Ancora trasporti. Scuole ma anche pagare le imprese
Si rende noto che in data odierna il Prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello ha presieduto in videoconferenza la riunione della III sezione della Conferenza provinciale Permanente “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”, per un aggiornamento in ordine alle problematiche relative al trasporto pubblico scolastico ed ai compensi delle imprese appaltatrici del servizio relativamente alla scorsa primavera.
All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia, i rappresentanti dei Comuni di Sondrio e Tirano, il Vice dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, il Direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, un Dirigente di Trenord, i rappresentanti della Confartigianato Imprese di Sondrio, delle Organizzazioni sindacali CIGIL, CISL e UIL e delle ditte Automobilistiche Perego, Gianolini Servizi e Trasporti e Società Trasporti Pubblici di Sondrio.
Nel corso della riunione i rappresentanti delle Agenzie di trasporto pubblico e privato, in vista dell’eventuale, parziale ripresa dell’attività scolastica “in presenza” di cui si sta discutendo in questi giorni e della relativa gestione dell’utenza, hanno chiesto la collaborazione ed uno stretto raccordo sia con Trenord, sia con l’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale, sia con l’Ufficio Scolastico Territoriale al fine di individuare con esattezza il numero e la tipologia di studenti che dovranno recarsi presso gli istituti scolastici e scaglionarne e contingentarne gli ingressi. Stretto raccordo si è già verificato con successo fino ad ora.
E’ stata rappresentata, altresì, la necessità di assicurare un servizio di trasporto pubblico “sicuro” in ordine all’aspetto igienico-sanitario, attraverso costanti sanificazioni dei mezzi ed assidui controlli circa il rispetto delle regole sull’uso dei dispositivi di protezione individuali e sul distanziamento sociale, nonché l’esigenza di garantire, tramite la didattica digitale integrata, anche agli studenti in quarantena la partecipazione, in modalità da remoto, alle attività scolastiche per le quali è necessario l’uso di laboratori.
Infine, il rappresentante della Confartigianato ha ribadito la necessità di individuare una soluzione al problema delle sofferenze dei bilanci delle ditte di trasporto determinate dalla mancata corresponsione dei contributi comunali per i servizi che non si è potuto effettuare nella scorsa primavera.
Ed invero, com’è noto, la necessità di fronteggiare l’escalation dei contagi durante la prima fase dell’epidemia da Covid-19 aveva comportato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado con conseguente interruzione di tutti i servizi di trasporto scolastico dedicati.
Pertanto, a fronte della mancata erogazione dei servizi in molti casi non sono stati corrisposti dagli Enti locali i corrispettivi pattuiti nelle Convenzioni contratto sottoscritte con le aziende del settore.
Ora, durante la prima fase di gestione dell’emergenza, l’art. 92 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 “Cura Italia” è stato integrato, nella legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27, con il comma 4-bis, recante “ Disposizioni in materia di trasporto marittimo di merci e di persone, nonché di circolazione di veicoli”, il quale ricomprendeva i gestori dei servizi di trasporto scolastico, al pari di quelli dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale, tra i soggetti esclusi dall’applicazione di decurtazioni di corrispettivo, di sanzioni o penali in ragione delle minori corse effettuate o delle minori percorrenze realizzate a decorrere dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, anche laddove negozialmente previste.
Il comma in questione è entrato in vigore il 30 aprile 2020, essendo stato introdotto in sede di conversione.
La norma introdotta giustificava il pagamento di una prestazione non resa come forma di indennizzo per la sospensione del servizio disposta ex lege per motivi eccezionali legati all’emergenza sanitaria in atto.
Tuttavia, nelle more del parere della Commissione Europea secondo quanto previsto dal successivo comma 4-quater del citato art. 92, l’art. 109, comma 1 lett. b) del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 cosiddetto “Rilancio” ha espunto dal citato art. 92, comma 4-bis, la locuzione “e di trasporto scolastico”, prevedendo allo stesso tempo, per le imprese del settore, una diversa forma di sostegno consistente nell’istituzione, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, di un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2020 da destinare ai Comuni interessati per il ristoro delle imprese del settore del trasporto scolastico delle perdite di fatturato subite a causa dell’emergenza sanitaria.
Orbene, è stato ribadito che tale istituto costituisce di fatto l’unica misura atta a dare sostegno alle imprese di trasporto scolastico per le perdite di fatturato subite a causa dell’interruzione dei servizi, misura del tutto insufficiente.
Si soggiunge infatti che l’art. 48, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, così come interamente modificato dall’art. 109 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, consente invece alle pubbliche amministrazioni di riconoscere ai soli gestori dei servizi educativi, scolastici, sociosanitari e socioassistenziali sospesi, un contributo a copertura delle spese residue incomprimibili.
Il Prefetto ha fatto presente che le suesposte doglianze sono state da lui rappresentate al Governo per ogni opportuna valutazione in ordine all’eventualità di inserire le imprese di trasporto scolastico tra i beneficiari delle misure di sostegno alle imprese di cui ai decreti legge 28 ottobre 2020, n. 137 e 9 novembre 2020, n. 149, rispettivamente “Ristori” e “Ristori-bis” in fase di conversione in legge, ovvero di inserirle nei prossimi decreti legge, per l’importanza che il tema riveste per il territorio di questa provincia, che vede importanti aziende del settore in grave crisi di liquidità; ovvero di prevedere un considerevole incremento delle risorse di cui al fondo sopracitato, che come si è detto è insufficiente.
Il Prefetto, nel concludere l’incontro, ha comunicato che integrerà la precedente nota inviata al Governo arricchendola degli ulteriori argomenti che sono stati introdotti in questa occasione.
Sondrio, 26 novembre 2020