IL LITTLE SUN, ILLUMINA ANCORA LA 13.MA MOSTRA DI ARCHITETTURA DI VENEZIA
Come è triste Venezia, con tutta quest'acqua che ti impedisce di camminare, specie ora che mancano due settimane alla chiusura della 13. Mostra Internazionale di Architettura Common Ground, curata da David Chipperfield e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. L'ultimo giorno per visitare la 13. Mostra, fra le più visitate oggi in Italia, è domenica 25 novembre.
Anche quest'anno la Biennale Architettura ha riscontrato un grande successo di pubblico ed è stata definita - tra gli altri - dal quotidiano inglese The Guardian "la più grande festa e vetrina dell'architettura al mondo". E proprio in questi giorni ha raggiunto i 100.000 "Mi piace" su Facebook e oltre 100.000 Follower su Twitter. Ma non solo questi i numeri. E' importante ricordare che sono stati presentati:
-69 progetti realizzati da architetti, fotografi, artisti, critici e studiosi che hanno risposto all'invito del curatore con proposte originali e installazioni create espressamente per questa
Biennale, coinvolgendo nel proprio progetto altri colleghi con i quali condividono un Common Ground. I nominativi presenti sono in totale 119.
-55 Partecipazioni nazionali distribuite negli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia,
-4 Paesi presenti per la prima volta: Angola, Repubblica del Kosovo, Kuwait e Perù, - L'Argentina espone per la prima volta in un suo proprio padiglione nello spazio appena restaurato delle Sale d'Armi in Arsenale,
-18 Eventi collaterali proposti da enti e istituzioni nazionali e internazionali con mostre ed iniziative in vari luoghi della città,
-71 Università hanno aderito al progetto Biennale sessions, di cui 28 italiane e 43 straniere.
Infine, sabato 24 novembre si potrà partecipare al "Grande meeting di chiusura" che si svolgerà in un pomeriggio di tavole rotonde per rivedere le intenzioni della Mostra e le reazioni a Common Ground.
In sintesi, questi i numeri, ma noi da che cosa siamo rimasti particolarmente affascinati?
- Dal padiglione spagnolo, un qualcosa di straordinariamente bello e in linea con la eco compatibilità che vuole ricordare all'umanità che noi, con il mondo che ci circonda, siamo un insieme meraviglioso.
- Da Little Sun
il nuovo progetto Little Sun dell'artista danese Olafur Eliasson che ci è piaciuto di botto. Si tratta di una luce portatile a ricarica solare. 5 ore di luce equivalgono a 5 ore di luce artificiale. Un oggetto divertente e funzionale arriva da una riflessione molto seria: 1,6 miliardi di persone nel mondo vivono senza elettricità, e per l'illuminazione devono fare ricorso a sistemi inquinanti e pericolosi come le lampade a kerosene.
La presentazione ufficiale di Little Sun è stata alla Tate Modern Gallery di Londra.
Olafur Eliasson) li ha poi- giustamente- portati a Venezia, alla 13. Mostra Internazionale di Architettura. Perché? L'artista dichiara di usare l'arte per cambiare il mondo. È il suo obiettivo , da quando nel 2003 ha fatto sognare due milioni di persone creando un enorme sole artificiale nella Tate Modern. Questa volta il suo lavoro è piccolo, riproducibile e mille volte più ambizioso. Si chiama Little Sun ed è una lampada solare che potrà rischiarare la vita a tutte quelle persone che nei Paesi in via di sviluppo vivono senza elettricità, circa 1,6 miliardi. Basta metterla all'aperto per cinque ore e ne fornirà altrettante di luce artificiale. L'artista si è impegnato a distribuirla al più presto alle popolazioni più bisognose, a cominciare da quelle del Kenya, dell'Etiopia e dello Zimbabwe servendosi anche dell'aiuto delle maggiori Ong. In Africa la torcia sarà sul mercato a soli 8 euro e i guadagni saranno devoluti al progetto. «L'arte - ha detto Eliasson durante la presentazione dell'iniziativa a Londra - spesso vive nel mondo chiuso delle istituzioni ma io penso che si possa fare molto perché affronti direttamente le questioni sociali». L'opera è stata realizzata insieme all'ingegnere Frederik Ottesen e si serve della tecnologia Led più avanzata. Per Ruth Mackenzie, la direttrice del Festival di Londra 2012, Little Sun «è l'esempio migliore di un progetto che porta avanti i valori olimpici per aiutare chi soffre nel mondo».
Come è nato Little Sun
L'artista di origine islandese Olafur Eliasson, in collaborazione con l'imprenditore Frederik Ottesen, ha sviluppato la lampada Led alimentata a energia solare Little Sun. Presentato alla DLD Conference di Monaco, questo dispositivo portatile composto da un guscio protettivo in gomma e da una cella solare di 6x6 cm è in grado di garantire cinque ore di luce, con una ricarica di quattro ore ed è stato pensato per garantire l'accesso a luce ed elettricità a coloro che vivono in quelle piccole comunità rurali in Asia, Africa e Sudamerica che non sono allacciate alla rete elettrica. Una moltitudine di persone che vivono senza avere un accesso diretto all'elettricità e fanno quindi affidamento su altre fonti di energia, ad esempio il cherosene, per l'illuminazione. Nonostante gli sforzi per portare la corrente in quelle aree, il numero delle persone che nell'Africa sub Sahariana non ha la possibilità di accedere direttamente ai servizi elettrici è in continua crescita. Sostituire il cherosene con l'energia solare, uno degli obiettivi prefissati dalla Banca Mondiale per migliorare l'accesso alla corrente elettrica, aiuterebbe a migliorare le condizioni di studio per i bambini, ridurrebbe gli incendi, abbasserebbe i rischi per la salute e diminuirebbe sensibilmente l'inquinamento. Finanziata da Frederik Ottesen e Olafur Eliasson, LittleSun GmbH si occupa di creare prodotti che aiutino a uscire dalla povertà energetica, in previsione anche un carica batterie per cellulari e una radio entrambi alimentati a energia solare. Ecologicamente ed economicamente sostenibile, la LittleSun Lantern, è in grado di fornire dieci volte la quantità di luce di una lanterna a cherosene, a un decimo del costo, costruendo così una valida e accessibile alternativa per quei 2,5 milioni di persone in Africa che non hanno accesso alla rete elettrica e hanno un reddito medio di due dollari al giorno. Piccola e leggera questa lampada può essere facilmente trasportata, utilizzata come lampada da tavolo, sospesa, attaccata a una bicicletta o addirittura indossata. Prodotta utilizzando pochissimi materiali, lavorati il meno possibile, e con un bassissimo consumo di energia, la LittleSun Lantern è un piccolo passo avanti per la democratizzazione dell'accesso all'elettricità. Sinceramente crediamo che Little Sun sia stata l'invenzione più necessaria ed utile della 13. ma Mostra di Architettura e speriamo che possa illuminare il buio di ancora tanti nostri simili che vivono nell'oscurità.
Per Informazioni: Ufficio Stampa Architettura la Biennale di Venezia T. +39 041 - 5218849/846 e-mail: infoarchitettura@labiennale.org www.labiennale.org