I 'Comitati', vita, ruolo e funzioni

In questi giorni si parla molto di Comitati, alcuni ne tessono le lodi ed altri ne prendono le distanze, ma cosa sono e, soprattutto, cosa fanno in generale i Comitati?
I Comitati nascono, spontaneamente e senza scopo di lucro, fra i cittadini che, con spirito altruistico e con l’azione tipica dell’associazione di volontariato, promuovono, in funzione delle proprie sensibilità, temi di interesse pubblico, mettendo a disposizione le, spesso importanti, capacità dei propri componenti.
In questi anni il “Comitato a Difesa della Sanità di Montagna” ed il “Comitato Razionalizzazione Linee A.T”, così come molti altri, oltre ad informare i cittadini, si sono adoperati per risultare anche propositivi tanto da poter presentare alle varie Istituzioni soluzioni progettuali e tecniche concrete.
Quando ciò accade capita, come in Alta Valtellina per esempio, che Amministratori lungimiranti ed attenti decidano di collaborare, proprio nell’interesse collettivo, con i Comitati stingendo patti di trasparente collaborazione.
Altre volte invece si incontrano gli irrigidimenti di alcuni Amministratori.
Si possono comprendere le preoccupazione e le diffidenze di chi, forse in ritardo o inadeguato su alcune partite, teme di essere esautorato dal proprio ruolo ma, questo è il motivo della presente nota, vogliamo rassicurare tutti.
I Comitati non chiedono di sedere ai tavoli Istituzionali. Ci mancherebbe!
Riteniamo che i Comitati nascano innanzitutto, come previsto anche dal nostro ordinamento giuridico e costituzionale, per dare corpo alla forma più nobile della cittadinanza attiva e se utilizzati, intelligentemente, possano trasformarsi in utili strumenti anche per le Amministrazioni.
Abbiamo espresso in modo chiaro, sui temi che stiamo affrontando in questo periodo, le molte preoccupazioni raccolte tra i cittadini e presentato soluzioni che riteniamo percorribili e di spessore. Quello che chiediamo alle Istituzioni non è altro che l’impegno a perseguire l’interesse comune con la massima nitidezza al fine di conoscere, per tempo, le scelte che si intendono intraprendere.
Inutile ricordare che Leggi, Statuti e Normative dello Stato e di tutte le Istituzioni prevedano il coinvolgimento della cittadinanza, ancor più se organizzata.
Considerando i nostri Comitati portatori di sani interessi pubblici e per via delle imprescindibili ragioni sopra esposte circa l’obbligo di tenere conto del nostro contributo ci tocca intervenire a seguito delle preoccupanti dichiarazioni pubbliche di qualche Amministratore che chiedono di poter “trattare” liberi da condizionamenti.
Come detto lasciamo ad altri il compito della trattativa, termine che peraltro non ci appartiene e che non amiamo in quanto preferiamo parlare del diritto alla sanità pubblica, in un caso, e di tutela della salute e dell’ambiente, nell' altro.
Di sicuro è sconcertante leggere, di fronte a temi di così rilevante portata, alcuni Amministratori vantare il diritto di trattare con le controparti in modo autonomoe più proficuo.
Riteniamo che la fretta di voler intervenire sui tempi abbia indotto gli autori di queste dichiarazioni ad un bonario scivolone lessicale. Per questo la nostra sarà solo una semplice reprimenda ed un richiamo a maggior prudenza. Se non fossimo convinti di questa posizione dovremmo, invece, porci un enorme quesito circa gli obiettivi di quella che potrebbe sembrare una trattativa segreta in nome della collettività!

I Coordinatori dei Comitati

Comitato Razionalizzazione Linee A.T
Comitato a difesa della Sanità di Montagna

Società