IL PADIGLIONE ITALIA NELLA BIENNALE D'ARTE
Più che plausi, l'insieme delle opere esposte al Padiglione Italia, hanno ricevuto tantissime critiche, specie da gente che- come Francesco Bonami, la gallerista Claudia Gian Ferrari, la giornalista Francesca Pini e tutta una sequela di altri detrattori,sono addentro all'arte italiana e conoscono benissimo di chi muove i fili. Bonami, dice che "Il lavoro di quasi tutti gli artisti selezionati non è all'altezza di un padiglione che dovrebbe presentare il meglio dell'arte italiana". Forse ha ragione, ma ha anche presente che la Lega avanza e conquista tanta gente che- di sicuro- non ha molta dimestichezza con l'arte e si beata di fronte ad un albero di Natale illuminato e "pacchiano" come è stata liquidato da tanti critici con la puzza sotto il naso( forse è meglio il manichino a faccia in giù nella piscina dei paesi nordici e il ragazzo che legge nudo su di una poltrona)?
Noi, seppure pensiamo che il Padiglione Italia sia "ridondante", riteniamo che è adatto a chi non sa niente di futurismo, avanguardie ed innovazioni artistiche di cui però pochissimo rimarrà nel tempo.
E- una volta tanto- diciamo: Viva l'Italia, questa Italia che permette a 20 "giovani artisti" di mostrare la creatività italiana contemporanea. E per quanti hanno scarsa memoria, a chi poi crede siano troppi i 20 artisti selezionati, si ricorda come la Biennale del '93 di Achille Bonito Oliva avesse un Padiglione Italiano altrettanto numeroso e come, paradossalmente, proprio dalla metà degli anni '90 (dalla Biennale di Celant) il Paese ospitante della rassegna sia stato quasi del tutto privato di un luogo dove presentare i suoi artisti.
Il Padiglione Italia é la creazione di un complesso che comprende l'Arsenale allargato fino al Giardino delle Vergini, con un nuovo ingresso. Questo rinnovato luogo espositivo è stato destinato alla partecipazione italiana curata da Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, e organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali con la PARC, dal titolo "Collaudi. Omaggio a F. T. Marinetti.". Gli artisti invitati a partecipare con opere appositamente realizzate sono: Matteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, Masbedo, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato e Silvio Wolf. I curatori del Padiglione Italia hanno spiegato che : "non é una semplice selezione di artisti ma una vera e propria mostra, che risponde a un tema specifico, a un concept, di cui il punto di partenza , è l'omaggio a Filippo Tommaso Marinetti, che di "Collaudi" è il nume tutelare. E' la vitalità nel presente che ci interessa del Futurismo, prima e unica avanguardia italiana del '900. Un movimento aperto alla coesistenza di tutti i linguaggi, da quelli storici come la pittura e la scultura, alle sperimentazioni del cinema d'artista, della fotografia, della performance, dei materiali anomali." Se nel Futurismo la luce era lampo e azione, per gli artisti italiani di "Collaudi. Omaggio a Marinetti" che espongono al Padiglione Italia nell'ambito della 53ª esposizione internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, la luce è soprattutto spiritualità. Di fatto, si può ammirare un Unicorno composto da migliaia di brillanti luminosi, dal corpo tenero d'asino e il collo elegante di antilope,che trionfa nell'"Orpheus's Dream" di Nicola Bolla. «La mia - dice l'artista - è scultura di luce: Orfeo si gira, ma Euridice non muore, quello che Orfeo vede è uno stupendo unicorno». Per Daniele Galliano, invece, la spiritualità è una montagna dalla vetta illuminata: nel suo dipinto "l'Era dell'acquario" un valligiano indossa inaspettatamente una chiara a forma di pesce. «Un'epoca sta finendo - dice Galliano - stiamo per entrare in una dimensione diversa che vedrà l'umanità tornare al livello di coscienza dei bambini che sanno giocare con la Terra». Poi c'è il poster di un uomo che cammina nella neve verso una montagna ed è parte integrante del progetto espositivo di Roberto Floreani, i cui quadri, astratti, sono composti da una trentina di strati di materia dalla quale emerge il simbolo del cerchio concentrico. «Credo nell'arte come messaggio spirituale, nella montagna come luogo di elevazione. - quanto al cerchio, sta a chi guarda interpretarlo, di mio posso dire che riflette il mio percorso». Nella grande sala del Padiglione Italia, campeggia a tutta parete la grande tela di un piramide controluce, opera con installazione sonora di Silvio Wolf.
In uno spazio attiguo adibito a cappella, "la morte di James Dean" di Nicola Verlato in forma di pala e manieristico barocca, con l'attore che precipita assieme ad un toro dal burrone. Sul lato opposto alla piramide, la video- installazione animata di Valerio Berruti con il disegno di un bimba che si muove irrequieta su una sedia: è "La Figlia di Isacco", che, non c'è dubbio, lei si salverà. Tra le opere c'è anche "La Battaglia di Lepanto", rivisitata con superfluità di plastica da Luca Pignatelli; in un'altra nicchia si nota il dipinto "L'Immacolata Concezione", inseminazione mistica di Marco Cingolani. Per l'"Omaggio a Marinetti", un affresco di Manfredi Beninati.
L'esposizione, curata da Beatrice Buscaroli e Luca Beatrice, è realizzata dal ministero per i Bene e le Attività Culturali con la Parc- Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e le arti contemporanee assieme alla Fondazione La Biennale di Venezia.
Notizie utili
Nel nuovo Padiglione Italia alle Tese delle Vergini dell'Arsenale, è allestita la mostra Collaudi. Omaggio a F. T. Marinetti
orario: ore 10.00 - 18.00 chiuso il martedì (escluso martedì 9 giugno e martedì 17 novembre 2009)
(possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: Intero € 18 - Ridotto (over 65 - militari - residenti Comune di Venezia) € 15 - Studenti (con tessera o libretto universitario) / Under 26 (con carta d'identità) € 8 - Family formula (2 adulti + 2 under 14) € 38 - Gruppo adulti (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) € 12 - Gruppo studenti (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) € 6 - Permanent pass € 60 - Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi), accompagnatori di invalidi, studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
editore: SILVANA EDITORIALE -
ufficio stampa: STUDIO ESSECI
curatori: Luca Beatrice, Beatrice Buscaroli
autori: Matteo Basilè, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi & Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, Masbedo, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato, Silvio Wolf
Note: Tese delle Vergini. Apertura al pubblico dal 7 giugno.
genere: arte contemporanea, collettiva
Maria de Falco Marotta & Team