, controverso e irrisolto ma anche concetto aperto a nuove e molteplici forme di interpretazione.Gli artisti in mostra:

Adel Abdessemed, Victor Alimpiev e Marian Zhunin, Darren Almond, Thomas Bayrle, Cai Guo Qiang, Mircea Cantor, Maurizio Cattelan, George Condo, Abraham Cruzvillegas, Colin Darke Berlinde De Bruyckere, Fischli/Weiss, Katharina Fritsch, Felix Gonzalez-Torres, Subodh Gupta, Huang Yong Ping, Christian Jankowski, Koo Jeong-A, Sarah Lucas, Dan Perjovschi, Susan Philipsz, Richard Prince, Anri Sala, Nedko Solakov, Thomas Struth, Piotr Uklanski, Yan Pei Ming, Artur Zmijewski.

A cura di Francesco Bonami e Sarah Cosulich Canarutto

dal 20 aprile al 28 settembre 2008 - inaugurazione: sabato 19 aprile 2008

Notizie tecniche Antonella Torriglia (Ufficio stampa / Press office)

VILLA MANIN . Centro d'Arte Contemporanea - Piazza Manin 10, Passariano, 33033 Codroipo (UD) Italy - 0432 821234 * 0432 821229

mob: 347 9439434 * skype: antonellatorriglia www.villamanincontemporanea.it

http://it.youtube.com/villamaninar

2)Italy and Italian Style (sino al-15 aprile 2008), Venice International University, Isola di San Servolo)

Lunedi' 7 aprile è iniziata alla Venice International University la parte italiana del corso di specializzazione sul Made in Italy rivolto ad architetti ed interior designer di Hong Kong.

Essi sono come ambasciatori del prodotto italiano. Questo l'obiettivo del corso Made in Italy and Italian Style, organizzato dall'ICE (Istituto per il Commercio Estero) in collaborazione con Venice International University, il Politecnico di Milano e La Sapienza Universita' di Roma.

Il corso fornisce a figure chiave della creatività produttiva di un Paese in costante crescita un'approfondita conoscenza del prodotto italiano, inteso come mix unico di qualità, innovazione, cultura e gusto estetico, per favorire contatti e collaborazioni e promuovere la penetrazione del made in Italy sui mercati cinesi.

La fase didattica, tra Hong Kong e Venezia, sui settori di Interior and Product Design, Lighting Design and Public Design, vede coinvolti economisti, architetti e designer italiani,di chiara fama.

L'obiettivo e' approfondire la raffinata capacità delle imprese italiane di combinare sperimentazione tecnologica, alti standard qualitativi e valore emozionale per l'innovazione del prodotto.

A metà aprile i designer cinesi saranno a Milano per il Salone del Mobile e passeranno poi a una fase formativa diretta, uno study tour presso Distretti Industriali di Veneto, Emilia, Marche, e realtà aziendali emblematiche, al fine di instaurare rapporti con gli uffici ricerca e sviluppo e commerciali delle aziende, per poi arrivare a Roma dove il corso si chiuderà con un seminario conclusivo aperto al pubblico, con istituzioni, aziende e progettisti.

Notizie tecniche: Info:http://www.ice.it/formazione/newsletter/made1.htm

Venice International University - Isola di San Servolo, Venezia

tel: +39 041 2719.511 - www.univiu.org press@univiu.org laura.scarpa@univiu.org

3) Apulia Film Commission (AFC)

La LUISS Business School - Divisione di LUISS "Guido Carli" di Roma ha individuato la Fondazione Apulia Film Commission (AFC), nata poco più di un anno fa, quale esperienza paradigmatica fra le film commission italiane da presentare nella didattica del suo master post laurea in Gestione della Produzione Cinematografica e Televisiva. Una lezione sullo start up, i risultati e i progetti della AFC è stata tenuta l' 8 aprile ai partecipanti del master dal presidente della Apulia Film Commission, Oscar Iarussi, critico cinematografico e responsabile Cultura e Spettacoli della "Gazzetta del Mezzogiorno" di Bari, e da Ugo Patroni Griffi, professore ordinario di Diritto Commerciale della Facoltà di Economia, Università di Bari, e docente di Diritto Commerciale Europeo alla LUISS. Con cortese richiesta di pubblicazione e divulgazione. Inoltre : l'Apulia Film Commission ha sottoscritto una convenzione con la Fiera del Levante, la Provincia di Lecce e la Regione Puglia per la gestione dell'Accordo di Programma Quadro "Sensi Contemporanei" che prevede la realizzazione di quattro nuovi progetti. Tra questi vi è l'istituzione di una sorta di Casa del Cinema e Cineporto a Bari, alla Fiera del Levante padiglione 180, da realizzare entro dicembre 2008, con 1.200 mq di spazi interamente dedicati al cinema, alle arti visive ed alle produzioni cinematografiche e artistiche. Con la disponibilità della FdL sorgerà entro la fine dell'anno un magnifico contenitore con: sede AFC, uffici di produzione audiovisiva, sale casting, sale trucco e costumi, attrezzerie e deposito scenografie, una sala multimediale per 85 posti dotata delle più moderne tecnologie di proiezione digitale, spazi per allestire mostre e installazioni, bar e spazio conviviale, spazi per formazione professionale e sala riunioni. E' previsto anche un Cineporto a Lecce all'interno delle Manifatture Knos, in un padiglione di 4.000 mq. Una vasta area sarà a disposizione delle produzioni cinematografiche e audiovisive con uffici di produzione audiovisiva, sale casting, sale trucco e costumi, attrezzerie e deposito scenografie, spazi per allestire mostre e installazioni. La realizzazione dell'Apulia Audiovisual Workshop (ottobre 2008), un workshop internazionale itinerante per le 5 province pugliesi in cui 5 maestri del cinema europeo incontrano 50 allievi (di cui la metà non italiani) che vi partecipano gratuitamente, con lo scopo di internazionalizzare i contatti e di presentare la Regione ai talenti del futuro, di comunicare la Puglia in Europa. Invece il Progetto Memoria, è rivolto alla scoperta dell'identità pugliese (da realizzare entro marzo 2009). Dieci luoghi e personaggi che hanno fatto la storia regionale saranno affidati a dieci giovani e talentuosi autori pugliesi che gireranno altrettanti cortometraggi o documentari per raccontare l'identità collettiva. I 10 piccoli film saranno inviati ai festival e costituiranno la prima base di una memoria condivisa della Puglia. Non va dimenticato tutto il lavoro finora realizzato dall'AFC, che nel 2007 ha stanziato 220.000 euro per il finanziamento di 11 lungometraggi, ai quali si aggiungono i 450.000 euro in tre tranche del 2008 del Film Fund (fondo di sostegno regionale all'audiovisivo) a disposizione delle produzioni che si impegnano a girare almeno due settimane in Puglia (con la richiesta di ben 45 produzioni). Inoltre è necessario sapere dell'impegno già in atto dell'AFC nel coordinamento delle attività dell'intero sistema regionale dell'audiovisivo: Mediateca regionale di Bari (attiva dall'estate 2008), Mediateca dell'Unesco di Specchia (Lecce, dal 2009).

Notizie tecniche Nicola Morisco - Ufficio stampa Fondazione Apulia Film Commission

ufficiostampa@apuliafilmcommission.it - Mobile: 347 7853538

3) IL CINEMA DEL FUTURO A CINESHOW

Dal 18 al 20 novembre 2008, Lingotto Fiere inaugura , l'unica manifestazione fieristica in Italia interamente dedicata al Cinema, alla Televisione e al Multimedia. Il settore cinetelevisivo svela i propri retroscena e presenta lo stato dell'arte di un mercato in continua evoluzione. Tanti i dibattiti e le occasioni per conoscere le tecnologie più innovative che preannunciano cambiamenti epocali, destinati a rivoluzionare il sistema di fruizione e distribuzione dell'audiovisivo.

CineShow sbarca a Cannes

In occasione del MIP-TV dal 7 all'11 aprile, assieme al cluster del cinema d'animazione Torino-Piemonte Animation vi da appuntamento sull'imbarcazione Sunny Dream, ancorata presso il Palais des Festivals lungo il Quai Albert Edouard.

Cos'è

E' il primo evento fieristico qualificato nel panorama italiano, un momento di incontro tra domanda e offerta del settore audiovisivo nelle sue molteplici espressioni. Un'occasione da non perdere per presentare e conoscere tutte le tendenze dell'intera filiera dell'audiovisivo dalla produzione alla post-produzione sino alla distribuzione.

a Torino

La scelta di realizzare il Salone nel capoluogo piemontese vuole essere un omaggio alla città che ha visto nascere l'industria cinematografica in Italia. Torino ancora oggi mantiene viva la propria vocazione alla settima arte, ospitando il Museo del Cinema e uno dei più importanti festival, ma è anche la città che ha investito in un progetto ambizioso, il Virtual Reality & Multi Media Park. Si tratta di una struttura unica in Europa, dotata di tecnologie all'avanguardia per la produzione e post produzione di prodotti audiovisivi, per la ricerca e la prototipazione nel multimedia, con particolare attenzione all'utilizzo di applicazioni di realtà virtuale.

Torino è dunque il luogo ideale per inaugurare la prima edizione di . CINESHOW

Uno sguardo al futuro

La rivoluzione tecnologica e le nuove modalità di fruizione delle immagini stanno delineando nuovi scenari di riferimento sempre più orientati verso il digitale. Questo fenomeno, oggi ancora in fase nascente, determina una completa riorganizzazione nella distribuzione dell'audiovisivo. Si aprono così, nuove possibilità per un mercato culturale alla ricerca di un alto standard di qualità, una tappa obbligata per poter realizzare sia a livello amatoriale che professionale, film, fiction, documentari, cortometraggi, spot e videoclip dal forte potere spettacolare. Ci si propone di far conoscere le più innovative soluzioni tecnologiche, i supporti e gli strumenti che rendono possibile la fruizione delle immagini destinate ai vari canali, dal grande al piccolo schermo, dall'home video al web. Un'occasione per sviluppare i settori commerciali emergenti e consolidare le attuali tendenze di consumo.

Un momento qualificato di confronto

L'ampia sezione espositiva sarà accompagnata da un ricco panel di eventi e incontri per fare il punto sul mercato italiano ed europeo. Tecnica, arte, cultura e business si intrecceranno nelle tavole rotonde alle quali prenderanno parte personaggi del mondo cinematografico e televisivo, esperti del settore digitale per un confronto diretto sulle nuove tendenze e prospettive.

Notizie tecniche Stampa OmniaRelations

tel.+39.051/5873602-5870818 Chiara Caliceti-chiara.caliceti@omniarelations.com

LucianaCaramia-luciana.caramia@omniarelations.com-339.6681717

FabianaSalsi-fabiana.salsi@omniarelations.com-393.5401312 - E-mail: press@cineshow.it

4) COMING OF AGE. ARTE AMERICANA DAL 1850 AL 1950(Collezione Peggy Guggenheim, 28 giugno - 12 ottobre, 2008)

La Collezione Peggy Guggenheim presenta dal 28 giugno al 12 ottobre Coming of Age. Arte americana dal 1850 al 1950: la mostra, che si snoda all'interno dei rinnovati spazi espositivi del museo veneziano, prenderà in esame il lungo viaggio intrapreso nel corso di un secolo dall'arte americana, passata tra 1850 e il 1950 da una rappresentazione letterale del particolare all'interpretazione astratta degli ideali universali. Attingendo esclusivamente dalla nota collezione della Addison Gallery of American Art, Andover, MA (USA), i curatori William C. Agee, docente di storia dell'arte presso l'Hunter College, CUNY, New York, e Susan C. Faxon, Direttore associato e Curatore della Addison Gallery, hanno scelto circa settanta opere, tra dipinti e sculture, in grado di rivelare i complessi e contraddittori impulsi che hanno spinto gli artisti d'oltreoceano ad adottare e ridefinire un nuovo linguaggio artistico, un' espressione "americana" che li identificasse. La mostra, che approda alla Collezione Peggy Guggenheim dopo essere stata ospitata dal Meadows Museum di Dallas, in Texas, e dalla Dulwich Picture Gallery di Londra, è organizzata dall'American Federation of Arts, New York e Addison Gallery of American Art,Phillips Academy, Andover, Massachusetts, dove è stata inaugurata nell'autunno del 2006, e resa in parte possibile dalla Crosby Kemper Foundation, Frank B. Bennett e William D. Cohan, con ulteriore supporto offerto da Philip e Janice Levin Foundation Fund, Collection-Based Exhibitions, dell'American Federation of Arts. L'esposizione gode del patrocinio dell'Ambasciata

degli Stati Uniti d'America e del Consolato Generale degli Stati Uniti d'America a Milano.

I nobili paesaggi della Hudson River School degli anni '50 dell'Ottocento, in quanto incarnazioni dell'ottimistico nazionalismo della metà del secolo e dell'inizio di un linguaggio distintamente americano, costituiscono il punto di partenza di questa mostra. Gli artisti della Hudson River School trovarono la propria ispirazione nella terra incontaminata americana, immortalando la grandiosità e la tranquillità della natura, e suggerendo, idealisticamente, la sua abilità nel mostrare la mano divina che la plasmò. Scelsero di rappresentare il paesaggio americano come un territorio illibato, ricolmo di speranze, eliminando, con attenzione, qualsiasi traccia della presenza umana in esso già insidiatasi. Progressivamente, gli artisti d'oltreoceano cominciarono a integrare le influenze stilistiche tipiche dei movimenti europei con tematiche propriamente americane. Ispirati dai pittori francesi che ritraevano scene tratte dalla rigogliosa campagna di Barbizon, i paesaggisti americani come George Inness passarono dalle convenzioni del paesaggio romantico alle raffigurazioni dello spirito della natura che si rivela in tutta a sua imprevedibilità, scegliendo di rappresentare la natura con immagini drammatiche attraverso pennellate più libere e una tavolozza più scura.

Sul finire del XIX secolo, la pittura realistica americana che celebrava la forza della terra e dello spirito locali, coesisteva accanto ad opere che univano influenze impressioniste e postimpressioniste a una tendenza tutta americana a preferire lo specifico all'atmosferico. Al volgere del secolo si creò un insieme ancor più complesso di diversi impulsi artistici: da una parte vi erano gli artisti espatriati, quali John Singer Sargent e James McNeill Whistler, esperti protagonisti della scena artistica internazionale, che realizzavano opere d'ispirazione europea raffiguranti scene del Vecchio Mondo, e dall'altra gli artisti della Ash Can School, tra cui Robert Henri, George Luks e John Sloan, che rappresentavano le strade polverose e gli edifici delle città americane, ma pur sempre con uno stile pittorico che alludeva alla tradizione europea.

Nel corso dei primi decenni del XX secolo si assiste alla nascita del modernismo americano, che proclama New York, e non più Parigi, nuovo centro dell'avanguardia artistica. Quali propugnatori del modernismo americano, Stuart Davis, Man Ray e Patrick Henry Bruce definirono l'astrazione utilizzando audaci forme geometriche e colori per creare una visione americana che derivasse dal Cubismo europeo, mentre Arthur Dove e Georgia O'Keeffe, che insieme ad altri facevano parte del circolo di Stieglitz, optarono per forme e linee riduttive ai fini di creare un modernismo che mantenesse un legame con le forme organiche. Artisti come Charles Sheeler e Edward Hopper preferirono invece raffigurare scene che si ispirassero alla vita cittadina americana, creando così opere in grado di mantenere un legame con il modernismo.

Nel corso degli anni '30 del Novecento Josef Albers e Hans Hofmann, artisti di formazione

tedesca, emigrarono negli Stati Uniti, giocando così un ruolo determinante nel far conoscere a una nuova generazione di artisti le idee di colore, forma, percezione e disegno che avrebbero nuovamente trasformato l'arte americana. I loro insegnamenti prepararono la strada per la comparsa negli anni '40 di una nuova astrazione non basata sull'oggettività, caratteristica delle opere degli espressionisti astratti quali Franz Kline, Jackson Pollock, e David Smith. Nei lavori astratti e fortemente toccanti di questi artisti venne forgiata una nuova idea di arte americana, un'idea che ruppe il legame con le vecchie tradizioni portando l'arte americana al centro della scena internazionale.

Nel corso degli anni '50 l'importanza di New York quale fulcro dell'arte internazionale crebbe

grazie ad artisti quali John McLaughlin, Ad Reinhardt e Frank Stella. È proprio con le opere di questi ultimi, che tradussero il modernismo della scuola newyorkese in una maggiore grazia di colori, forme e linee, garantendo all'arte americana una posizione d'avanguardia per i decenni a venire, che si conclude il percorso espositivo.

Grazie alla collaborazione con Vodafone, verrà sperimentato un innovativo servizio di audioguide sulla mostra scaricabile direttamente sul proprio cellulare: la voce di Philip Rylands, direttore della Collezione Peggy Guggenheim, accompagnerà i visitatori tra i capolavori offrendo così un ulteriore strumento didattico per approfondire i contenuti dell'esposizione. La mostra è inoltre resa possibile grazie agli sponsor tecnici Codess Cultura e iGuzzini. Impreziosito dai saggi dei due curatori, William C. Agee e Susan C. Faxon, il catalogo della mostra, nella doppia edizione inglese e italiana, rappresenta un'ottima opportunità storico-artistica per gli studiosi dell'arte americana di conoscere a fondo la collezione della Addison Gallery.

L'edizione italiana è pubblicata da Skira.

Nell'ambito degli eventi per le celebrazioni del 60° anniversario della Collezione Peggy

Guggenheim a Venezia, durante il mese di maggio si terrà un ciclo di 4 conferenze che indagano le diverse tematiche della mostra. In collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia, gli incontri avranno luogo alle ore 18 presso l'Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti secondo i seguente calendario: mercoledì 7, Giovanni Bianchi (docente di Storia dell'Arte Contemporanea Università Ca' Foscari): L'arte americana alle Biennali di Venezia (1895-1950); mercoledì 14, Philip Rylands (Direttore Collezione Peggy Guggenheim): Peggy Guggenheim e la scuola di New York; mercoledì 21, Rosella Mamoli Zorzi (docente di Letteratura e Cultura Anglo-Americana

Università Ca' Foscari): Mount Ktaadn tra pittura e letteratura; mercoledì 28, Nicoletta Leopardi (docente di Storia della Fotografia Università di Catania): Natura, tecnologia e visione: l'osservatore come "pupilla trasparente", 1830-1880.

A luglio il giardino della Collezione ospiterà Environments of the American Soul, rassegna di quattro film legati alla mostra, curata da Flavio Gregori, docente di Letteratura e Cultura

Inglese, presso l'Università Ca' Foscari. In analogia con le opere esposte, il filo conduttore delle pellicole saranno gli spazi dell'animo umano, quattro esempi del mondo in cui vive ed è immerso l'uomo (cinematografico) medio, ovvero l'environment del cinema americano, come luogo fisicotopografico e come proiezione del desiderio, dell'ansia, della nostalgia, della speranza, del terrore. Quattro tagli rappresentativi sui modelli morali-materiali dell'animo americano.

I programmi della Collezione Peggy Guggenheim sono resi possibili grazie al sostegno del Comitato Consultivo della Collezione Peggy Guggenheim .

Notizie tecniche e-mail: info@guggenheim-venice.it; sito web http://www.guggenheim-venice.it - orario d'apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì

ingresso: euro 10; euro 8 senior oltre i 65 anni; euro 5 studenti; gratuito 0-10 anni

ulteriori informazioni: Alexia Boro tel. 041. 2405 404 - press@guggenheim-venice.it

5) La Biennale di Venezia(Il Consiglio di Amministrazione nomina Daniel Birnbaum Direttore del Settore Arti Visive, per la 53a Esposizione Internazionale d'Arte 2009).

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione la Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, nella riunione del 7 aprile scorso ha nominato Daniel Birnbaum Direttore del Settore Arti Visive con lo specifico compito di curare la 53. Esposizione Internazionale d'Arte che si terrà nel 2009.

Daniel Birnbaum , nato a Stoccolma nel 1963 è curatore di istituzioni e mostre a livello internazionale e dal 2001 Rettore della Staedelschule di Francoforte sul Meno (Germania), accademia internazionale che concilia l'arte contemporanea con lo sviluppo delle nuove pratiche e tecniche. In occasione della sua nomina, Daniel Birnbaum ha dichiarato: "Le mie mostre recenti sono tutte state realizzate in stretta collaborazione con gli artisti, spesso attraverso un rapporto individuale, talvolta in un contesto più ampio. La Biennale di Venezia è una nuovo genere di sfida, ma il principio rimane lo stesso: la visione dell'artista deve essere al centro. Come ci si libera dalle gerarchie dettate dagli interessi commerciali e dalla moda? Da direttore di un'accademia artistica, il mio interesse è stato a lungo rivolto ad altri tipi di influenza e di significato. Esistono artisti che ispirano intere generazioni e questi artisti chiave non sono sempre i più visibili nel mondo dei musei e delle esposizioni. Io vorrei esplorare linee di ispirazione che coinvolgono diverse generazioni e illustrare sia le radici che i rami che crescono verso un futuro non ancora definito. La geografia del mondo dell'arte si è espansa rapidamente con nuovi centri emergenti: Cina, India, il Medio Oriente … La mia ambizione è quella di creare una mostra che, sebbene articolata in zone individuali di intensità, resterà un'unica esposizione". Dal 1998 è redattore di Artforum, New York, con cui collabora regolarmente dal 1995. Dai primi anni '90 ha collaborato regolarmente con altre riviste come Parkett e Frieze. È autore di numerose pubblicazioni e saggi per cataloghi in tutto il mondo. Tra i contributi critici più recenti, ha scritto su Olafur Eliasson, Pierre Huyghe, Dominique Gonzales-Foerster, Wolfgang Tillmans, Certih Wyn Evans, Paul Chan. Il suo ultimo libro è Under Pressure (Francoforte 2008). Ha compiuto studi di letteratura comparata e storia dell'arte all'Università di Stoccolma, di storia dell'arte e filosofia alla Freie Universitaet di Berlino e alla Columbia University di New York. Nel 1998 ha conseguito il dottorato in filosofia all'Università di Stoccolma. Nel 2008 sarà co-curatore della Triennale di Yokohama e curatore della 2. Triennale di Torino. Nel biennio 2006 - 2007 è stato co-curatore di Airs de Paris al Centre Pompidou, di Uncertain States of America (assieme a Hans Ulrich Obrist) presso il Bard College della Serpentine Gallery di Londra, della 2. Biennale di Mosca. Nel 2005 è stato co-curatore della 1. Biennale di Mosca e nel 2003 è stato co-curatore per la sezione internazionale della 50. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Dal 2004 è curatore associato dello spazio espositivo Magasin 3 di Stoccolma. Dal 2001 fa parte del board della manifestazione Manifesta di Amsterdam.

Notizie tecniche Il sito web ufficiale è www.labiennale.org.

Per ulteriori informazioni:Ufficio Stampa Arti Visive la Biennale di Venezia

Tel. 041 - 5218846/849/716; Fax 041 - 5218812 - e-mail infoartivisive@labiennale.org

6) La Biennale di Venezia, 11a Mostra Internazionale di Architettura:EveryVille 2008: Comunità oltre il Luogo, Senso Civico oltre l'Architettura( Concorso internazionale on line per studenti universitari)

In occasione dell'11. Mostra Internazionale di Architettura Out There: Architecture Beyond Building, la Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, presenta, con Telecom Italia, il concorso internazionale on line EveryVille 2008. Comunità oltre il Luogo. Senso civico oltre l'Architettura, a cura di Aaron Betsky e Francesco Delogu, aperto agli studenti delle Università italiane ed estere di tutte le discipline, non ancora laureati in data 1 gennaio 2008.

EveryVille 2008 è un'iniziativa resa possibile dalla collaborazione della Biennale di Venezia con il Gruppo Telecom Italia, che mette a disposizione le tecnologie più innovative per la realizzazione del concorso e per l'esposizione dei progetti vincitori. Software powered by newitalianblood . com . In collaborazione con domus.

La Biennale di Venezia, per vocazione, crede nei giovani, nella loro capacità creativa, nella forza delle loro idee. Una convinzione che nel tempo si è tradotta in iniziative e progetti dedicati e che, in occasione dell'11. Mostra Internazionale di Architettura (14 settembre - 23 novembre 2008), si concretizza nel concorso EveryVille 2008.

Il concorso invita i partecipanti ad elaborare una idea-progetto sulla base di un testo teorico-critico del Direttore dell'11. Mostra, Aaron Betsky. La grande novità, elemento di sfida e di stimolo del concorso, sta nel fatto che i lavori dei primi 10 classificati e delle 40 menzioni d'onore, selezionati dalla giuria internazionale - presieduta dal Presidente della Biennale Paolo Baratta e composta da Aaron Betsky, Francesco Delogu, Zaha Hadid, Thom Mayne, Luisa Hutton, Flavio Albanese e Luigi Centola - diverranno parte integrante della 11. Mostra e saranno esposti in una sezione dedicata all'interno del percorso espositivo, alle Artiglierie dell'Arsenale di Venezia. In occasione dell'inaugurazione dell'11. Mostra, si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione dei 50 gruppi, alla presenza del Presidente Paolo Baratta e del Direttore Aaron Betsky, con il conferimento dei diplomi e degli attestati di merito. I concorrenti possono effettuare l'iscrizione on line entro l'1 luglio 2008 (10 AM ora italiana), compilando il modulo disponibile sul sito www.everyville.labiennale.org. La partecipazione può avvenire sia in forma singola che attraverso la formazione di un gruppo. Sono incoraggiate le collaborazioni interdisciplinari e multiculturali. È previsto un pagamento di 10 euro per ogni iscritto al concorso, o per ogni componente dei gruppi che intendono parteciparvi. Tutti i partecipanti otterranno l'ingresso gratuito all'11 Mostra Internazionale di Architettura. Nel testo alla base del concorso, Aaron Betsky illustra una città immaginaria e allo stesso tempo reale, EveryVille, e la osserva nel futuro; il tema sul quale si propone di lavorare è la costituzione di un senso di comunità al di là dello spazio fisico e - viceversa - l'immaginazione di un sistema architettonico in grado di creare un senso di appartenenza. Gli studenti sono invitati a confrontarsi con i contenuti e i metodi dell'architettura sperimentale e innovativa; e contemporaneamente a riflettere sui concetti legati alla tecnologia e alla comunicazione. Si immagina che gli amministratori di EveryVille stiano discutendo su "come dare identità e coerenza" a questa nuova formazione urbana, coinvolgendo nella decisione i cittadini. Questi ultimi, durante una consultazione, si dividono su quale debba essere "il fulcro simbolico della nuova comunità". C'è chi propone un edificio simbolico e monumentale; chi un istituto para-universitario e un campus in grado di ospitare gli uffici amministrativi; altri ancora propongono di costruire uno stabile municipale più tradizionale. La maggior parte dei cittadini però ritiene che gli edifici civici siano "uno spreco di tempo e di denaro", e che sia più utile e più bello uno Starbuck's. Il Sindaco di Everyville è interessato a sviluppare "una pianificazione che si muova al di là degli edifici", a tracciare delle linee guida che permettano alla città di "crescere come una comunità coesa e partecipativa, in un ambiente sano". I partecipanti al concorso dovranno pensare delle soluzioni che conferiscano alla cittadina "un'immagine, una coerenza, un carattere e un senso civico" in linea con la sua collocazione, la sua storia, il sito e il suo futuro. Le proposte potranno essere eccentriche e persino utopiche. La proposta dovrà svilupparsi in un'idea-progetto che mostrerà "ai cittadini come sarà EveryVille tra 10 anni e come questa comunità acquisterà senso attraverso l'architettura". I materiali richiesti sono 2 immagini (che possono includere diversi disegni) dell'idea-progetto ed un testo descrittivo in lingua inglese della lunghezza massima di 2000 battute. Il Gruppo Telecom Italia, già partner della Biennale di Venezia in altre importanti iniziative, rinnova il suo impegno al fianco della Fondazione garantendo la disponibilità delle migliori tecnologie per la realizzazione, in tempo reale ed esclusivamente on line, di un concorso originale e particolarmente premiante per il pubblico giovane. Telecom Italia sarà al fianco della Fondazione anche nella successiva manifestazione "fisica" delle opere vincitrici e segnalate, che saranno allestite presso la sede della Mostra nei Giardini e all'Arsenale. Newitalianblood, l'unico portale interattivo dotato di sistemi brevettati per la gestione integrale on line di concorsi e premi d'architettura, fornisce il software dedicato alla gestione del concorso online.; la rivista internazionale domus collabora alla realizzazione dell'iniziativa offrendo un prezioso veicolo di promozione alla stessa. L'11. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Out There: Architecture Beyond Building, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, si terrà a Venezia da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008, ai Giardini e all'Arsenale. La vernice avrà luogo nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2008.

Chi è il Direttore:

Aaron Betsky - già direttore per sei anni del Netherlands Architecture Institute (NAI) di Rotterdam, uno dei più importanti musei e centri di architettura del mondo, e dallo scorso anno direttore del Cincinnati Art Museum - sta assemblando l'11. Mostra Internazionale di Architettura con l'aiuto di un gruppo internazionale di curatori: Francesco Delogu, Emiliano Gandolfi, Casey Jones, Reed Kroloff e Saskia van Stein. Questo lavoro sarà alla base di un catalogo e di una serie di conferenze e dibattiti.

Notizie tecniche: Il catalogo dell'11. Mostra sarà edito da Marsilio. Il sito web ufficiale è www.labiennale.org. - Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Architettura la Biennale di Venezia - Tel. 041 - 5218846/849/716; Fax 041 - 5218812

e-mail infoarchitettura@labiennale.org - www.labiennale.org

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6) La Biennale di Venezia

11a Mostra Internazionale di Architettura

EveryVille 2008

Comunità oltre il Luogo, Senso Civico oltre l'Architettura

Concorso internazionale on line per studenti universitari

Venezia, 8 aprile In occasione dell'11a Mostra Internazionale di Architettura Out There: Architecture Beyond Building, la Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta, presenta, con Telecom Italia, il concorso internazionale on line EveryVille 2008. Comunità oltre il Luogo. Senso civico oltre l'Architettura, a cura di Aaron Betsky e Francesco Delogu, aperto agli studenti delle Università italiane ed estere di tutte le discipline, non ancora laureati in data 1 gennaio 2008.

EveryVille 2008 è un'iniziativa resa possibile dalla collaborazione della Biennale di Venezia con il Gruppo Telecom Italia, che mette a disposizione le tecnologie più innovative per la realizzazione del concorso e per l'esposizione dei progetti vincitori. Software powered by newitalianblood . com . In collaborazione con domus.

Intervengono l'8 aprile 2008 alla presentazione di EveryVille 2008, nell'Auditorium di Santa Marta dell'Università IUAV di Venezia, il Presidente della Biennale Paolo Baratta, il Rettore dell'Università IUAV Carlo Magnani e il Direttore dell'11. Mostra Internazionale di Architettura Aaron Betsky, con una lezione aperta.

La Biennale di Venezia, per vocazione, crede nei giovani, nella loro capacità creativa, nella forza delle loro idee. Una convinzione che nel tempo si è tradotta in iniziative e progetti dedicati e che, in occasione dell'11. Mostra Internazionale di Architettura (14 settembre - 23 novembre 2008), si concretizza nel concorso EveryVille 2008.

Il concorso invita i partecipanti ad elaborare una idea-progetto sulla base di un testo teorico-critico del Direttore dell'11. Mostra, Aaron Betsky. La grande novità, elemento di sfida e di stimolo del concorso, sta nel fatto che i lavori dei primi 10 classificati e delle 40 menzioni d'onore, selezionati dalla giuria internazionale - presieduta dal Presidente della Biennale Paolo Baratta e composta da Aaron Betsky, Francesco Delogu, Zaha Hadid, Thom Mayne, Luisa Hutton, Flavio Albanese e Luigi Centola - diverranno parte integrante della 11. Mostra e saranno esposti in una sezione dedicata all'interno del percorso espositivo, alle Artiglierie dell'Arsenale di Venezia. In occasione dell'inaugurazione dell'11. Mostra, si terrà la cerimonia ufficiale di premiazione dei 50 gruppi, alla presenza del Presidente Paolo Baratta e del Direttore Aaron Betsky, con il conferimento dei diplomi e degli attestati di merito.

I concorrenti possono effettuare l'iscrizione on line a partire dall'8 aprile 2008 ed entro l'1 luglio 2008 (10 AM ora italiana), compilando il modulo disponibile sul sito www.everyville.labiennale.org. La partecipazione può avvenire sia in forma singola che attraverso la formazione di un gruppo. Sono incoraggiate le collaborazioni interdisciplinari e multiculturali. È previsto un pagamento di 10 euro per ogni iscritto al concorso, o per ogni componente dei gruppi che intendono parteciparvi. Tutti i partecipanti otterranno l'ingresso gratuito all'11 Mostra Internazionale di Architettura.

Nel testo alla base del concorso, Aaron Betsky illustra una città immaginaria e allo stesso tempo reale, EveryVille, e la osserva nel futuro; il tema sul quale si propone di lavorare è la costituzione di un senso di comunità al di là dello spazio fisico e - viceversa - l'immaginazione di un sistema architettonico in grado di creare un senso di appartenenza. Gli studenti sono invitati a confrontarsi con i contenuti e i metodi dell'architettura sperimentale e innovativa; e contemporaneamente a riflettere sui concetti legati alla tecnologia e alla comunicazione.

Si immagina che gli amministratori di EveryVille stiano discutendo su "come dare identità e coerenza" a questa nuova formazione urbana, coinvolgendo nella decisione i cittadini. Questi ultimi, durante una consultazione, si dividono su quale debba essere "il fulcro simbolico della nuova comunità". C'è chi propone un edificio simbolico e monumentale; chi un istituto para-universitario e un campus in grado di ospitare gli uffici amministrativi; altri ancora propongono di costruire uno stabile municipale più tradizionale. La maggior parte dei cittadini però ritiene che gli edifici civici siano "uno spreco di tempo e di denaro", e che sia più utile e più bello uno Starbuck's. Il Sindaco di Everyville è interessato a sviluppare "una pianificazione che si muova al di là degli edifici", a tracciare delle linee guida che permettano alla città di "crescere come una comunità coesa e partecipativa, in un ambiente sano". I partecipanti al concorso dovranno pensare delle soluzioni che conferiscano alla cittadina "un'immagine, una coerenza, un carattere e un senso civico" in linea con la sua collocazione, la sua storia, il sito e il suo futuro. Le proposte potranno essere eccentriche e persino utopiche. La proposta dovrà svilupparsi in un'idea-progetto che mostrerà "ai cittadini come sarà EveryVille tra 10 anni e come questa comunità acquisterà senso attraverso l'architettura". I materiali richiesti sono 2 immagini (che possono includere diversi disegni) dell'idea-progetto ed un testo descrittivo in lingua inglese della lunghezza massima di 2000 battute.

Il Gruppo Telecom Italia, già partner della Biennale di Venezia in altre importanti iniziative, rinnova il suo impegno al fianco della Fondazione garantendo la disponibilità delle migliori tecnologie per la realizzazione, in tempo reale ed esclusivamente on line, di un concorso originale e particolarmente premiante per il pubblico giovane.

Telecom Italia sarà al fianco della Fondazione anche nella successiva manifestazione "fisica" delle opere vincitrici e segnalate, che saranno allestite presso la sede della Mostra nei Giardini e all'Arsenale.

Newitalianblood, l'unico portale interattivo dotato di sistemi brevettati per la gestione integrale on line di concorsi e premi d'architettura, fornisce il software dedicato alla gestione del concorso online.; la rivista internazionale domus collabora alla realizzazione dell'iniziativa offrendo un prezioso veicolo di promozione alla stessa.

L'11. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Out There: Architecture Beyond Building, diretta da Aaron Betsky e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, si terrà a Venezia da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008, ai Giardini e all'Arsenale. La vernice avrà luogo nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2008.

Aaron Betsky - già direttore per sei anni del Netherlands Architecture Institute (NAI) di Rotterdam, uno dei più importanti musei e centri di architettura del mondo, e dallo scorso anno direttore del Cincinnati Art Museum - sta assemblando l'11. Mostra Internazionale di Architettura con l'aiuto di un gruppo internazionale di curatori: Francesco Delogu, Emiliano Gandolfi, Casey Jones, Reed Kroloff e Saskia van Stein. Questo lavoro sarà alla base di un catalogo e di una serie di conferenze e dibattiti. Il catalogo dell'11. Mostra sarà edito da Marsilio. Il sito web ufficiale è www.labiennale.org.

Per ulteriori informazioni

Ufficio Stampa Architettura la Biennale di Venezia

Tel. 041 - 5218846/849/716 Fax 041 - 5218812

e-mail infoarchitettura@labiennale.org www.labiennale.org

Maria de Falco Marotta

Maria de Falco Marotta
Società