5 10 TRAFORO DEL MORTIROLO, E DELLO STELVIO 4) CHE OCCASIONE PERDUTA! PURTROPPO SI DIMOSTRA CHE AVEVAMO RAGIONE

10 5 10 TRAFORO DEL MORTIROLO (E DELLO STELVIO) 4) CHE OCCASIONE PERDUTA! PURTROPPO SI DIMOSTRA CHE AVEVAMO RAGIONE

Era un'occasione unica e l'abbiamo persa. L'abbiamo. Noi.

La Valcamonica sognava da tempo. Brescia l'appoggiava. Va Ministro dei LL.PP. Gianni Prandini, casa a Castelletto di Leno, due passi da Brescia, e due da Calvisano dove è nato. C'è il Piano triennale ANAS in preparazione. Il Mortirolo non entra lì.

Molto meglio.

Va 'fuori quota', scelta diretta del Ministro.

La legislazione (Decreto Legislativo 19-12-1991 n. 406, art. 5 ) lo consente: "L'ANAS È AUTORIZZATA, NEL QUADRO DI TUTTE LE SOMME A SUA DISPOSIZIONE, AD ADEGUARE LA VIABILITÀ DI ADDUZIONE AI TRAFORI ALPINI ESISTENTI O GIÀ FINANZIATI, AI VALICHI DI CONFINE E QUELLA AL SERVIZIO DELLE GRANDI AREE METROPOLITANE, PER LA CUI REALIZZAZIONE SIA POSSIBILE UN CONCORSO FINANZIARIO SIGNIFICATIVO NON INFERIORE AL 35 PER CENTO DELLA PREVISIONE DELLA SPESA DA PARTE DI ENTI…"

Partono addirittura i bandi. Uno per la selezione del concessionario. L'altro, di immediata realizzazione, addirittura per il cosiddetto "preforo", tunnel di 3,90 metri di diametro.

E' fatta!

Non è fatta

Non bisogna fare i conti senza l'oste. L'oste in questo caso è la stabilità politica. Questa viene meno. Il 28 giugno 1992:

REQUIEM. Il settimo Governo Andreotti passa la mano al Governo Amato primo.

A Porta Pia, sede del Ministero dei Lavori Pubblici, Francesco Merloni subentra a Gianni Prandini. Anche se Merloni è marchigiano il campo è ancora aperto. Lui è imprenditore di successo, che da anni opera con i due fratelli - il fratello Vittorio diventerà Presidente di Confindustria -, e la sorella, sul versante dell'innovazione, stimatissimo e popolare anche fra i suoi dipendenti. Un Ministro con parenti in Valtellina.

Ci sarebbero tutte le premesse perché le due gare, ormai avviate, si concretizzino. Ma del traforo non importa niente, o quasi, a nessuno. La Società dei Trafori, Presidente Dassogno e vice il sottoscritto, era in pista per la concessione, ovviamente con adeguata partnership. Sarebbe stato un exploit tenere in Valle un simile lavoro. Ma del traforo, ripetiamo, non importa niente, o quasi, a nessuno. A fianco della società per cercare di fare capire le cose resta solo un gruppo di amministratori del Tiranese. Il resto della provincia o si disinteressa o rema contro.

Se si va a prendere la stampa di allora si leggono opinioni stupefacenti per chi dovrebbe sapere come stanno le cose. Si dice cioè che con quei soldi bisogna intervenire sulla SS 38. In apparenza si tratta di cosa sensata ma che non tien conto della situazione reale. Quei soldi sono "fuori quota" per il Traforo del Mortirolo. Se non lo si fa non vanno per la 38 per la quale la via obbligata è quella del triennale ANAS.

Parole al vento.

Nessuno o quasi in Valtellina lo vuole. Risultato ovvio: le gare vengono sospese. Quei soldi andranno a qualche opera in zone dove non si rifiuta un dono offerto su un vassoio d'argento.

Un'altra occasione perduta (sulle altre interverremo prossimamente) con il risultato che ora che pare si comprenda come anche quest'intervento sia strategico manca l'argent. Prima quello delle tangenziali. E poi il resto.

Contestualmente pubblichiamo altri tre articoli:

a) 10 5 10 TRAFORO DEL MORTIROLO. 1) IL BANDO DELL'ANAS

b) TRAFORO DEL MORTIROLO. 2) IL PROGETTO

c) 10 5 10 TRAFORO DEL MORTIROLO. 3) LE TAPPE

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
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