SUL "TAPPETO MAGICO" DI PINAULT 2013aprile10.58

La personale di Rudolf Stingel - senza curatore se non l'artista stesso (con il coordinamento di Elena Geuna) si è sviluppato lungo la superficie espositiva di Palazzo Grassi, più di 5.000 metri quadri, coinvolgendo atrio, primo e secondo piano (ma anche le piattaforme degli ascensori). Il progetto è stato concepito specificatamente per lo spazio architettonico di Palazzo Grassi, e si compone di una selezione di circa 40 dipinti, alcuni di proprietà dell'artista, altri provenienti dalla collezione François Pinault e da altre famose collezioni private internazionali. Tra le opere in mostra, molte sono state create appositamente per il progetto e si ispirano al contesto storico, architettonico e artistico veneziano. Insieme a queste, sono presentate anche alcune opere realizzate negli anni Novanta e Duemila - esposte per la prima volta al pubblico - e rappresentative della ricerca artistica di Stingel, da sempre indirizzata verso la ridefinizione del significato di "pittura" e della sua percezione. La mostra pone il suo obiettivo sul dialogo tra astrazione e figurazione, osservando come il fluire continuo tra queste due polarità contraddistingua la poetica dell'artista. Elemento centrale nell'arte di Stingel è un'idea non convenzionale di dipinto, con una varietà di tipologie e tramature, spesso in relazione con la superficie e l'architettura dello spazio espositivo. Accanto a quadri astratti, sono esposti a Palazzo Grassi anche alcuni dipinti in stile foto-realista, una tecnica pittorica con cui Stingel ha creato, partendo da immagini fotografiche, ritratti di amici e di se stesso, colto in diverse fasi della sua vita, paesaggi alpini e raffigurazioni di antiche sculture lignee a soggetto religioso. La Mostra è un omaggio all'arte di Rudolf Stingel, l'artista italiano contemporaneo che concepisce gli spazi come luoghi di proiezione e di meditazione, dove il colore si ferma sulle superfici invadendo la planimetria della stanza, suggerendo un'atmosfera assoluta e metafisica in grado di alterare il processo percettivo in un sistema di stimoli visivi. I colori fluorescenti delle pareti o di materiali artificiali come moquette o delle superfici argentate, acquistano un carattere liberatorio e una concezione innovativa della monocromia che l'artista utilizza per espandere i limiti della spazialità. E' sicuramente una mostra da vedere, ma non per tutti. E' incredibile l'effetto visivo che fa l'intero percorso espositivo, ricoperto da cima a fondo da una moquette con sopra stampato il motivo di un prezioso tappeto della Transilvania che l'artista ha trovato in un libro di manufatti orientali. Quando cammini tra le sale, ti sembra proprio di stare in uno dei famosi palazzi degli sceicchi e di respirare tanta pace e serenità.

Chi è l'artista.

Rudolf Stingel è nato a Merano nel 1956. Vive e lavora tra New York e Los Angeles. E' il protagonista del 2013 di palazzo Grassi. Una vera e propria consacrazione per lui, con una mostra che occupa l'intero palazzo. E' la prima volta che l'intero spazio del museo viene dedicato a un unico artista., grazie alla predilezione che ha per lui Monsieur Pinault. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzioni internazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contemporary Art a Chicago, il Whitney Museum of American Art a New York (2007), il Museum für moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento (2001).

Ha inoltre partecipato alla Biennale di Venezia nel 1993 e 2003. L'artista è anche stato presente nelle esposizioni "Where Are We Going?" (2006), "Sequence 1" (2007), "Mapping the Studio" (2009-10) e "Il mondo vi appartiene" (2011) a Palazzo Grassi. Il progetto si iscrive nel programma di monografie di grandi artisti contemporanei, inaugurato nell'aprile 2012 con Urs Fischer ("Madame Fisscher"), e presentato in alternanza e complementarietà alle esposizioni tematiche della collezione François Pinault Foundation.

La mostra "Rudolf Stingel" rimarrà aperta a Palazzo Grassi fino al 31 dicembre 2013, nel corso di tutta la 55a Biennale di arte contemporanea, in occasione della quale sarà inaugurata, a partire dal 30 maggio 2013, una nuova esposizione anche a Punta della Dogana. Opere di Stingel sono esposte anche nel bellissimo luogo di Punta della Dogana: si tratta di sue quattro opere. Il grigio dei masegni a terra e del cemento, che Tadao Ando considera "il marmo dell'architettura contemporanea", crea un'atmosfera quieta e contemplativa in armonia con le opere esposte: un autoritratto e tre tele astratte.

Untitled (Alpino 1976), del 2006, è un gigantesco autoritratto dell'artista ripreso da una vecchia fototessera ai tempi del servizio militare, in cui il mezzo fotografico è prodigiosamente trasformato in virtuosismo pittorico. Il giovane soggetto è una figura quasi ascetica, i cui occhi chiusi sembrano invitare lo spettatore all'introspezione. E alla Pietà. (C.Perer)

Notizie utili:

Rudolf Stingel - Palazzo Grassi, aperta al pubblico dal 7aprile fino al 31 dicembre 2013. La mostra "Rudolf Stingel" rimarrà aperta a Palazzo Grassi fino al 31 dicembre 2013, in concomitanza con la 55a Biennale di arte contemporanea e con Prima Materia, la prossima esposizione a Punta della Dogana (30 maggio 2013 - 31 dicembre 2014).

Il catalogo della mostra, pubblicato da Electa, raccoglie un'ampia selezione di fotografie in situ e un saggio di Jean-Pierre Criqui. Sarà disponibile in italiano, inglese e francese.

Maria & Enrico Marotta

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